È morto Francesco Morini, ex difensore e dirigente della Juventus

LUTTO

È scomparso a 77 anni lo storico stopper della Juventus Anni Settanta. Giocatore-simbolo bianconero, si legò al club anche da team manager, diventando uno dei pilastri della dirigenza di Boniperti. Il ricordo della  Juventus: "Ci ha lasciato un pezzo di noi. Grazie di tutto, Morgan"

Era uno stopper di quelli che oggi forse non si vedono più: alla “vecchia maniera”, ma “mai cattivo”, come diceva lui stesso descrivendosi. Francesco Morini è morto a 77 anni, lasciando il ricordo di un difensore roccioso sul campo e di un abile dirigente poi, legandosi in maniera particolare ai colori della Juventus.

Pirata gentile

Era soprannominato "Morgan", come il pirata, per il coraggio e l’ardore che dimostrava in area, ma anche per il modo in cui sapeva rubar palloni agli avversari. Duelli uno-contro-uno e marcature strette: giocava come stopper, completandosi alla perfezione con l’elegante Gaetano Scirea nella Juve degli Anni Settanta. Incollato al suo avversario, senza concedere un centimetro, sfruttando il gran fisico e sacrificandosi tanto in fase difensiva da non vedere praticamente mai la porta al di là della linea di centrocampo: in carriera non segnò mai un gol ufficiale.

Due carriere in bianconero

Nato a San Giuliano Terme, in provincia di Pisa, iniziò a giocare nella Sampdoria, vestendo il blucerchiato dal 1963 al 1969 prima di passare alla Juventus, a 25 anni, segnalato da Boniperti, all’epoca consulente del club bianconero. Con la Juve di Trapattoni (in cui ha giocato fino al 1980) vincerà 5 scudetti, una Coppa Italia e una Coppa Uefa, chiudendo la carriera in Canada, occasione buona anche per studiare le lingue.
 

Torna in Italia, sempre alla Juventus, da dirigente illuminato (dopo aver seguito anche il corso di manager a Coverciano) e inizia una seconda grande carriera, da direttore sportivo prima e team manager poi, diventando uno dei pilastri della dirigenza del club di Boniperti dal 1981 al 1990 e aggiungendo alla sua bacheca altri quattro scudetti, Coppa dei Campioni, Coppa Intercontinentale, Coppa delle Coppe, Coppa Uefa e Supercoppa Europea.

Lasciata la Juventus aveva lavorato anche per “Robe di Kappa” nell’ambito delle sponsorizzazioni, restando comunque legato al club bianconero, che oggi lo ricorda con affetto sul suo sito: “Da aggiungervi vi è la sua simpatia. Chi lo ha conosciuto, sa quanto ricchi fossero i suoi racconti, quanto piacere sapeva esprimere nell'essere stato un grande protagonista del calcio e della Juventus. Ci ha lasciato un pezzo di noi. Grazie di tutto, Morgan”.