Scommesse, Abete: "Manganelli? Ci sono filoni ancora aperti"

Calcio
Il presidente della Figc, Giancarlo Abete (Foto Getty)
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"Non so nel dettaglio a cosa si riferisca. Aspettiamo gli atti". Il Presidente della Figc commenta così le dichiarazioni del Capo della Polizia. E su Ranocchia dice: "Il suo caso è diverso da quello di Criscito"

"Non so nel dettaglio a cosa si riferisca Manganelli, ma è noto che ci sono filoni sul calcioscommesse ancora aperti alle Procure di Bari e Cremona. Aspettiamo gli atti". Giancarlo Abete, Presidente Figc, all'Ansa commenta così le dichiarazioni del Capo della Polizia.
"Noi invitiamo tutti alla prudenza, è presto per dare giudizi"."Per quanto ne sappiamo - aggiunge Abete, - Napoli invece ha chiuso la sua inchiesta". Sulla conferma del Procuratore federale Palazzi per i prossimi quattro anni il presidente della Figc è laconico: "E' stata votata all'unanimità in consiglio federale, la critica è legittima, ma a me basta la garanzia di competenza, imparzialità e correttezza di Palazzi".

Ranocchia e Criscito, due casi diversi - "La situazione di Ranocchia è diversa da quella di Criscito prima degli Europei". Così Abete ha fatto il punto sulla presenza del difensore Inter in Nazionale, mentre tornano le notizie di una sua iscrizione nel libro degli indagati per l'inchiesta calcioscommesse di Bari. "Ranocchia - ha aggiunto Abete - come altre giocatori sarebbe indagato, e quando è stato ascoltato dai pm si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ma ricordo che questo è un istituto di garanzia, non una presunzione di colpevolezza. Per Criscito la situazione era diversa: avvenne un blitz a Coverciano, ci fu una perquisizione a casa, tutto in diretta rispetto a una convocazione per l'europeo che scadeva il giorno dopo. La pressione sul ragazzo era fortissima, e avrebbe rischiato di schiacciare lui e il gruppo all'europeo".