Tutti i numeri della A. Lo scudetto all'ultima giornata?
CalcioL'analisi del calendario. Gli amanti della cabala avranno da riflettere, pensando all’alternanza con cui il nostro campionato viene deciso all’ultima giornata: un anno sì, un anno no, da ormai 6 stagioni. Il prossimo è l'anno sì... Ecco perché. LE FOTO
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di Vanni Spinella
I tifosi di Inter e Milan possono tirare un sospiro di sollievo. Il loro derby, previsto alla penultima giornata di campionato, non varrà lo scudetto. Bisogna tornare a 7 anni fa (campionato 2004/05, quello dello scudetto alla Juventus poi revocato) per vedere il titolo assegnato alla penultima giornata.
Piuttosto, gli amanti della cabala avranno da riflettere, pensando all’alternanza con cui il nostro campionato viene deciso all’ultima giornata: un anno sì, un anno no, da ormai 6 stagioni. Il campionato che prenderà il via ad agosto dovrebbe essere l’anno “sì”. Lazio-Inter, Milan-Novara, Cesena-Roma e Juve-Atalanta diventano partite da tenere d’occhio fin da oggi.
Lazio-Inter all’ultima giornata, in particolare, fa venire i brividi a tanti tifosi nerazzurri, che tornano con la memoria al famoso “5 maggio” 2002. L’Olimpico pronto a ospitare i festeggiamenti dell’Inter di Ronaldo, la Lazio a detta di tutti arrendevole vittima sacrificale. L’Inter riuscì ugualmente a suicidarsi, motivo per cui il finale all’Olimpico non è poi così gradito alla Milano nerazzurra. La replica del resto dell’Italia sta tutta in due parole: “Oh noooo”, giusto per citare un ormai epico striscione laziale. E in una certezza: se l’Inter dovesse giocarsi lo scudetto con la Roma all’ultima giornata, non sarebbe certo la Lazio a sgambettarla.
Ma il cervellone azionato da Tania Zamparo ha fatto gioire soprattutto chi proviene dalla B: Atalanta, Novara e Siena. Erano anni che alla prima giornata non si vedeva neanche uno scontro tra “big” e neopromosse. L’Atalanta troverà il suo primo grande ostacolo (Roma) solo alla sesta, il Novara avrà tre turni di “ambientamento” prima di incrociare l’Inter, il Siena vedrà la Juve alla terza (con il ritorno di Conte al “Franchi”).
Sorridono le “piccole”, dunque, abituate nelle scorse stagioni a esordi choc. Un anno fa il Cesena beccò la Roma, il Milan diede il benvenuto in Serie A al Lecce rifilandogliene 4; due anni fa il Bari trovò l’Inter campione in carica ad accoglierlo all’ingresso; e nelle stagioni precedenti fu sempre il Milan a fare gli onori di casa, “battezzando” le neo-promosse Bologna e Genoa.
Anche al Lecce sarà scappata una risatina: dopo l’inizio in salita di un anno fa (Milan), stavolta alla prima giornata troverà l’Inter. Che però ha l’abitudine di pareggiare la prima di campionato da 4 anni di fila. Sono tre anni, invece, che la Roma non vince all’esordio: una buona notizia per il Bologna.
Meno allegro il Milan: nelle prime 6 giornate incontrerà Lazio, Napoli, Udinese e Juve: le tre rivelazioni dell’ultima stagione e infine i bianconeri di Conte. Poi, forse, si inizia a scollinare.
Un anno fa il weekend da passare chiusi in casa, dopo aver cancellato tutti gli appuntamenti, capitò alla dodicesima giornata: Juventus-Roma di sabato, Inter-Milan la domenica. Stavolta la giornata indiziata pare essere la decima: Inter-Juve e Roma-Milan. Il 30 ottobre e il 25 marzo 2012 sono da segnare in agenda fin da oggi.
Capitolo derby: ce n’è uno (toscano, tra Siena e Fiorentina) alla prima giornata, quello siciliano è alla quart’ultima, il derby di Roma capita alla settima e alla 26esima. Luis Enrique, che deve ancora familiarizzare con alcuni aspetti del calcio italiano (il capitolo “esoneri facili”, ad esempio) sappia che il boom di panchine saltate, un anno fa, si verificò proprio in quel periodo, tra la 25esima e la 29esima giornata: ben 4. Come a dire che gli toccherà vincere il derby, almeno quello di ritorno.
L’Inter, abituata a festeggiare il titolo contro il Siena (è successo 3 volte in 4 anni, e sarebbero state 4 se Materazzi non avesse sbagliato un rigore) incontrerà i bianconeri alla 32esima, l’11 aprile. Probabilmente troppo presto per pensare che Siena possa essere ancora una volta il crocevia dello scudetto.
C’è Parma-Inter alla terz’ultima, invece. Ai nerazzurri evoca bei ricordi (lo scudetto vinto con doppietta di Ibrahimovic, sotto la pioggia), senza considerare che si tratta di una giornata che spesso assegna il titolo: l’anno scorso, ad esempio (il Milan a Roma), o tre anni fa (l’Inter con il Siena).
