Torino-Parma, rendez-vous con licenza (Uefa) di vendetta

Calcio

Lorenzo Longhi

Roberto Donadoni e Giampiero Ventura: uno ha conquistato l'Uefa sul campo, l'altro se la gode... (Getty)
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Le due squadre si affrontano dopo il caso dell'estate, il mancato ottenimento del pass europeo da parte degli emiliani che ha dato via libera ai granata in Europa League e cambiato in peggio la storia dell'annata dei crociati

Il peccato originale, il mondo che si capovolge. Chissà cos'hanno pensato giovedì scorso, Tommaso Ghirardi e i tifosi del Parma, nel leggere il tabellino di Torino-Hjk Helsinki di Europa League: 2-0, reti di Molinaro e Amauri. Due che, a maggio, avevano festeggiato la qualificazione europea dei crociati e, a ottobre, in coppa ci sono sì, e segnano pure. Ma con il Torino.

Licenziati. Il Torino, già, la squadra che in Europa League è finita a causa del mancato ottenimento della licenza Uefa da parte del Parma, e peraltro si sta anche ben comportando in giro per il continente. La stessa squadra che, mercoledì sera, affronterà all'Olimpico proprio gli emiliani, in un rendez-vous amarissimo per il Parma, che lo affronterà da solitario ultimo in classifica, reduce da 7 sconfitte in 8 gare, con il pubblico in subbuglio e con una rosa che, fra addii e infortuni, appare lontana parente di quella che strabiliò la scorsa stagione.

Sogno e incubo. Da allora Ghirardi ha vissuto i momenti forse più delicati della sua esperienza in Emilia, proprio quando pensava di vivere i più entusiasmanti. Dalle dimissioni annunciate e mai presentate alle critiche subite, davanti ora trova un bivio, tanto per Donadoni (sinora il tecnico che più ha resistito in sella nell'era Ghirardi) quanto per lui. Perché il Toro oggi sta vivendo il sogno del Parma e, in questo mercoledì di campionato, Ventura potrebbe farlo piombare nel peggiore degli incubi.