Spalletti: "Non ci interessa se qualcuno non crede nell'Italia agli Europei"

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Il Ct della Nazionale è tornato sul recente sorteggio per i prossimi Eurpei e ad Atreju ha detto: "Non ci interessa se qualcuno non crede in noi. Vogliamo esser ricordati da tutti per essere una squadra che ha giocato un calcio feroce e coraggioso". Poi una stoccata: "C'è l'insidia del mondo virtuale a quello corporeo fatto di abbracci veri. Ad alcuni giocatori piace più il fantacalcio che il calcio. Ma stiamo lavorando per far capire le differenze". E ricorda Mihajlovic: "Avversario leale"

"Intanto siamo i campioni in carica e non è poco. Non ci deve interessare se qualcuno crede o no in noi. I calciatori devono credere in se stessi". Lo ha detto Luciano Spalletti, ct dell'Italia, durante Atreju, commentando il sorteggio di Euro 2024. "Non possiamo tirarci indietro portando questa bandiera sulle spalle - ha aggiunto - Immaginiamo che nessuno dei nostri avversari sarà felice di incontrare l'Italia. Poi noi dobbiamo fare quello che è il nostro dovere in campo. Vogliamo esser ricordati da tutti per essere una squadra che ha giocato un calcio feroce e coraggioso, andando ad affrontare viso a viso gli avversari". 

"Ad alcuni giocatori piace più il fantacalcio. La maglia azzurra è un dono"

"C'è l'insidia del mondo virtuale a quello corporeo fatto di abbracci veri. Ad alcuni giocatori piace più il fantacalcio che il calcio, bisogna capire prima le differenze e noi stiamo lavorando in questo senso. Quando sono in panchina e canto l'inno dell'Italia è qualcosa di unico", ha spiegato il Ct azzurro. E sulla Nazionale ha aggiunto: "Bisogna sentirsi parte di qualcosa e dare un senso alla vita. L'impegno deve essere un motivo costante e continuo, perché facciamo parte di una Nazionale e dobbiamo evidenziare dei valori e far vedere che teniamo a questa maglia che è un dono che ci viene dato". 

Sullo Scudetto vinto con il Napoli

 "A Napoli mi sono sentito parte di una comunità - ha raccontaton Spalletti con riferimento alla scorsa stagione - felice di vedere napoletani felici e la città

esplodere di gioia. La felicità non è quella che abita in noi stessi, ma quella di riflesso, quella che doni agli altri".

Il Ct ricorda Mihajlovic a un anno dalla scomparsa

"Mihajlovic? Ho tanti ricordi di Sinisa. E' stato un avversario leale che aveva a cuore l'impegno sportivo. Il gioco e la bellezza del calcio per lui erano centrali e quando ha giocato contro il Napoli me lo ha detto: sarebbe stato contento se avessimo vinto noi".

 

"A scuola serve l'ora del buon senso, no alla violenza sulle donne"

“A scuola serve l’ora del buon senso. Le donne vanno lasciate stare non si mettono le mani addosso alle donne. Si deve capire che questa ora è più importante di altre materie. Si dovrà far scoprire che il primo ragazzo ti lascerà, il secondo ti deluderà, va trovato il terzo, il quarto. Va insegnato a crescere e qualcuno va aiutato", ha detto in riferimento ai femminicidi e ai recenti drammatici episodi.