La 'normalità' di Rodri: perché ha vinto il Pallone d'Oro

Duro, anzi durissimo, il compito del giudice nello sport. Guardate le polemiche sui verdetti nel pugilato, nei tuffi, nella ginnastica e l'elenco potrebbe continuare. Figuriamoci quando la figura del giudice fa irruzione del calcio, uno degli sport dove l'oggettività spesso viene bistrattata . Il trionfo un po' a sorpresa di Rodri nel Pallone d'Oro ha scatenato la rabbia del Real Madrid e lo stupore di chi, d'accordo o no con il verdetto, ormai dava per scontata l'incoronazione di Vinicius Junior. Che pure si è arrabbiato e nemmeno poco. Ha meritato il giocatore del Manchester City e della Spagna? La comparazione tra un regista tutto sostanza e pochi fronzoli con un attaccante estroso e, quando vuole, incontenibile è complicatissima e soggetta a inevitabili discussioni. Di sicuro Rodri non ha rubato nulla, nonostante l'ira del pelide Florentino. È un giocatore fondamentale nella squadra di Pep Guardiola e nella Nazionale. Partiamo da una statistica che è sempre incredibile, anche solo a ricordarla: il City, con lui in campo, non ha mai perso, rigori esclusi, da febbraio 2023 a maggio 2024. La Spagna ha perso l'ultima partita con Rodri in campo a marzo 2023 contro la Scozia. All'ultimo Europeo ha trascinato la squadra al titolo e l'Uefa lo ha eletto MVP del torneo. Paradossalmente, l'importanza di Rodri si è intuita anche in sua assenza. Avere un giocatore così davanti alla difesa fa crescere la squadra, perfeziona i meccanismi, aumenta l'autostima del gruppo. L'infortunio in finale contro l'Inghilterra poteva destabilizzare la Spagna e invece il giocatore ha alzato talmente il livello della Nazionale che Zubimendi si è trovato a suo agio, come fosse nella Real Sociedad. Il problema al flessore che lo ha messo fuori nell'intervallo della finale con l'Inghilterra non ha spostato di una virgola la grandezza del suo Europeo. Dall'altra parte dell'Oceano, Vinicius Junior steccava con tutto il Brasile in Copa America. Avesse avuto la Seleçäo uno come Rodri, forse staremmo ora a raccontare un'altra storia. Il City lo ha perso per questa stagione, a causa di questi infortuni al crociato che stanno tormentando il calcio moderno. Per il momento la squadra non ne ha risentito, ma è l'effetto Rodri che dura nel tempo. La sensazione è che, alla lunga, Guardiola rischi di pagare dazio. Rodri non è quel giocatore che esalta le folle, che si inventa giocate spettacolari ma trasforma le squadre, regala equilibrio e sicurezza, permette di difendere con ordine e attaccare meglio. Se giochi a tre a centrocampo, il mediano davanti alla difesa diventa il giocatore più importante della squadra. E Rodri interpreta al meglio le due fasi, fa diventare più bravi i compagni di squadra. "Sono un giocatore normale che è arrivato in cima" si è schermato lo spagnolo. ‘Normale’ mica tanto: giocatori così non si trovano facilmente. Nel recente passato c'è stato Busquets. Al Real Madrid ha avuto stagioni eccellenti Casemiro. Calhanoglu ha un'interpretazione un po' diversa del ruolo. Rodri è il ‘normal one’ che fa diventare ‘special’ le due squadre. Spiegatelo a Florentino.

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