Violenze in Iran, Azmoun si schiera con le donne che protestano contro il regime

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di Valentina Mariani

©IPA/Fotogramma

L’attaccante iraniano del Bayer Leverkusen ha condannato sui social le violenze contro le donne e ha pubblicamente appoggiato le proteste iniziate dopo la morte di Mahsa Amini, arrestata per non aver indossato il velo nel modo considerato corretto dal regime. Azmoun rischia ora di essere escluso dalla nazionale 

Ha detto basta Sardar Azmoun, con un post su Instagram. Ha detto basta alle violenze e soprattutto al silenzio.  "Cacciatemi, se sarà servito a salvare anche un sola ciocca di capelli delle donne iraniane ne sarà valsa la pena. Vergogna per voi che avete ucciso con tanta facilità gente del nostro popolo, e viva le donne iraniane. Se questi sono dei musulmani, che Dio faccia di me un infedele”. Tra le frasi piu’ potenti di una condanna ferma e pubblica. Sardar Azmoun è un attaccante iraniano del Bayer Leverkusen e ha preso così posizione dopo le proteste in Iran per la morte di Mahsa Amini, arrestata per non aver indossato il velo nel modo corretto.  Azmoun ha giocato 62 partite con l’Iran e il mondiale in Russia, ora rischia di essere escluso dalla nazionale ma le conseguenze contano poco quando si parla di diritti e di rispetto per la vita. 

Dal suo Club, il Bayer Leverkusen che venerdì affronterà il Bayern in Bundesliga, è arrivato immediatamente appoggio incondizionato ad Azmoun, e lui sta continuando, attraverso i social, a raccontare i suoi sentimenti, la sua rabbia, il suo impegno civico e politico, nell'accezione più nobile del termine:  “Sono orgoglioso di avere una squadra di pallavolo femminile. Sapete Perché? Perché siete donne nelle peggiori condizioni e nonostante gli insulti lottate con il cuore per il vostro popolo.  Il mio cuore è davvero spezzato per Mehsa Amini. Sono al vostro fianco, siete mie sorelle". E uno dei gesti più semplici che quotidianamente si compie per raccogliere i capelli, in Iran ora è il simbolo della protesta. E Sardar Azmoun ha detto basta così, lui la sua partita più importante l'ha già vinta.