
I 20 wonderkids di FIFA 12 (e non solo) che non hanno mantenuto le aspettative
È da poco uscito Fifa 22, la nuova edizione del videogame di calcio più famoso al mondo. In tanti sono pronti a puntare sui nuovi "wonderkids", i giovani talenti destinati a diventare i campioni del domani. Che carriera hanno avuto, invece, coloro che erano considerati i predestinati in passato? Ecco i wonderkids di 10 anni fa (e non solo) che hanno tradito le aspettative

TERENCE KONGOLO (FIFA 12) - Una buona struttura, veloce e bravo nell'impostazione, senza dimenticare la capacità di sapersi adattare anche da terzino e qualche metro più avanti. Erano gli ingredienti che rendevano il centrale olandese uno dei difensori di prospettiva più interessanti e un buon colpo a FIFA. Dopo gli ottimi primi anni al Feyenoord ha avuto la fiducia prima del Monaco e poi dell'Huddersfield. L'investimento, tuttavia, non ha ripagato e oggi si ritrova in Championship con il Fulham

LUCAS PIAZON (FIFA 12) - Uno dei tanti giovani talenti presenti nel settore giovanile del Chelsea. In molti etichettavano questo trequartista come il futuro crack del calcio mondiale, ma le cose sono andate diversamente. Addirittura 7 le squadre dove è finito in prestito nel corso di questi anni - compreso il Chievo - ma da nessuna parte è mai riuscito a mostrare le sue qualità. Da gennaio milita nel Braga

SIMONE BENEDETTI (FIFA 12) - Tra i talenti più interessanti pronti a sbocciare c'era anche un italiano, di proprietà dell'Inter. Dopo aver impressionato per le sue doti difensive nella Primavera nerazzurra, ha iniziato una serie di prestiti che non sono riusciti a confermare le aspettative. Il cartellino nel 2014 è passato al Cagliari, dove ha debuttato in A, ma poi ha ripreso un lungo giro per l'Italia che oggi l'ha portato all'Alessandria

PANAGIOTIS TACHTSIDIS (FIFA 12) - Più 'conosciuta' la carriera del greco che, nella stagione 2011-12, in prestito al Verona impressionò per la sua abilità da regista e sfiorò con l'Hellas la promozione in A. Anche i parametri di FIFA erano pronti a scommettere su di lui e ne fu colpito pure Zeman che se lo portò alla Roma, preferendolo anche a De Rossi. Un salto troppo lungo, l'inizio di una parabola discendente che oggi l'ha portato lontano dall'Italia: gioca, infatti, per l'Al-Fayha

MARCEL BUCHEL (FIFA 12) - Restiamo nel reparto mediano, dove in quegli anni fuorisciva il talento di un giovane in grado di offrire quantità e qualità ad alti livelli. Dopo ottime stagioni nelle serie cadette fu preso dalla Juve, ma con i bianconeri non vide praticamente mai il campo. La sua carriera è poi proseguita tra Bologna, Empoli, Verona, Juve Stabia e Ascoli (in totale 66 presenze in A), dove gioca tuttora, lontano dagli standard a cui aveva illuso

JONATHAN WILLIAMS (FIFA 12) - A 18 anni collezionava i primi gettoni da professionista con il Crystal Palace e finì per attirare le attenzioni di molti dopo il suo gol in Coppa di Lega. Aspettative tradite nelle stagioni successive, dove finì per smarrire la sua padronanza a centrocampo. Appena 12, ad oggi, le presenze raccolte in carriera in Premier League: attualmente milita nello Swindon

BRUNO UVINI (FIFA 12) - Si prospettava un grande futuro anche per questo difensore, vincitore - con la fascia di capitano al braccio - del Mondiale U20 con il suo Brasile. All'epoca centrale roccioso del Sao Paulo, arrivò in Europa al Tottenham in prestito e poi fu comprato dal Napoli. In azzurro, però, non riuscì mai ritagliarsi il suo spazio e la sua carriera è andata in progressivo declino. Ha fatto un lungo giro del mondo e oggi è a Tokyo

MARCOS JUNIOR (FIFA 13) - Da un brasiliano a un altro, finito anche lui nel dimenticatoio. In quell'edizione di FIFA aveva un potenziale enorme grazie alle qualità mostrare da giovanissimo con la maglia della Fluminense. Trequartista in grado di svariare sul fronte d'attacco, si è rivelato alla fine un modesto giocatore. Dopo essere rimasto sempre in patria, nel 2019 ha deciso di andare in Giappone, dove gioca ancora oggi con lo Yokohama Marinos

ALVARO VADILLO (FIFA 13) - All'epoca appena 17enne, era uno degli affari da non farsi a sfuggire a FIFA per avere un giocatore di livello e dal futuro roseo. Ala con velocità e tecnica, ha finito per perdere quella brillantezza sulla fascia e con il Betis, dove è cresciuto, non è mai riuscito a sfondare. Successivamente è finito all'Huesca, al Granada e al Celta Vigo, mentre oggi gioca con l'Espanyol

