Tolta la squalifica ad Allegri. "Non sono un santo, ma..."

Calcio
Dopo tre pareggi consecutivi, Massimiliano Allegri proverà a tornare al successo contro il Cagliari (foto getty)

"La squalifica mi aveva sorpreso". L'allenatore della Juve, nella conferenza che anticipa il match contro il Cagliari, aveva replicato al turno di stop (poi ritirato) inflitto dal giudice sportivo. Resta l'ammenda da 10mila euro

La Corte d'Appello della Figc ha parzialmente accolto il ricorso della Juventus, riducendo la squalifica di una giornata a Massimiliano Allegri, dopo il match tra Juventus e Sampdoria, a un'ammenda di 10mila euro con diffida.

La conferenza pre Cagliari del mattino -“C'è una bella differenza tra un insulto e un’imprecazione: non sono un santo, ma il mio comportamento nei confronti della terna arbitrale è sempre abbastanza corretto, quindi la squalifica mi sorprende”. Massimiliano Allegri commenta così lo stop di un turno inflitto dal giudice sportivo dopo la gara contro la Sampdoria “per avere, al termine della gara, uscendo dal recinto di gioco, rivolto agli ufficiali di gara un’espressione insultante”. Nel corso della conferenza che anticipa il match contro il Cagliari, l’allenatore bianconero precisa: “Un’imprecazione ogni tanto può scappare anche a me, se mi è consentito… Ma è una cosa diversa dall’insulto, ho solo imprecato mentre uscivo dal campo: ho saputo della squalifica con un messaggio, pensavo fosse uno scherzo, non me lo aspettavo proprio”. Due turni di stop invece per Garcia, ma Allegri preferisce non commentare la squalifica del collega della Roma: “Non posso e non devo rispondere per il comportamento degli altri”.


Incontro con il ct Conte - Allegri torna sull’incontro tra Antonio Conte e gli allenatori di Serie A: “È stato un incontro positivo, poi è normale che in un confronto ci sia uno scambio di idee: non bisognava spaccare l'atomo, c'era solo da parlare di cose molto semplici e chiare. C’è collaborazione da parte di tutti verso il commissario tecnico della Nazionale, ci sono date Fifa che vanno rispettate, poi i giocatori non sono miei ma delle società, io sono contento quando i giocatori vanno in Nazionale”.

Zeman-Juve, sfida infinita - L’allenatore della Juventus analizza infine il prossimo match di Serie A in terra sarda: “A Cagliari ci aspettiamo una partita difficile perché loro hanno bisogno di punti per la salvezza, ma noi dobbiamo tornare a vincere facendo una buona prestazione. Come tutte le squadre di Zeman, il Cagliari è una formazione difficile da affrontare, con tante soluzioni offensive. L'attacco non segna da tre partite? Non sono preoccupato, bisogna ritornare al gol attraverso il gioco, gli attaccanti e gli inserimenti dei centrocampisti”.