Morosini e quel ritardo dell'ambulanza: è stato ininfluente

Calcio
La vettura della polizia municipale che ha ostacolato l'ingresso dell'ambulanza allo stadio "Adriatico" di Pescara

Un'auto della municipale all'ingresso dello stadio ha frenato i primi interventi, ma per i medici non sarebbe cambiato il destino del calciatore morto per arresto cardiaco al 31' di Pescara-Livorno. Anni fa aveva perso i genitori e un fratello. I VIDEO

(nel video d'apertura, le parole del patron dell'Udinese, Giampaolo Pozzo. Morosini era arrivato al Livorno in prestito dal club friulano. In basso tutta la cronaca della giornata)

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Un'azione offensiva del Pescara, la corsa lontano dal pallone, e poi improvviso il crollo a terra sul vertice della propria area: è la terribile scena di cui è stato protagonista Piermario Morosini al 31' della partita di Serie B tra Pescara e Livorno (match subito dopo sospeso). Il giocatore purtroppo non ce l'ha fatta ed è morto per arresto cardiaco nonostante i tempestivi soccorsi all'interno dello stadio Adriatico. Dubbi, invece, sul trasporto verso l'ospedale.

Il ritardo dell'ambulanza - Il portiere del Pescara, Luca Anania, ha raccontato che "ci sono stati momenti di grande confusione e mi è sembrato di capire che c'è stato anche qualche attimo di ritardo nei soccorsi, perché ci hanno detto che l'ambulanza non poteva entrare sul terreno di gioco perché l'ingresso era ostruito da un'altra macchina (della polizia municipale, ndr). Alcuni miei compagni hanno portato la barella a mano fino all'ambulanza". Su questo fatto è stata aperta un'inchiesta.

I medici - "E' stato intubato, è stato utilizzato un pacemaker provvisorio, ma non ha mai dato cenni di ripresa", ha detto il dottor Leonardo Paloscia, primario di Cardiologia dell'ospedale Santo Spirito di Pescara. Per i medici, il ritardo dell'ambulanza non è stato rilevante nella vicenda.

La testimonianza -
Morosini era cosciente quando è stato sollevato in barella dentro l'ambulanza, sul campo dello stadio del Pescara. "Mi ha guardato negli occhi quando è entrato nella vettura -ha raccontato a Sky l'ad del Pescara, Danilo Iannascoli-. L'ambulanza in ritardo? Non so, ma so che l'ingresso in campo era ostruito da una vettura". "Morosini - ha raccontato il dirigente - è caduto, ha provato a rialzarsi ma è ricaduto. Il nostro massaggiatore si è reso conto del dramma".

La carriera
- Morosini, nato a Bergamo il 5 luglio 1986, è arrivato al Livorno in prestito dall'Udinese. Aveva esordito nella nazionale Under 21 nel settrembre 2006 e partecipato all'Europeo di categoria nel 2009. Per Pescara un altro episodio drammatico dopo la morte del preparatore dei portieri Franco Mancini.

Il dolore dei compagni di squadra
- Urla e pianti dirotti dei compagni dall'interno del pronto soccorso dove il giocatore del Livorno è arrivato in arresto cardiaco. I calciatori toscani sono arrivati all'ospedale, e quando al loro ingresso sono esplosi in lacrime la polizia ha fatto allontanare i giornalisti fuori dal pronto soccorso.

Una storia difficile - Destino a dir poco infame quello che si è accanito conto Morosini, che aveva perso, ai tempi della sua militanza nel Vicenza, prima i genitori e poi il fratello in un incidente automobilistico.

Le reazioni - "Una grande tragedia". Lo ha detto il presidente del Livorno, Aldo Spinelli, intervenuto in diretta a Telenord Genova. "Ero a casa a vedere la partita - ha detto Spinelli -. Quando abbiamo visto tutti i nostri giocatori piangere ci siamo allarmati subito. Ho chiamato e mi hanno detto che la situazione era drammatica. Piermario era arrivato a gennaio dall'Udinese ma non aveva dato mai nessun segnale di malessere, era sempre in grande forma. E' stata una grande tragedia".

"E' una notizia terribile, partecipiamo al dolore dei familiari di Morosini in maniera veritiera e non formale". Così il sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi, commenta all'Adnkronos la morte del calciatore del Livorno. "Chiamerò il presidente del Livorno Aldo Spinelli e cercherò di capire con lui cosa è opportuno fare -ha aggiunto il sindaco- La città è a disposizone di questo ragazzo che giocava con la casacca amaranto. Le immagini sono davvero drammatiche -ha proseguito- E' incredibile pensare che un ragazzo di 25 anni, sotto controllo e fisicamente a posto, possa morire così".

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