AHMED MUSA (FIFA 13) - Velocità, duttilità, capacità nel crossare e cinismo sotto porta. A 20 anni la carriera del giovane nigeriano, acquistato al tempo da poco dal Cska Mosca, sembrava in continua ascesa. Dopo i gol in Russia e la vittoria della Coppa d'Africa, invece, è arrivato un progressivo declino: passato al Leicester, non è mai andato oltre i 2 gol in campionato e oggi, dopo aver peregrinato tra l'Arabia e la sua Nigeria, è finito ai turchi del Karagumruk

JETRO WILLEMS (FIFA 13) - La sua esplosività sulla fascia lo avevano consacrato come uno dei terzini più promettenti del panorama europeo, sia nella realtà che nel videogame. Cresciuto nel Psv, dove è arrivato a collezionare in totale 192 presenze - finendo anche nel giro della Nazionale oranje -, tentò nel 2016 il salto in uno dei top-5 campionati europei, trasferendosi all'Eintracht, ma il suo talento è rimasto in Olanda. Neanche in Premier, col Newcastle, è riuscito a convincere e in estate è tornato in Bundesliga, al neopromosso Greuther Furth

IBRAHIMA MBAYE (FIFA 13) - Passiamo a un altro terzino, cresciuto nel settore giovanile dell'Inter. È proprio con i nerazzurri, appena 18enne, che mette in mostra le sue qualità raccogliendo le prime presenze da professionista. La sua velocità e la sua duttilità sono un affare anche per chi vuole acquistarlo a FIFA, ma la sua carriera nella vita reale non va come previsto: il salto in una big è troppo per lui e oggi ha trovato la sua dimensione ideale al Bologna

KURT ZOUMA (FIFA 14) - Il suo palmares vanta una Champions League, per cui la sua carriera alla fine tanto male non è andata. Ci si aspettava, però, potesse diventare uno dei migliori al mondo nel suo ruolo. Anche FIFA era pronto a scommettere sulla qualità di questo possente difensore, considerato un enfant prodige ai tempi del St Etienne. Quando si è misurato con il Chelsea, tuttavia, ha palesato i suoi limiti e da quest'estate gioca per il West Ham

VIKTOR FISCHER (FIFA 14) - Nel florido settore giovanile dell'Ajax di qualche anno fa cresceva un talento limpido come quello del danese. Nonostante l'età, allora impressionava per la sua capacità di saltare l'uomo in dribbling e maturava esperienza tra i lancieri. Lontano dall'Eredivisie, però, non è riuscito mai a imporsi e oggi è un giocatore del Royal Antwerp

ZAKARIA BAKKALI (FIFA 14) - Non ancora 18enne, giocava e incantava con la maglia del Psv Eindhoven. In Olanda era considerato un giocatore dal futuro assicurato e anche a FIFA rappresentava un colpo in prospettiva sicuro. Peccato che nella realtà le cose siano andate diversamente: il suo talento è rimasto inespresso e oggi cerca di ritrovarlo all'Anderlecht

RICHAIRO ZIVKOVIC (FIFA 15) - Un altro talento scuola Ajax di cui, a 18 anni, si parlava un gran bene. Centravanti tecnico e atleticamente esplosivo, ha finito con gli anni nel perdere quella vena realizzativa che lo aveva reso un pezzo pregiato. Ha ritrovato un po' di continuità in Cina e ora cerca di ritrovarla anche in Europa: lo scorso luglio, infatti, ha firmato per la Stella Rossa

MAX MEYER (FIFA 15) - Qualità e quantità per un giocatore che, a 17 anni, debuttava in Champions League con la maglia dello Schalke. In Germania erano tutti pronti a puntare su di lui, anche a FIFA era un investimento felice in ottica futura. Ma la testa e gli infortuni non gli hanno permesso di diventare quel campione che si pensava potesse diventare. E così è finito per perdersi: oggi gioca nel Fenerbahce dopo aver trascorso quasi un anno da svincolato

LAZAR MARKOVIC (FIFA 15) - Simile il processo del serbo classe '94, considerato allora uno dei nastri nascenti del calcio europeo. Sì, perché dopo aver fatto bene da giovanissimo con il Partizan, aveva confermato le sue qualità anche al Benfica, tanto da convincere il Liverpool a puntare su di lui. Con i Reds e nelle successive esperienze in prestito, invece, ha finito per smarrire quel talento e affrontare una carriera in declino. Dal 2019 è tornato al 'suo' Partizan

HACHIM MASTOUR (FIFA 16) - Non aveva neanche 16 anni quando il giocatore marocchino, nato a Reggio Emilia, faceva parlare di sé per l'enorme talento tecnico che possedeva. Il Milan se lo coccolava e credeva di avere tra le mani uno dei campioni del futuro. Peccato che quelle aspettative non sono poi state mantenute. I prestiti in giro per l'Italia e non solo si sono rivelati un fallimento, così come l'ultima esperienza alla Reggina con la quale ha rescisso il contratto la scorsa estate. Ora è svincolato

RIECHEDLY BAZOER (FIFA 16) - È rimasto in un calcio di medio-alto livello, ma rispetto a quelle che erano le aspettative non si può nascondere un certo senso di delusione. Da questo difensore centrale, infatti, si aspettava una carriera luminosissima, al pari dei big nel suo ruolo. Anche i suoi valori di FIFA, al tempo, promettevano bene, ma dopo i brillanti anni all'Ajax ha dovuto frenare le sue ambizioni: attualmente fa parte della rosa del Wolfsburg