Totti e quello sfogo: "Roma, mi sono sentito tradito"

Calcio
Francesco Totti, capitano e bandiera della Roma (Getty)
AS Roma's forward Francesco Totti  reacts against Juventus during their Italian Serie A football match in Rome's Olympic Stadium on December 12, 2011. AFP PHOTO / Filippo MONTEFORTE (Photo credit should read FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

Nel corso di un'intervista rilasciata dal capitano giallorosso a Christian Panucci, che Sky Sport 1 manderà in onda domenica alle 21, il numero 10 torna sulle parole del dopo Roma-Juve: "Non volevo offendere i tifosi, ma io ci ho sempre messo la faccia"

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"Non volevo offendere i tifosi, ma mi sono sentito tradito quando ho dato il mille per mille per questa maglia e ci ho messo la faccia". Francesco Totti, capitano della Roma, torna così sul suo sfogo dopo il rigore sbagliato contro la Juventus e le contestazioni di alcuni tifosi giallorossi. "Vorrei specificare lo sfogo post-partita nei confronti dei tifosi della Roma, che so quanto mi amino e mi vogliano bene, e la cosa è reciproca. Però mi è dispiaciuto il modo in cui si sono  esposti in certi momenti, soprattutto davanti ai miei figli", fa notare Totti rispondendo alle domande di Christian Panucci, suo ex compagno di squadra, in un'intervista che sarà trasmessa integralmente il 25 dicembre alle 21 nella rubrica "I Signori del calcio", su Sky Sport 1 Hd (a seguire, alle 22, lo speciale "Totti, 200 gol... e oltre")

Da Mazzone a Zeman, da Spalletti alla Nazionale, il fuoriclasse giallorosso affronta però anche temi diversi da quelli calcistici. "Da piccolo ero un "paravento" come mio figlio Christian - svela - Nel senso che, come lui, mi divertivo, ero un giocarellone, rompevo le scatole a tutti. In certe situazioni, mi rivedo in lui e questo mi fa piacere, era
la cosa che sognavo". Il paragone con un altro numero 10 come Gianni Rivera lo inorgoglisce, così come la sua scuola calcio, da cui magari uscirà fuori un altro Totti. "Non pensavo che avrei avuto una carriera così prestigiosa - spiega - ma, dal mio esordio, ho pensato che il calcio fosse il mio lavoro principale. Più che un lavoro, una passione che ho sempre avuto fin da piccolo. Ho sempre cercato di dare il massimo e sono arrivato fino a questo punto".

Sostiene, Totti, che avrebbe potuto vincere di più ("Fortunatamente però ho capito cosa significhi vincere uno scudetto a Roma"), e benedice l'incontro con Ilary Blasi, diventata poi sua moglia: "E' importante perché mi trasmette serenità, è una persona tranquilla, gioiosa, mi ha aiutato nei momenti difficili che ho attraversato in alcuni anni. E' una persona intelligente e una mamma perfetta, una persona davvero speciale, sempre solare, e poi mi ha dato questi due gioielli... Perciò è una persona indiscutibile".