SuperLega, Parlamento Europeo vota una relazione contro "le competizioni scissionistiche"

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Il Parlamento Europeo ha votato a favore una relazione sulla politica dello sport nell'UE che promuove "principi di solidarietà, sostenibilità, inclusione, competizione aperta, merito sportivo ed equità. Un sistema che si oppone alle competizioni scissionistiche". Si tratta di un testo che non ha valore di legge ma chiarisce la sua contrarietà all'idea della SuperLega

La SuperLega fa i conti con un altro 'no'. A opporsi al progetto in questo caso è stato direttamente il Parlamento Europeo che, in seduta plenaria, ha votato una relazione sulla politica dello sport nell'Unione europea in cui, in uno dei punti principali, si sottolineava l'importanza di "un modello europeo di sport che riconosca la necessità di un solido impegno per l'integrazione dei principi di solidarietà, sostenibilità, inclusione, competizione aperta, merito sportivo ed equità, e di conseguenza si oppone fermamente alle competizioni scissionistiche che minano questi principi e mettono in pericolo la stabilità dell'ecosistema sportivo in generale. Tutte le parti interessate allo sport e le autorità nazionali dovrebbero promuovere tali principi". Un punto, quest'ultimo, che sembra andare contro l'idea costitutiva della SuperLega. Si tratta comunque di un testo che non ha valore di legge né rappresenta una direttiva, ma è punto di partenza in caso di futuri dibattiti all'interno della Commissione Europea. I risultati di questa relazione hanno visto 597 voti a favore, 36 contrari e 55 astenuti. La votazione odierna rende concreto, dunque, quanto era stato chiesto qualche mese fa all'Unione Europea (tramite un emendamento) dalla Commissione Cultura e Sport. 

Fifa soddisfatta della relazione

Una notizia accolta positivamente anche da Emilio García Silvero. Il direttore della Divisione Servizi Legali della Fifa, ha dichiarato: "La relazione del Parlamento Europeo conferma chiaramente che il lavoro che la Fifa sta portando avanti per riformare il sistema dei trasferimenti è sulla buona strada ed è anche essenziale per plasmare il calcio del futuro che deve fondarsi sui principi del buon governo e della solidarietà di tutte le persone coinvolte”.

La Uefa: "Continueremo a lavorare con l'UE per rafforzare e proteggere il modello sportivo"

Anche la Uefa ha commentato con soddisfazione l'esito della relazione. "La Uefa accoglie con favore la risoluzione, un importante passo avanti nello sviluppo del modello europeo di sport basato su valori, solidarietà e merito - si legge in una nota ufficiale -. Il "Rapporto Frankowski" include raccomandazioni specifiche e attuabili in importanti aree come good governance, solidarietà, parità di genere, diversità e diritti fondamentali, integrità, calcio di base, sostenibilità, salute e benessere. Il Parlamento europeo si oppone anche alla recente proposta di Coppa del Mondo a cadenza biennale, chiedendo alle organizzazioni sportive di rispettare l'attuale frequenza dei principali eventi sportivi internazionali. Invita inoltre allo sviluppo di quadri normativi per modernizzare i sistemi di trasferimento dei giocatori e soddisfare le esigenze, gli standard e gli obiettivi specifici dell'Europa. La Uefa lavorerà insieme alle federazioni calcistiche e ai principali portatori di interesse del calcio europeo – tifosi, giocatori, club e leghe – per raggiungere gli obiettivi della risoluzione e attuarne le raccomandazioni. Gli organi di governo dello sport e le istituzioni devono anche continuare a lavorare in stretta collaborazione per dedicarsi alle priorità, agli obiettivi di politica pubblica e ai risultati sociali in Europa". Il presidente Ceferin ha, inoltre, dichiarato: "Il messaggio del Parlamento europeo a nome dei cittadini è chiaro: l'Europa e gli europei si oppongono fermamente ai progetti separatisti come la SuperLega perché minacciano i valori dello sport europeo. Il calcio non è un mercato pensato per l'élite e i guadagni finanziari: è una storia di successo europea che dà benefici a tutta la società. Continueremo a lavorare con l'UE per rafforzare e proteggere il modello sportivo europeo nel nostro calcio".

I club della Superlega: "Rispettiamo i regolamenti dell'Unione"

Non si è fatta attendere la risposta dei club che ancora lavorano per la SuperLega dopo la presa di posizione del Parlamento Europeo: "Lo sport europeo, e il calcio in particolare, ha urgente bisogno di protezione dagli abusi che sono stati commessi da una serie di attori al di fuori dell'Unione Europea - scrivono i club in una nota - che perseguono interessi non sportivi e utilizzano le società calcistiche come piattaforma per i propri interessi. Siamo convinti che i tribunali europei e, in particolare, la Corte di giustizia dell'Unione europea, tuteleranno l'applicazione dei regolamenti dell'Unione, un regolamento che la Super League rispetta pienamente".