Infine, qualche dato per rassicurare l’impulsivo De Laurentiis: è vero che le prime due uscite in Champions del Napoli “coincideranno” con le gare contro Inter e Milan. Ma il presidente dovrebbe avere anche l’onestà di ammettere che gli altri impegni europei della sua squadra saranno in prossimità di partite più abbordabili: Cagliari, Atalanta, Novara. Non si può certo avere tutto, quando si arriva in Champions. Senza considerare che un finale di campionato con Bologna e Siena è un sogno per chiunque coltivi ambizioni scudetto.
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Piuttosto, gli amanti della cabala avranno da riflettere, pensando all’alternanza con cui il nostro campionato viene deciso all’ultima giornata: un anno sì, un anno no, da ormai 6 stagioni. Il campionato che prenderà il via ad agosto dovrebbe essere l’anno “sì”. Lazio-Inter, Milan-Novara, Cesena-Roma e Juve-Atalanta diventano partite da tenere d’occhio fin da oggi.
Lazio-Inter all’ultima giornata, in particolare, fa venire i brividi a tanti tifosi nerazzurri, che tornano con la memoria al famoso “5 maggio” 2002. L’Olimpico pronto a ospitare i festeggiamenti dell’Inter di Ronaldo, la Lazio a detta di tutti arrendevole vittima sacrificale. L’Inter riuscì ugualmente a suicidarsi, motivo per cui il finale all’Olimpico non è poi così gradito alla Milano nerazzurra. La replica del resto dell’Italia sta tutta in due parole: “Oh noooo”, giusto per citare un ormai epico striscione laziale. E in una certezza: se l’Inter dovesse giocarsi lo scudetto con la Roma all’ultima giornata, non sarebbe certo la Lazio a sgambettarla.
Ma il cervellone azionato da Tania Zamparo ha fatto gioire soprattutto chi proviene dalla B: Atalanta, Novara e Siena. Erano anni che alla prima giornata non si vedeva neanche uno scontro tra “big” e neopromosse. L’Atalanta troverà il suo primo grande ostacolo (Roma) solo alla sesta, il Novara avrà tre turni di “ambientamento” prima di incrociare l’Inter, il Siena vedrà la Juve alla terza (con il ritorno di Conte al “Franchi”).
Sorridono le “piccole”, dunque, abituate nelle scorse stagioni a esordi choc. Un anno fa il Cesena beccò la Roma, il Milan diede il benvenuto in Serie A al Lecce rifilandogliene 4; due anni fa il Bari trovò l’Inter campione in carica ad accoglierlo all’ingresso; e nelle stagioni precedenti fu sempre il Milan a fare gli onori di casa, “battezzando” le neo-promosse Bologna e Genoa.
Anche al Lecce sarà scappata una risatina: dopo l’inizio in salita di un anno fa (Milan), stavolta alla prima giornata troverà l’Inter. Che però ha l’abitudine di pareggiare la prima di campionato da 4 anni di fila. Sono tre anni, invece, che la Roma non vince all’esordio: una buona notizia per il Bologna.
Meno allegro il Milan: nelle prime 6 giornate incontrerà Lazio, Napoli, Udinese e Juve: le tre rivelazioni dell’ultima stagione e infine i bianconeri di Conte. Poi, forse, si inizia a scollinare.
Un anno fa il weekend da passare chiusi in casa, dopo aver cancellato tutti gli appuntamenti, capitò alla dodicesima giornata: Juventus-Roma di sabato, Inter-Milan la domenica. Stavolta la giornata indiziata pare essere la decima: Inter-Juve e Roma-Milan. Il 30 ottobre e il 25 marzo 2012 sono da segnare in agenda fin da oggi.
Capitolo derby: ce n’è uno (toscano, tra Siena e Fiorentina) alla prima giornata, quello siciliano è alla quart’ultima, il derby di Roma capita alla settima e alla 26esima. Luis Enrique, che deve ancora familiarizzare con alcuni aspetti del calcio italiano (il capitolo “esoneri facili”, ad esempio) sappia che il boom di panchine saltate, un anno fa, si verificò proprio in quel periodo, tra la 25esima e la 29esima giornata: ben 4. Come a dire che gli toccherà vincere il derby, almeno quello di ritorno.
L’Inter, abituata a festeggiare il titolo contro il Siena (è successo 3 volte in 4 anni, e sarebbero state 4 se Materazzi non avesse sbagliato un rigore) incontrerà i bianconeri alla 32esima, l’11 aprile. Probabilmente troppo presto per pensare che Siena possa essere ancora una volta il crocevia dello scudetto.
C’è Parma-Inter alla terz’ultima, invece. Ai nerazzurri evoca bei ricordi (lo scudetto vinto con doppietta di Ibrahimovic, sotto la pioggia), senza considerare che si tratta di una giornata che spesso assegna il titolo: l’anno scorso, ad esempio (il Milan a Roma), o tre anni fa (l’Inter con il Siena).
Infine, qualche dato per rassicurare l’impulsivo De Laurentiis: è vero che le prime due uscite in Champions del Napoli “coincideranno” con le gare contro Inter e Milan. Ma il presidente dovrebbe avere anche l’onestà di ammettere che gli altri impegni europei della sua squadra saranno in prossimità di partite più abbordabili: Cagliari, Atalanta, Novara. Non si può certo avere tutto, quando si arriva in Champions. Senza considerare che un finale di campionato con Bologna e Siena è un sogno per chiunque coltivi ambizioni scudetto.
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