Pavia, 102 anni e non sentirli. Puntando sui giovani

Calcio
Grande festa per 102 anni del Pavia: il Pietro Fortunati "occupato" da Pulcini ed Esordienti di Pavia, Accademia Pavese e Inter
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LA STORIA. La società pavese ha festeggiato i 102 anni di storia organizzando un doppio triangolare per le categorie Pulcini ed Esordienti con Accademia Pavese e Inter. E' solo l'ultimo segnale lanciato da una società che punta forte sul vivaio

di Matteo Veronese

A 102 anni arrivano a fatica sommando l'età di tutti i ragazzi in campo. Sono i Pulcini del Pavia, che ieri sono stati parte attiva dei festeggiamenti per l'anniversario della società lombarda. Il Pietro Fortunati (quasi) tutto per loro, che sono la prima leva del settore giovanile azzurro e che rappresentano l'ideale continuazione di un processo che a Pavia è in atto da parecchio tempo. Nell'altra metà del campo, "prestato" in mattinata dalla prima squadra ai giovani virgulti del vivaio, giocano gli Esordienti.

Dal 4-0 all'Ausonia Pro Gorla del primo campionato di Terza Categoria ad oggi ne è passata di acqua lungo il Naviglio, che scorre a poche decine di metri dal centro sportivo, e dal Pavia sono passati giovani (a volte giovanissimi) capaci poi di affermarsi nelle serie maggiori fino alla conquista dello scudetto. L'ultimo in ordine di tempo è stato il "pulcino bagnato" Emanuele Giaccherini: "Lo dico con affetto" racconta l'amministratore delegato Alessandro Zanchi "che mi sembrava un pulcino bagnato quando è arrivato da noi, dopo un bruttissimo infortunio a Bellaria che poteva chiudere la sua carriera. Invece ha contribuito alla salvezza del Pavia, poi alla promozione del Cesena... e alla fine a due scudetti con la Juventus".

Piedi per terra e testa sui conti, una squadra quasi totalmente rinnovata a partire dall'allenatore. Ecco il Pavia al centotreesimo anno di vita: "Se i conti non sono in ordine, non si va da nessuna parte, c'è poco da fare" continua Zanchi. "La nuova società si è insediata nel 2009 proseguendo sulla linea della precedente: noi puntiamo tanto sui giovani e sul lavoro. Da qui negli ultimi anni sono passati Acerbi e Pavoletti, ha giocato e allenato Benny Carbone. La Cittadella Azzurra è il nostro fiore all'occhiello, un centro così ce l'hanno in pochi. Cerchiamo di essere il più vicino possibile alla città e ai tifosi, gli allenamenti sono sempre aperti così come le partitelle in famiglia o le amichevoli del giovedì. Lo stadio all'inglese aiuta ad essere anche fisicamente vicini alla squadra. E' quello che desideriamo, una squadra e una città unite".

L'ultima Serie B è lontana 50 anni, ma tutto è possibile per la "squadra ascensore" capace di passare dalla Promozione Regionale a giocarsi i playoff per la serie cadetta. Nel frattempo sulle sponde del Ticino si godono i risultati storici della Beretti nel 2012 (prima nel Girone A) e degli Allievi Nazionali approdati alle Final Eight di campionato solo un anno fa: "Il nostro obiettivo è avvicinare la città alla squadra, rendere tutti più partecipi per costruire qualcosa di ambizioso partendo dalla base, che è il nostro vivaio". Per festeggiare alla grande il compleanno il Pavia si è regalato un week end praticamente perfetto: pareggi di prima squadra e Beretti, vittorie in tutte le altre categorie dagli Allievi in giù.