Ranieri: ''Fuori dal tunnel, con tanta fatica''

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Il successo nel derby porta gioia e ambizione: "Il merito è di tutti e le nostre aspettative sono altissime". Il tecnico bianconero si gode il momento e spiega di non aver mai temuto per sé stesso: "Anche i ragazzi mi davano tranquillità, siamo uniti".

Con la vittoria nel derby, dopo la vittoria con il Real Madrid in Champions League, Claudio Ranieri si gode il momento d'oro della sua Juventus e torna a parlare con ambizione del prosieguo della stagione bianconera. "Quando mancano parecchi campioni si deve faticare - ha dichiarato ai microfoni di Sky - non ci regala niente nessuno, tantomeno in un derby. Ecco il punto. Tornano i risultati, ma l'infermeria è sempre più piena: "Un periodo incredibile questo, ci facciamo male anche nel riscaldamento, come Salihamidzic per sostituire Grygera. Amauri sta bene e l'ho tolto per prevenzione. De Ceglie ha una caviglia come un melone".
In ogni caso il derby è vinto: "Li abbiamo subito aggrediti, abbiamo creato molto nel primo tempo, meno nel secondo, venivamo da una partita al massimo col Real. Dovevamo essere più tranquilli nell'organizzare il contropiede nella ripresa". Si è rivisto Giovinco... "Non ne avevo molti altri, potevo mettere un altro difensore, non volevo spostare ancora Pavel, Giovinco mi poteva fare da riferimento in avanti. Ha 20 anni, lasciamolo crescere, non si può caricarlo di responsabilità. Anche De Ceglie. Vanno inseriti piano piano, quando magari la squadra gira bene. E gli sto chiedendo sacrifici enormi. Ora tutti devono dare il massimo. Parole d'elogio anche per Sissoko: "E' un puro, fa tutto per andare sulla palla ma non c'è cattiveria, è un po' ingenuo ma è stato molto diligente: ha preso l'ammonizione ed è stato sereno". Il consuntivo è buono anche per Ranieri. "Il merito è di tutti. Le nostre aspettative sono altissime. L'allenatore cambia, se vince tutti zitti, altrimenti la colpa è
dell'allenatore. In Italia è cosi'. Ma quando c'è l'unità squadra-società-tifosi si può lottare e si può andare avanti. Non sono mai stato preoccupato per me. Anche i ragazzi mi davano tranquillità, siamo uniti. Dobbiamo giocare come l'anno scorso,
provando anche le buone geometrie che eravamo abituati a fare".

La grande soddisfazione in casa bianconera per l'ennesimo risultato positivo si legge anche dalle parole di John Elkann, che ha cambiato le sue abitudini e ha scelto di rimanere fino al fischio di chiusura. "Sono rimasto fino alla fine per vederli vincere. Vincere un derby è sempre importante. Crisi? Non ci sono, bisogna essere compatti, come lo sono stati e come hanno dimostrato".