
LA FOTOGALLERY. L'anno dei nerazzurri è iniziato con un mercato, quello di gennaio, totalmente sconfessato a giugno. Ottava in classifica e fuori dalle Coppe, la squadra di Mancini è stata ricostruita in estate e adesso è in vetta. Si riparte nel 2016, e sarà una bella lotta

Un ottavo posto da cui ripartire, l'Europa da riconquistare. Mancini ha rivoluzionato la rosa e adesso in campionato vola: ecco come è cambiato il destino dell'Inter negli ultimi 12 mesi -
2015, tutti i momenti da ricordare
Shaqiri, Podolski, Brozovic. Acquisti importanti, nel mercato che inaugura il 2015 dell’Inter. Mancini cerca di dare una scossa alla squadra e va a cercare nuove pedine che si possano adattare al suo gioco. Intanto il campionato riparte e nel giorno della Befana i nerazzurri fanno 1-1 con la Juventus. Sempre a gennaio, seguono la vittoria con il Genoa (3-1), il pari con l’Empoli (0-0) e la sconfitta-beffa contro il Torino (Moretti al 94°) -
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Febbraio è il mese delle coppe: doppio scontro con il Celtic e passaggio agli ottavi di Europa League (3-3 a Glasgow e 1-0 a San Siro). In Coppa Italia, invece, un gol di Higuain elimina i nerazzurri ai quarti di finale. In campionato, dopo un periodo no con appena un punto in 3 partite, l’Inter si risolleva con tre belle vittorie su Palermo, Atalanta e Cagliari -
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L’8 marzo la banda-Mancini mostra un po’ del proprio carattere: sotto 2-0 contro il Napoli riacciuffa il pari. È comunque un mese disastroso: bilancio di due sconfitte (Fiorentina e Samp) e due pareggi (Napoli e Cesena) -
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Sempre a marzo termina la corsa in Europa League dei nerazzurri, eliminati dal Wolfsburg dopo due sconfitte -
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Ad aprile, mese inaugurato dal pari con il Parma ultimo in classifica, l’Inter si risolleva: 0-0 nel derby e Roma battuta 2-1, oltre alle vittorie con Verona e Udinese -
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Maggio: l’Inter, che nonostante l’andamento altalenante spera ancora in un posto che vale l’Europa, batte una diretta rivale come la Lazio (2-1) grazie a una doppietta dell’ex Hernanes. Poi però cade a San Siro (1-2) contro la Juventus. Chiuderà il campionato all’ottavo posto, fuori dalle Coppe e con la necessità di ripartire da zero, o quasi. Unica nota lieta, Icardi capocannoniere con 22 reti, come Toni -
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La gara interna con la Juve è anche l’occasione per scrivere un pezzetto di storia nerazzurra: viene ufficialmente ritirata la maglia numero 4 di Javier Zanetti -
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In estate l’Inter riparte dalla difesa: a giugno arrivano Murillo (acquisto già perfezionato da mesi) e Miranda. La coppia di centrali per la nuova stagione è formata. L’acquisto più costoso, però, è quello di Kondogbia, soffiato al Milan offrendo 35 milioni di euro al Monaco. Mancini, che ha tentato a lungo di convincere il suo pupillo Yaya Touré, ha trovato l’uomo che cercava per il centrocampo -
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Per l’attacco, invece, ecco Jovetic, arrivato a luglio. Prenderà la maglia numero 10, liberata da Kovacic ceduto al Real Madrid per 30 milioni di euro. Salutano anche, dopo pochi mesi in cui non sono riusciti a convincere Mancini, Shaqiri (che va allo Stoke) e Podolski (al Galatasaray) -
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Ad agosto ci si può dedicare con calma agli ultimi aggiustamenti. In uscita Hernanes (a sorpresa alla Juve), poi praticamente sul gong, tra il 30 e il 31 agosto, si risolvono due telenovele di mercato, con gli approdi in nerazzurro dei tanto desiderati (da Mancini) Perisic e Felipe Melo. L’ultimo acquisto è quello di Ljajic. A parte portiere (Handanovic) e centravanti (Icardi), l’Inter ha praticamente rivoluzionato in un’estate l’undici titolare sulla carta -
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Ad agosto parte anche il campionato: vittorie di misura sull’Atalanta (1-0 al 93°) e sulla neo-promossa Carpi (2-1 con gol decisivo all’89°). Tutte le reti nerazzurre portano la firma di Jovetic -
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Altre tre vittorie di fila contraddistinguono il mese di settembre: tre 1-0 (tra cui quello nel derby) che regalano all’Inter la vetta della classifica a punteggio pieno (15 punti in 5 partite), con attacco sterile ma difesa praticamente imperforabile -
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A forarla ci pensa la sorprendente Fiorentina di Paulo Sousa, che approfitta di una serata no dei nerazzurri (e di un disastroso Handanovic) e si impone con un 4-1 a San Siro, a fine settembre. Apre Ilicic su rigore, poi Kalinic fa tripletta -
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A ottobre due big match per testare la tenuta della squadra di Mancini: 0-0 con la Juventus e vittoria sulla Roma (1-0), entrambe a San Siro. Per la lotta al titolo, l’Inter c’è sul serio -
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Dopo altre due vittorie (1-0, tanto per cambiare, sul Torino e poker al Frosinone), il Napoli riporta l’Inter con i piedi per terra: vince 2-1 e si prende la vetta della classifica per una giornata. I nerazzurri, protagonisti di un quarto d’ora finale arrembante a caccia del pareggio in inferiorità numerica, dimostrano comunque orgoglio e voglia di lottare che danno a Mancini la certezza di essere sulla buona strada -
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A dicembre Ljajic stende il Genoa, poi si risveglia Icardi e l’Inter batte 4-0 l’Udinese. Quando già si inizia a pensare a un sereno Natale con un buon margine di vantaggio in classifica sulle inseguitrici, arriva il ko contro una Lazio in crisi (1-2 a San Siro). Adesso Fiorentina e Napoli sono indietro di appena un punto e la Juve è tornata a farsi sotto, a -3. Si riparte a gennaio 2016, e sarà una bella lotta -
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