Ducati 2025, Marquez-Martin-Bastianini: i punti di forza dei 3 piloti in corsa
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Nel paddock MotoGP continua a tenere banco la scelta di Ducati per il compagno di squadra di Pecco Bagnaia dal 2025, una 'poltrona' rossa contesa da tre piloti: Jorge Martin, Enea Bastianini (attuale proprietario del posto) e Marc Marquez. Andiamo allora ad analizzare i punti di forza di questi fenomeni della MotoGP, in attesa che nelle prossime settimane arrivi la decisione definitiva di Borgo Panigale
"Sarà complicato decidere ma bisognerà farlo". Dall’Igna lo ripete ogni volta che glielo chiedono, in pratica un giorno sì e l’altro pure. Il capo del reparto corse Ducati ha sul tavolo tre nomi e deve escluderne due, tra Bastianini, Martin e Marquez. Nel team ufficiale sarà disponibile un solo posto, l’altro è già occupato da Bagnaia, inamovibile. "Ciascuno di loro sta facendo cose incredibili", aggiunge Dall’Igna. Perché, al netto dei titoli in bacheca, ognuno dei tre ha i suoi punti di forza.
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Jorge Martin
Martin è cresciuto in Ducati, come Bagnaia. E’ un pilota giovane, con un margine di miglioramento evidente. Ha uno stile esplosivo. Vince e domina la classifica. Ma non accetta una collocazione diversa, si aspetta la promozione a fianco di Pecco, che conosce dagli esordi nel Motomondiale. Tra loro c’è rispetto, al netto di qualche dichiarazione polemica.
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Enea Bastianini
Bastianini è il titolare, un pilota giovane, veloce che sa gestire le gomme. La Ducati ha investito su di lui e gli ha rinnovato la fiducia per una seconda stagione. Rispetto al 2023, condizionato dagli incidenti, ha già fatto progressi, conosce meglio la squadra e la moto. Esprime a tratti il grande potenziale e deve quindi trovare continuità. Con Bagnaia ha instaurato un buon rapporto, tra loro c’è sintonia e Pecco lo apprezza.
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Marc Marquez
Marquez è il campione fatto e finito, un fenomeno che porta in dote un’esperienza unica, e un istinto killer. Può attirare sponsor e interessi mediatici. Ha 31 anni, in prospettiva l’età può rappresentare il suo vero limite, ma con una moto ufficiale può vincere subito. E’ una presenza ingombrante, ma non è escluso che accetti una collocazione diversa. Purché gli garantiscano una moto ufficiale.
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Ciascuno ha buona frecce al suo arco da usare nella caccia al secondo secondo sellino del team interno. Un bel cruccio per Dall’Igna, ma quanti dei suoi colleghi farebbero a cambio con lui?
