Ciro re di Turchia: la nuova vita di Immobile nel Besiktas

Diciamo che 12 gol in 19 partite indicano una cosa: la carriera è tutto fuorché finita. E anche che le storie bellissime una fine possono averla senza traumi, perché restino belle per sempre. Ciro Immobile e la Lazio sono un capitolo chiuso. Bellissimo, ma chiuso. E la Serie A, per l’attaccante che è nella storia dei biancocelesti, pure. Ora c’è la Turchia, dove un altro ‘Ciro’, italiano d’adozione, Mertens, è protagonista. E dove il Ciro ‘di battesimo’ si sta ambientando alla grande. Dentro e fuori dal campo. Istanbul è una città enorme, piena di cultura, di tradizioni, ma anche di mescolanze. Profumi che si intrecciano, che partono da retaggi di un passato ottomano che perdura ancora, ma si incontra con la tradizione mediterranea o europea. Chi lo sa, soprattutto se viene dall’Italia, non manca di passare almeno una volta da ‘Cipriani’, che si trova in uno dei quartieri più esclusivi della città: Nişantaşı . Qui l’occidente lussuoso si incontra con la ricchezza orientale: è quasi una città nella città, tra palazzi che ricordano a tratti lo stile Liberty a cuspidi sinuose, preziosi. ‘Cipriani’ è uno dei luoghi preferiti di Ciro. O meglio, dei due ‘Ciro’, ma non solo. Più volte può capitare di vedere Immobile con altri ‘italiani’, compagni di squadra, avversari da derby , amici. Chi? L’altro ‘Ciro’, appunto: Mertens, ma anche Osimhen, Torreira, Muslera, Dzeko… Sono solo alcune delle persone che a Nişantaşı vivono dove – e chi conosce bene Roma ha idea di cosa si parli – sembra quasi di abitare nei Parioli. È curioso però che Immobile ai Parioli non abbia davvero mai vissuto, durante la sua lunga militanza alla Lazio. È passato da Corso Francia a una bella villa vicina allo stadio Olimpico, che l’ha visto segnare più e più volte . E pure in Turchia, l’abitudine di non stare troppo lontano dallo stadio l’ha mantenuta: la Vodafone Arena dista un paio di kilometri e pure quello stadio lo ha già visto segnare parecchio. In Superlig, Immobile è capocannoniere con 8 reti su 12 gare: ha subìto un piccolo stop per infortunio alla caviglia, ma è pronto a ritornare. Secondo quanto riporta Soccerment, ha ritrovato un’ottima efficienza realizzativa, con 0.92 gol per 90 minuti, tornando ai livelli del 2021 . Per la cronaca, quella è stata la sua migliore annata . Sono migliorate anche le sue metriche di qualità del tiro, con gli expected gol a 0.74 ogni 90’ e con un indice di pericolosità di 0.80 su 1. Tantissimo. Altri dati dimostrano anche la sua evoluzione come giocatore: meno movimento, più stabilità in area. Con un ritorno al gol che ha portato il sorriso a lui e ai suoi nuovi tifosi. Insomma, la sua esperienza in Turchia procede alla grande. Come forse nemmeno si poteva immaginare lui stesso o la sua famiglia: le figlie frequentano una scuola italo-turca nella zona e si sono subito ambientate; ogni weekend vengono dall’Italia degli amici o dei parenti a fargli visita per conoscere Istanbul in tutte le sue incredibili sfaccettature. Il suo futuro? Non ci pensa, ed è qui il bello. È capitato che ne parlasse con i suoi colleghi ex di Serie A: “Noi credevamo di stare qui una, due stagioni al massimo. Invece non ci vediamo lontani da qui”, gli hanno detto. Con il Besiktas, Ciro ha firmato un biennale. A ciascun lettore, le sue conclusioni...