Galliani rassicura i tifosi: "Torneremo presto in alto"

Calcio
L'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani

L'amministratore delegato del Milan guarda al futuro: "Non abbiamo più bisogno di vendere altri giocatori. Lo dico anche per fare chiarezza su El Shaarawy, è il pezzo pregiato del Milan". Su Montella: "Farà carriera"

"Mi sembra che questo Milan stia risalendo velocemente la classifica, quindi rassicuro gli sponsor che torneremo ad occupare le posizioni avute da sempre nella presidenza Berlusconi". Così l'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, all'evento "Sponsor Night": "Saremo una squadra di diavoli. I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari".

"El Shaarawy è il pezzo pregiato del Milan" - I conti del Milan sono a posto, non ci sono 'tesoretti' per gennaio ma non ci saranno altre cessioni eccellenti, El Shaarawy e gli altri giovani talenti sono la base da cui ripartire a patto di avere un po' di pazienza e in panchina resta Allegri. Adriano Così Galliani continua, ai microfoni di Sky Sport: "Non ci sono tesoretti ma mi stupisce che i ricavi siano considerati al lordo e i costi al netto, anche gli stipendi andrebbero considerati al lordo - dice -. I tesoretti non esistono ma dovevamo ridurre il monte stipendi, il Milan ha così raggiunto un equilibrio e non abbiamo più bisogno di vendere altri giocatori. Lo dico anche per fare chiarezza su El Shaarawy, è il pezzo pregiato del Milan, tranquillizzo i tifosi al 101%".

"Montella farà una grande carriera" -
"Montella è molto bravo, farà una grande carriera". L'ad del Milan, Adriano Galliani, ribadisce la sua fiducia ad Allegri e loda anche l'allenatore della prossima avversaria, la Fiorentina. "Montella fa giocare bene le sue squadre - ha notato - E il bel gioco piace al presidente Berlusconi, che nel 1987 ha deciso di portare il Milan sul tetto del mondo con il bel gioco". Sempre in tema di allenatori, Galliani smentisce ancora contatti con Per Guardiola: "Se volessi prenderlo chiamerei il suo agente".