Atalanta '6' da record: l'Europa non è più un miraggio

Calcio
Giacomo Bonaventura festeggiato dai compagni dopo l'exploit a San Siro contro l'Inter
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La vittoria al Dall'Ara ha stabilito il nuovo primato di vittorie consecutive in Serie A, alimentando il ritorno nel panorama continentale dopo 23 anni. Tra ricordi internazionali e corsa al sesto posto, i bergamaschi sognano la trasferta all'Old Trafford

di Luca Cassia

Una febbre d’Europa, sopita dal tempo ma alimentata da una primavera da record. Sabato sera, di ritorno dalla trasferta di Bologna, l’Atalanta è stata travolta dall’entusiasmo di centinaia di tifosi capitanati dal presidente Percassi, giunti all’uscita del casello autostradale di Bergamo per omaggiare l’ennesimo trionfo. Se la vittoria contro il Livorno aveva bissato un primato lontano 23 anni (5 successi consecutivi in Serie A), il blitz al Dall’Ara resterà inciso nella storia del club: mai i nerazzurri avevano inanellato una striscia così esaltante, sebbene nel 1995 il bilancio arrivò a 7 successi di fila. Ma si trattava della Serie B, mentre adesso la ribalta profuma d’Europa.

CAMPIONATO 1990/91 CAMPIONATO 2013/14
Turno Partita Turno Partita
24 A.-Lecce 2-1 26 A.-Chievo 2-1
25 Milan-A. 0-1 27 Lazio-A. 0-1
26 A.-Lazio 4-1 28 A.-Samp 3-0
27 Pisa-A. 0-2 29 Inter-A. 1-2
28 A.-Bologna 4-0 30 A.-Livorno 2-0
29 Napoli-A. 2-0 31 Bologna-A. 0-2

Stromberg e notti europee - Il record precedente apparteneva proprio alla squadra che visse l’ultima avventura continentale, annata 1990-1991: in Coppa Uefa, allenata prima da Pierluigi Frosio poi da Bruno Giorgi, la Dea eliminò Dinamo Zagabria, Fenerbahce e Colonia, prima di cedere nei quarti di finale all’Inter di Trapattoni. Era l’Atalanta di Pasciullo e Bonacina, Perrone e Caniggia, Evair e Stromberg. Proprio lo svedese, tre anni prima, guidò gli uomini di Mondonico sino alle semifinale di Coppa delle Coppe vinta dal Malines, il tutto mentre la società resuscitava dalla Serie B. Una cavalcata tramandata alle giovani frecce del vivaio, venute alla luce solo negli anni successivi: parliamo di Bonaventura, Consigli, Baselli e Brivio, senza dimenticare i vari Bellini, Koné, Sportiello e Raimondi. Tutti prodotti a Zingonia, il fiore all’occhiello dell’industria nerazzurra.

Sesto posto: corsa e rivali - Sei vittorie in 29 giorni, 18 punti conquistati tra il 1 ed il 29 marzo. Un mese d’oro, senza eguali nel passato del club. Doveroso condurre l’exploit a Stefano Colantuono, l’allenatore delle promozioni in A e delle salvezze inasprite dal fardello penalizzazioni. “L’Europa? Ci proveremo”, ha certificato il tecnico di Anzio, uomo sanguigno e poco avvezzo ai ricami, tantomeno sul campo. Un obiettivo che prese forma lo scorso 16 febbraio, quando l’Atleti Azzurri d’Italia uscì frastornato dal Parma. Proprio la squadra di Donadoni, bergamasco di Cisano, figura tra le rivali all'approdo in Europa League insieme ad Inter e Lazio. Un trio di società che alle porte del nuovo millennio s’impose ai vertici di Coppa Uefa e Coppa delle Coppe. Una corsa persa in partenza? Tutt’altro. Basti pensare che, in caso di arrivo a pari punti, solo i ducali condurrebbero negli scontri diretti (4-3; 4-0), mentre le squadre di Mazzarri (1-1; 1-2) e Reja (1-2; 0-1) pagherebbero dazio.

Turno INTER PARMA ATALANTA LAZIO
32 BOLOGNA NAPOLI SASSUOLO SAMPDORIA
33 Sampdoria Bologna Roma Napoli
34 Parma INTER VERONA TORINO
35 NAPOLI Cagliari GENOA Livorno
36 Milan SAMPDORIA Juventus VERONA
37 LAZIO Torino MILAN Inter
38 Chievo LIVORNO Catania BOLOGNA
* in MAIUSCOLO le gare in casa

Trasferta all’Old Trafford
- Sognare non ha prezzo, e quindi nel mirino entra il sesto posto finale. Piazzamento che renderebbe realtà il terzo turno preliminare di Europa League, in programma il 31 luglio ed il 7 agosto, antipasto del playoff che proietta al tabellone ufficiale. Sulla bilancia pesano una preparazione incompleta ed il fascino del sorteggio con avversarie continentali. Non sono previsti introiti dal momento che i preliminari non lo ammettono, tantomeno il tifo estivo in un Comunale non omologato agli incontri internazionali. Il trasloco al Braglia di Modena, distante 200 km dalla città orobica, accoglierebbe però sfide prestigiose: nello spareggio la squadra di Colantuono potrebbe pescare addirittura il Manchester United o il Tottenham, Siviglia o Real Sociedad, Lione o Psv Eindhoven. Nel taccuino anche squadre dall’Ucraina alla Russia, dalla Turchia (Galatasaray) alla Scozia (i redivivi Rangers di Glasgow). Sogni, nient’altro che fantasie ammalianti. Eppure il record ha scomodato anche Glenn Stromberg, uno che da Bergamo ha calpestato i campi di mezza Europa.