La maglia speciale del Vasco da Gama a 100 anni dalla 'resposta historica'

La nuova terza maglia del Vasco da Gama, club brasiliano di Rio de Janeiro che prende il nome dal navigatore portoghese che per primo raggiunse l’India, è di colore beige e ocra. Rispetto al classico stemma, la Croce di Malta, su questa maglietta è presente la Croce di Cristo, ma non è questa la principale curiosità di questa maglia. La grande particolarità non è visibile subito, ma emerge solamente bagnando la maglietta. Quando entra a contatto con dell’acqua, sulla parte bianca della maglia compare un testo noto come la ‘resposta historica’, un testo simbolo della lotta alla discriminazione nel calcio brasiliano e nello sport in generale. La ‘resposta historica’ fu scritta dal presidente del Vasco da Gama José Augusto Prestes nel 1924 e, in occasione del centenario, il club ha voluto celebrare questo episodio con una maglia speciale. Ma cosa è questa ‘resposta historica’? Procediamo per gradi. Il Vasco da Gama nasce nel 1898 come società di canottaggio e solamente nel 1915 entra nel calcio. Nel 1917 nasce la Liga Metropolitana de Desportos Terrestres , a cui il Vasco si iscrive. Una delle regole della LMDT prevede che i calciatori non debbano essere analfabeti e non debbano svolgere un lavoro umiliante. Partito dalla terza divisione, il Vasco riesce a salire rapidamente nella prima divisone e nel 1923 vince il campionato. In squadra ci sono anche due giocatori neri, Arthur e Torterolli. Entrambi sono analfabeti e inizialmente vengono esclusi a causa delle regole della LMDT. Custódio Moura, bibliotecario del Vasco, insegna loro a leggere e scrivere e i due possono così scendere in campo. Contrariati, alcuni club elitari come Botafogo, Flamengo e Fluminense abbandonano la LMDT e a marzo del 1924 formano una nuova lega, la Associação Metropolitana de Esportes Athleticos . Anche il Vasco viene invitato ad aderire alla nuova lega, ma per farlo deve escludere 12 dei suoi giocatori . La maggior parte di loro sono giocatori neri e poveri, considerati ‘non idonei’ a partecipare a questo nuovo campionato esclusivo ed elitario. La risposta del Vasco da Gama arriva il 7 aprile dello stesso anno -il 1924- ed è fortissima: “Rio de Janeiro, 7 aprile 1924. Lettera ufficiale n. 261 Eccellenza Dr. Arnaldo Guinle, M.D. Presidente dell'Associazione Sportiva Atletica Metropolitana. Le risoluzioni pubblicate oggi sulla stampa, prese nella riunione di ieri dagli alti poteri dell'Associazione da Lei degnamente presieduta, pongono il Vasco da Gama Regatta Club in una situazione di tale inferiorità che non può assolutamente essere giustificata, né dalle carenze del nostro campo, né dalla semplicità della nostra sede, né dalla modesta condizione di un gran numero di nostri soci. I privilegi concessi ai cinque club fondatori dell'A.M.E.A. e il modo in cui verranno esercitati il diritto di discussione e di voto e le future classificazioni ci obbligano a protestare contro le suddette risoluzioni. Per quanto riguarda la condizione di eliminare dodici giocatori dalle nostre squadre, il Consiglio Direttivo del C.R. Vasco da Gama ha deciso all'unanimità di non accettarla, perché non condivide il processo con cui è stata condotta l'indagine sulle posizioni sociali dei nostri soci, indagine che è stata portata in un tribunale in cui non avevano né rappresentanza né difesa. Siamo certi che sarete i primi a riconoscere che sarebbe un atto indegno da parte nostra sacrificare al desiderio di far parte dell'A.M.E.A. alcuni di coloro che hanno lottato per farci avere, tra le altre vittorie, il Campionato cittadino di foot-ball di Rio de Janeiro del 1923. Questi dodici giocatori sono giovani, quasi tutti brasiliani, all'inizio della loro carriera, e l'atto pubblico che potrebbe macchiarli non sarà mai compiuto con la solidarietà di chi gestisce la casa che li ha accolti, né sotto il padiglione che hanno così galantemente coperto di gloria. Ci sentiamo quindi in dovere di informarLa che abbiamo rinunciato all'iscrizione all'A.M.E.A. Voglia accettare i più cordiali saluti di coloro che hanno l'onore di iscriversi. Da Vostra Eccellenza, grazie. José Augusto Prestes Presidente” Il Vasco da Gama rinuncia così a iscriversi all’AMEA, convinto che non sia giusto escludere i giocatori che hanno contribuito alle vittorie del club e mandando -in un’epoca di discriminazioni e razzismo- un forte messaggio di inclusività. Per questo motivo, questa lettera è stata chiamata ‘resposta historica’ e oggi, a cento anni da quella forte presa di posizione, il club ha deciso di ricordarla. Il Vasco ha spiegato che i colori beige e ocra della maglia sono stati scelti per richiamare visivamente la lettera, mentre il testo è stato reso leggibile solamente a contatto con l’acqua per alludere al sudore dei giocatori e dei tifosi . Nella sua ‘Apologia della Storia’ Marc Bloch scrisse che “L'incomprensione del presente nasce inevitabilmente dall'ignoranza del passato”. Cento anni dopo la ‘resposta historica’ del Vasco da Gama vedere in campo giocatori di ogni colore, origine ed estratto sociale è la normalità. Sugli spalti però capita ancora troppo spesso di assistere a episodi di discriminazione e razzismo all’indirizzo di giocatori neri. Ecco perché fa piacere ed è importante ricordare quanto scritto da José Augusto Prestes il 7 aprile di cento anni fa.