Atti osceni al termine di Santos-Palmeiras, cinque turni di squalifica per Felipe Melo

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Esulta mostrando il dito medio e indicando le parti intime ai tifosi avversari del Santos. Il centrocampista del Palmeiras, ex di Fiorentina, Juventus e Inter, squalificato per cinque giornate. Tornerà in campo l'1 dicembre

Felipe Melo non cambia mai. Nemmeno il ritorno in patria ha calmato il centrocampista classe 1983, oggi al Palmeiras. L'ex giocatore di Fiorentina, Juventus e Inter è stato infatti squalificato per cinque turni dal Tribunale Superiore di Giustizia Sportiva brasiliano. La motivazione? "Atti osceni", verificati al termine della partita giocata (e persa per 2-0) contro il Santos dello scorso 10 ottobre. All'uscita dal campo, Melo aveva mostrato ai tifosi della squadra avversaria un doppio dito medio, indicando anche le sue parti intime. Un gesto che non è passato inosservato ed era stato catturato dagli smartphone di alcuni tifosi, che avevano postato il filmato in rete. Immagini arrivate poi sul tavolo del giudice sportivo, che ha sanzionato il centrocampista di Volta Redonda con cinque turni di stop. Una sanzione molto severa, che priva il Palmeiras secondo nel Brasileirão dopo 30 giornate di una pedina importante nell'inseguimento al Santos capolista. Melo tornerà a disposizione solo il primo dicembre, per la sfida al Flamengo.

Melo e gli eccessi: dall'esultanza con pistola al pianto per l'espulsione

Dal ritorno in Brasile, risalente al 2017, Melo ha contribuito ai traguardi raggiunti dal Palmeiras, campione nell’ultimo Brasileirão e vincitore del decimo titolo della sua storia, ma ha anche riportato in patria i suoi eccessi comportamentali che puntualmente fanno discutere. Prima di questa esultanza costata cinque turni di stop, il centrocampista 36enne si era reso protagonista negli ultimi mesi di altri due gesti da copertina: ad aprile, in occasione della vittoria per 3-0 sui colombiani del Junior Barranquilla in Copa Libertadores,  aveva esultanto con una pistola mimata alla tempia premendo il grilletto con le dita. Un gesto che aveva scatenato polemiche a non finire e che Melo aveva giustificato spiegando che si trattava di un gesto scherzoso rivolto al figlio, dettato dalla passione per un videogame ("Call of Duty") che li appassiona in famiglia. Ad agosto, invece, era scoppiato in un pianto a dirotto dopo essere stato espulso al 77' della partita sul campo del Gremio, valida per l'andata dei quarti di finale di Copa Libertadores. Giocate ed eccessi, un abbinamento che continua ad accompagnare Melo nella sua carriera.