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Bielorussia, tifosi allo stadio: il coronavirus non ferma il calcio. LE FOTO
Nell'ex repubblica sovietica bar e ristoranti rimangono aperti, e il campionato di calcio va avanti: stadi disinfettati due volte al giorno e il controllo della temperatura ai tifosi all'entrata, senza limitazioni di distanza o mascherine. Per il presidente Alexander Lukashenko la pandemia è solo una "psicosi", da combattere con "vodka e sauna"
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Il coronavirus non ferma il calcio in Bielorussia: nell'ex repubblica sovietica bar e ristoranti rimangono aperti e anche il campionato va avanti. Gli stadi vengono disinfettati due volte al giorno ed è stato predisposto il controllo della temperatura ai tifosi all'entrata, ma senza limitazioni di distanza o mascherine. Per il presidente Alexander Lukashenko la pandemia è solo una "psicosi", da combattere con "vodka e sauna"
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Il 28 marzo è andato in scena il derby della capitale tra FC e Dinamo Minsk
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Per la cronaca hanno vinto i padroni di casa del Klub Minsk, per 3-2
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Nonostante il "via libera" del governo, si è registrato comunque un calo delle presenze di oltre il 50% di spettatori sugli spalti rispetto alla stagione precedente
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Al 28 marzo sono circa un centinaio i casi di positivi al Covid-19 nel Paese
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Pare che l'ex calciatore Aliaksandr Hleb - in passato centrocampista del Barcellona - abbia invitato, via tv, l'ex compagno di squadra Leo Messi e anche Cristiano Ronaldo a giocare nel campionato bielorusso
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Il presidente Lukashenko si è opposto dall'inizio alle misure di contenimento, invitando i suoi connazionali a continuare a lavorare, ad andare nei campi e a guidare trattori, "che guariscono tutto"
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I controlli fuori dagli stadi bielorussi