Non solo Alisson, gli altri baffi più famosi della storia del calcio
Lo riconoscete al centro della foto? È Alisson, l'ex Roma e ora portierone del Liverpool. Il brasiliano ha scelto un look dal gusto rétro, non certo una novità nel mondo del pallone, soprattutto negli anni Settanta e Ottanta (ma non solo). Baffi porta fortuna, baffetti, baffi "alla Lando Buzzanca", baffi a manubrio e baffi che hanno segnato un gol. Ecco i più celebri
I BAFFI DI ALISSON - Sui social il portiere del Liverpool ha postato la foto col suo nuovo look. "In che anno è stata scattata?" È vero, sembrano altri tempi. E tra i "baffoni" del calcio è in buona compagnia.
GERD MULLER - Con più di 700 reti in carriera è stato uno de migliori bomber della storia del gioco. Alisson si sarà ispirato ai suoi di baffi?
PAUL BREITNER - Titolare insieme a Muller della finale del Mondiale 1974, quello vinto all'ultimo atto contro l'Arancia Meccanica di Michels e Cruijff. Classici baffi a ferro di cavallo per lui.
Sempre Breitner. Qui con uno degli altri simboli del calcio anni Settanta: la permanente.
MARIO KEMPES - Se il Mondiale 1974 andò nelle tasche di Muller e Breitner, quello successivo del 1978 sarà argentino. Mario Kempes (coi suoi iconici baffi) farà doppietta nella finalissima.
GIUSEPPE BERGOMI - Indimenticabili quei "baffoni" folti. Nel 1982 (data dei due scatti, a sinistra con l'Inter e a destra in Nazionale) aveva 18 anni. Diventerà il più giovane italiano a vincere un Mondiale e il secondo più giovane in assoluto dopo Pelé.
CLAUDIO GENTILE - Baffi che seguono il corso della storia. Sempre 1982. Quello era il look di Gentile nella famosa partita della marcatura su Maradona.
GIGI MERONI - Estro in campo, fantasia al potere. Un autentico bohémien del pallone. Baffi sottilissimi, anticonformisti rispetto a quelli folti del suo tempo. Come era lui.
GEORGE BEST - Due Beatles prestati al calcio. Lui e Meroni. George fu "il quinto Beatle", simbolo di un'intera generazione. Anche lui coi baffi sottilissimi, poi la barba, le basette, i capelli, la vita sempre al massimo...
ADIL RAMI E I BAFFI PORTA FORTUNA - Non solo calcio d'altri tempi. Adil Rami rese celebri i suoi, a ricciolo, nel Mondiale 2018. Erano un porta fortuna. E infatti eccolo accarezzarli nella foto celebrativa.
"Ho toccato i suoi baffi prima delle altre partite e lo farò anche prima della finale" - disse Griezmann. Che poi segnerà anche nella finalissima certificando il baffuto amuleto francese.
MIRKO VUCINIC - In Italia. In stile hipster Vucinic a inizio 2012. Non l'unico caso recente nella Juve...
LEONARDO BONUCCI - Look da difensore anni Ottanata. Solo un esperimento, visto nel 2017 contro il Carpi.
ZIBÌ BONIEK - Nella Juve erano famosi quelli del polacco.
GENNARO GATTUSO - Dopo la vittoria sulla Juve in campionato, l'allenatore del Napoli aveva riso (letteralmente) sotto i baffi: "Ho avuto la brillante idea di farmi prestare il rasoio di Valerio Fiori, ma glielo avranno regalato nel 2003... mi ha lasciato un buco sulla parte destra e non potevo andare in giro così. Ora assomiglio a Buzzanca nel film dell'arbitro".
FRED - Possono un bel paio di baffi "segnare" un gol? Chiedetelo al brasiliano Fred...
Brasile-Camerun, terza partita dei gironi del Mondiale 2014. Fred segna e poi dice: "Grazie a Dio è arrivata questa rete, e l'ho segnata con i baffi. Lo so che sembra incredibile, ma è così. Il pallone mi è andato a sbattere proprio sul baffo, e poi è entrato". Forse c'è da credergli, visto che nello storico 7-1 subìto dalla Germania in semifinale aveva fatto ricrescere anche tutta la barba.
RENÉ HIGUITA - Nella storia questa mossa, lo scorpione.
Ma anche il suo iconico look. Dai capelli fino ai baffi.
CARLOS VALDERRAMA - Dici Colombia, dici look iconico, dici Carlos Valderrama.
RUDI VÖLLER E FRANK RIJKAARD - Famosissimo scontro tra "baffi" (e non solo) del Mondiale 1990. A San Siro si sfidavano Germania e Olanda piene di campioni della Serie A. E a passare furono i tedeschi.
RUUD GULLIT - In tema Milan impossibile non citare il look di Gullit, autentica icona degli anni Novanta tra baffi e treccine.
PIETRO PAOLO VIRDIS - Olanda, reggae, Bob Marley quelli di Gullit. Virdis incarnava l'anima della sua terra, la Sardegna.
IAN RUSH - Una marea di gol nel Liverpool, una grande delusione nella Juve.
VAMPETA - Baffetto alla Clark Gable, pettinatura da calcio in bianco e nero. Fu un grandissimo flop nella Milano nerazzurra.
DAVID SEAMAN - Iconici baffi, iconica coda di cavallo.
VICENTE DEL BOSQUE - Ieri come oggi, un look che ha attraversato i decenni e ha visto sfilare una marea di trofei.
RONALD SPELBOS - Tra i baffi più particolari che il calcio ricordi. Una vita nell'AZ, poi giocò anche nell'Ajax.
RIVELINO - Altro simbolo del calcio anni Settanta.
SOCRATES - Prototipo del calciatore atipico. Laureato in medicina: longilineo ed elegante con un potente tiro dalla distanza. Si scontrò con l'Italia a Spagna '82 e poi approdò alla Fiorentina.