Amarcord Forlì-Milan '95: la notte degli Invincibili

Calcio
I due capitani di Milan e Forlì: Franco Baresi e Roberto Rossi
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Nonostante la sconfitta (0-2), il 25 ottobre del 1995 rimane una giornata memorabile per i romagnoli. In 25mila invadono il Manuzzi di Cesena per vedere i biancorossi opposti ai campionissimi di Capello negli ottavi di Coppa Italia

di Alfredo Corallo

Partirono con mezzi di locomozione tra i più disparati... Beh, semmai ai tempi del "bucolico" Borgorosso Football Club del presidentissimo Alberto Sordi e della stella (cadente, dal sonno) Omar Sivori. Stavolta, un gruppo di amici (forse un po' svitati, o forse no, lo scopriremo presto) per l'occasione si presentò allo stadio addirittura a bordo di una limousine, mica pizza e fichi. Del resto anche la società non aveva badato a spese, facendo stampare un annullo postale per immortalare la sacralità del momento (con maglia celebrativa, all inclusive). Ma che vuoi, se in quasi cento anni di storia la partita con il Milan rappresenta ancora oggi per Forlì il momento calcistico più esaltante.... Insomma, trovarsi di fronte Franco Baresi, Paolo Maldini, Dejan Savicevic è stato realizzare un sogno, per i giocatori e una città intera, che si riversò in massa la sera del 25 ottobre 1995 al Manuzzi di Cesena. Già, per vedere il grande calcio i forlivesi sono sempre stati costretti a spostarsi da Furlè a Zisêna, che ha una tradizione pallonara - evidentemente - più fortunata. E non andò diversamente con i rossoneri, perché al Morgagni sarebbe entrato a malapena un quarto dei 25mila spettatori che ospitò l'impianto cesenate. E per incassare in serie C2 quei 640 milioni (di lire) i biancorossi avrebbero dovuto sudare un paio di campionati, almeno...

Lampi di Genio. Gli uomini di Franco Bonavita ebbero accesso al tabellone della Coppa Italia "maggiore" grazie alla finale disputata in quella di categoria, con il Varese (benché persa). Superate Foggia e Piacenza, agli ottavi hanno in sorte il Milan di Fabio Capello, quello degli Invincibili, capace di rimanere imbattuto per 58 gare consecutive, tra il '91 e il '93, e che alla fine del campionato conquisterà di nuovo lo scudetto, il quarto in 5 anni. Il match fu tutt'altro che scontato, la commovente resistenza dei romagnoli, sostenuti da un tifo indiavolato, cadde soltanto al 38' del primo tempo, quando Savicevic ispirò il diagonale di Paolo Di Canio, una freccia avvelenata per il portiere Marco Roccati. A inizio ripresa sarà ancora il Genio montenegrino a dare il via all'azione del raddoppio di Stefano Eranio. Alla fine Capello si complimenterà con gli avversari, soddisfatto di aver trovato uno sparring partner adeguato, meritevoli di aver tenuto arzilla la concentrazione dei suoi in vista del derby con l'Inter della domenica successiva (poi pareggiato 1-1).

Amarcord. Capitano era Roberto Rossi, l'attuale allenatore dei forlivesi in Seconda divisione. "Fu un'esperienza unica - ricorda il tecnico - peccato solo per il risultato... Bonavita fece un discorso molto emozionante negli spogliatoi, era la nostra partita della vita... E il Milan rimase un po' sorpreso, la prima frazione fu davvero equilibrata. Lo stesso Capello, quando Baresi s'infortunò alla caviglia e uscì, mandò in campo Maldini, non una riserva... Cosa mi rimarrà di quella serata? L'affetto dei tifosi e una foto proprio con Baresi, che conservo come una reliquia". 

La limousine. Sul serio Franco Pardolesi, presidente e fondatore nel 1968 del Club Forza Forlì e memoria storica della società, il fratello Fausto e gli amici (c'era anche il figlio Luca, burdèl) noleggiarono la mega auto e sfilarono sulla via Emilia come se fossero a Rodeo Drive. "Una piccola pazzia - racconta Franco - ma eravamo troppo felici, e più giovani... Quando arrivammo davanti allo stadio il personale di servizio venne ad aprirci la porta... Pensavano che fosse Berlusconi! Non so quanto ridemmo".

Il "derby"... di Caterina Sforza. Sapevate che l'under 18 Alex Del Piero esordì a Forlì nel '92 con la maglia della Nazionale? E che un anno dopo Ronaldo (il Fenomeno!) incantò il Morgagni - anche se non segnò - con la formazione giovanile brasiliana? E che ora, un figlio di questa terra, Riccardo Saponara, segue le orme di Kakà nel Milan... La verità è che questi simpatici Galletti hanno, come la città, e la Romagna, mille e mille di queste meravigliose storie da raccontare. Pensiamo soltanto a Caterina, indomita primogenita del Signore di Milano Galeazzo Maria Sforza, contessa di Forlì (e Imola) nel periodo rinascimentale, madre - tra gli altri - del capitano di ventura Giovanni dalle Bande Nere, una vera condottiera, per questo soprannominata la Tigre. Ebbene, era milanese, ma avrebbe tifato e difeso la "sua" Forlì a spada tratta anche la notte del Manuzzi, come cinquecento anni prima nella mitica Rocca di Ravaldino...


Il tabellino della partita

FORLI'-MILAN  0-2
38' Di Canio, 54' Eranio

FORLI': Roccati (86' Magnani), R. Rossi, Babini, Paggio, Flamigni, Macerata, Prati, Cazzarò, Misso (82' Turchetta), Turchi (62' Belletti), Orlando. All.: Bonavita
MILAN: Ielpo, Tassotti, Costacurta, F. Baresi (32' P. Maldini), Coco, Eranio, Albertini, Ambrosini, Lentini, Di Canio, Savicevic (75' Locatelli) - All.: Capello
Arbitro: Pellegrino di Barcellona
Spettatori paganti 21.170 per un incasso di 641 milioni e 800mila lire.