I gol più belli visti su Sky Sport nel weekend. VIDEO

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Daniele Manusia

Haaland a giro contro il Bayern Monaco, Lucas Moura che spacca la porta contro il Norwich e altri grandi gol dall'ultimo weekend di calcio europeo

Armando Broja contro il Brighton

È un’azione anche un po’ strana, buffa. Il portiere fa un rinvio sbilenco e un primo giocatore del Southampton deve colpire di testa, dopo che il pallone è rimbalzato a terra. Lo fa piegandosi, chiudendo gli occhi, ma è fortunato: il pallone arriva a un altro giocatore del Southampton, che intanto sta correndo indietro. Anche lui deve colpire di testa, lo fa stringendo le spalle e abbassando anche lui la testa, colpendola quasi con la schiena, un pallonetto che schizza verso Broja, che quasi per caso si ritrova lanciato verso la porta. È un’azione casuale, sconclusionata. Per onorarla Borja avrebbe potuto tirare di prima, in curva, fuori dallo stadio, ma l’attaccante del Southampton finge solo di farlo, per mandare fesso l’avversario, che scivola a terra fragoroso. Borja invece porta un po’ di magia: con il tacco salta secco Duffy e poi, ormai entrato in un territorio magico, decide di finire in grande stile, fulminando il portiere con un colpo d’esterno che si infila all’angolino.  

 

Lucas Moura a un'altra velocità

Quando Conte è arrivato al Tottenham, per Lucas Moura era sembrato un brutto momento. Nell’ideale 3-5-2 del tecnico italiano, lo spazio in attacco era occupato da Son e Kane. In queste prime uscite però Conte non sta rinunciando al brasiliano, disegnando un 3-4-3 in cui Moura parte da destra e ha la libertà di fare queste cose qui, queste giocate che forse, vedendo le prime apparizioni al PSG, pensavamo avrebbe fatto più spesso in carriera, ma che quando arrivano ci ricordano il suo talento eccezionale. Moura sembra andare a un’altra velocità (anche se forse il termine più adatto è rapidità), come se tutti andassero a 1x e lui a 1.25x. Il controllo iniziale non è perfetto, poi inizia lo show: un tocco per circumnavigare il primo difensore, un tocco per anticipare il secondo e servire Son, un controllo di suola, altri due tocchi per eludere il difensore alle spalle e poi un tiro forte e incrociato, che non ha bisogno neanche di essere troppo angolato per battere il portiere. 

 

Martin Terrier a giro contro il Saint Etienne

Il calcio funziona così, fino a un minuto fa non avevate mai sentito nominare Martin Terrier e ora è il vostro giocatore preferito. Nella terribile vittoria del Rennes - mostruosa differenza di rapporti di forza, Rennes secondo, Saint Etienne ultimo, 5 a 0 finale fuori casa - Terrier ha segnato tre gol in 48 minuti, di cui uno di tacco e uno con questo tiro in cui sembra avere una piccola fionda esplosiva sull’interno del piede destro. Terrier è un ex giovane promessa del calcio francese, che qualche anno fa vestiva la maglia della Nazionale U-21 e giocava nel Lione, mentre ora la sua carriera ha preso una traiettoria più dimessa. Quest’anno però è titolare nel Rennes e ha già segnato 8 gol in 16 partite, segnalandosi per la tecnica in velocità. Un nome che dovreste segnarvi.

 

Franck Honorat spacca la traversa

Forse non è un gol incredibile, di certo non è un gol molto difficile e complesso: un tiro con lo specchio aperto a meno di 18 metri dalla porta, con la palla che rimbalza invitante. Però questo di Honorat è un gol soddisfacente da guardare per l’ultraviolenza con cui scaglia il pallone in porta. Dall’inquadratura dal basso sembra quasi di sentirla, l’esplosione sul piede, le mani piegate di Pau Lopez, la palla che tocca la traversa prima di entrare. Poi l’esultanza enfatica, di Honorat con la numero nove, per la sesta vittoria consecutiva del Brest: la più lunga striscia di successi della storia del club.

 

E Haaland ovviamente

Difficile scegliere quale sia più bello tra il gol di Brandt (con un controllo pazzesco e poi un dribbling che ha spezzato le caviglie di Alphonso Davies) e la conclusione di Haaland a giro sul secondo palo. Due gol, tra l’altro che non sono bastati per evitare la sconfitta, per via di due regali della difesa e un rigore. E certo deve essere stato amaro, per i tifosi del Dortmund, specie dopo che il gol di Haaland li aveva illusi che il talento a loro disposizione fosse sufficiente. Il talento è anche quello di Belligham che con un movimento innaturale serve Haaland alle sue spalle (in assoluto Bellingham è tra i migliori a trovare un compagno in area di rigore e a mandarlo al tiro), ma soprattutto quello di Haaland che trova una traiettoria strana, quasi impossibile, per far passare il pallone sopra la testa di Pavard e troppo largo perché Neuer ci arrivi. È un gol che ci si aspetta meno, da Haaland, rispetto alle finalizzazioni fredde a tu per tu con il portiere, di una precisione anzi che fino a qualche tempo non sembrava appartenergli, e che sorprende il pubblico come solo i grandi attaccanti sanno fare. Trasformando una situazione apparentemente innocua in un pericolo imminente, la frustrazione in gioia. Peccato (per loro) che poi, alla fine, vinca sempre il Bayern…