Grecia, campionato a porte chiude fino a febbraio dopo gli episodi di violenza

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La decisione della federazione calcistica greca dopo gli scontri tra tifosi che hanno provocato il grave ferimento di un poliziotto prima di una partita di volley. Secondo un portavoce del governo, le misure potrebbero essere estese alle gare nelle competizioni europee, a partire da Olympiakos-Backa Topola in programma giovedì sera per l’Europa League

Fino al prossimo 12 di febbraio, le gare del campionato di calcio greco e della coppa nazionale si giocheranno a porte chiuse. La decisione della federazione calcistica è stata presa per frenare il fenomeno della violenza negli stadi, dopo gli ultimi scontri avvenuti in occasione di una partita di pallavolo tra Olympiakos e Panathinaikos ad Atene, che hanno provocato il grave ferimento di un poliziotto di 31 anni. Dopo il 12 di febbraio, come annunciato dal governo greco, si valuterà se estendere ulteriormente il provvedimento che porterà le squadre del campionato a giocare senza pubblico. Secondo un portavoce del governo, Pavlos Marinakis ,le misure potrebbero essere estese alle gare nelle competizioni europee, a partire da quella tra l'Olympiakos e i serbi del Backa Topola in programma giovedì sera per l’Europa League.

 

Grecia, tifo violento: le contromisure

L'anno scorso il governo greco ha inasprito la pena massima per i disordini da stadio da sei mesi a cinque anni e poco prima dell'annuncio del nuovo giro di vite i poliziotti avevano manifestato in diverse città greche per chiedere ancora più rigore. Tra le misure allo studio, l'installazione di telecamere ad alta definizione e di sistemi elettronici agli ingressi per verificare l’identità dei tifosi. Il 4 dicembre la partita di campionato tra Olympiakos e Volos era stata interrotta per gli scontri sugli spalti.