L'ex di Lille, Chelsea e Real Madrid e simbolo del Belgio ha deciso di lasciare il calcio a 32 anni. Era senza squadra dopo la fine del contratto con il Real. “Devi saper ascoltare e dire fermati al momento giusto -il suo saluto su Instagram- Dopo 16 anni di carriera e oltre 700 partite giocate, ho deciso di chiudere la mia carriera calcistica professionistica. È ora di godermi i miei cari e fare nuove esperienze”. Ecco gli altri giocatori che, nel 2023, hanno annunciato il ritiro dal calcio giocato
- L’ex di Lille, Chelsea e Real Madrid ha annunciato il ritiro a 32 anni: era svincolato. Con il Belgio vanta 33 gol in 126 presenze. “Devi saper ascoltare e dire fermati al momento giusto -il messaggio postato da Eden Hazard su Instagram- Dopo 16 anni di carriera e oltre 700 partite giocate, ho deciso di chiudere la mia carriera calcistica professionistica. Ho realizzato il mio sogno, giocare e divertirmi sui campi di tutta Europa e mondo. È ora di godermi i miei cari e fare nuove esperienze. Ci vediamo presto fuori dal campo”
- Il centrocampista australiano ha annunciato l'addio al calcio per stare vicino a sua moglie che è incinta di due gemelli. Nel 2021 la coppia ha avuto una bimba grazie all'inseminazione artificiale. "E' il momento giusto per concentrami su mia figlia e sui gemelli in arrivo dando attenzione alla cosa piu' importante della mia vita, la mia famiglia".
- Rogic con il Celtic ha giocato 273 partite, oltre 60 presenze con l'Australia. Lo scorso anno ha giocato in prestito in Championship con il West Bromwich
- Ne compirà 44 a dicembre l'ormai ex difensore dell'Andorra, capace di giocare per 26 anni con la sua nazionale. Un record sublimato dalle 137 presenze raggiunte nella partita di qualificazioni europee persa contro la Svizzera, in cui è stato sostituito venendo sommerso dagli applausi di compagni, staff e pubblico. L'esordio nel giugno 1997 in Estonia
- Nella sua carriera Lima ha giocato anche in Italia alla Triestina, dal 2005 al 2009 in Serie B e poi nel 2011/2012 in Lega Pro
- Kevin Prince Boateng dice addio al calcio giocato a 36 anni. Al Milan gli anni migliori: nella sua prima stagione contribuisce alla vittoria del 18° titolo dei rossoneri. Lo Schalke e una nuova parentesi in rossonero, prima di 7 cambi di maglia in 5 anni: Las Palmas, Eintracht, Sassuolo, Barcellona, Fiorentina, Besiktas, Monza fino al ritorno all'Hertha (dove ha fatto il suo esordio tra i professionisti). Con il Ghana, ha preso parte a due Mondiali.
- Età insolita per un ritiro dal calcio giocato, ma Lorenzo Ariaudo ha deciso di lasciare il terreno verde per diventare il nuovo team manager della Sampdoria allenata da Andrea Pirlo. Per l'ex difensore una carriera quasi tutta in Serie A con l'esordio alla Juventus nel 2008 poi Cagliari, Sassuolo, Genoa e Frosinone (club con cui ha conquistato una storica promozione in A) prima di passare all'Alessandria e chiudere con il Novara in C nel 2023
- 21 anni di carriera possono bastare: Roberto Soldado ha detto addio al calcio giocato. L'attaccante, da oltre 200 gol e con l'esperienza al Real Madrid nel suo curriculum, lo ha annunciato con un messaggio: "Oggi concludo 21 anni di carriera e un sogno che mai avrei pensato potesse realizzarsi, tanto meno che sarebbe durato così a lungo. Grazie ai compagni di squadra, agli amici, alla famiglia, agli allenatori e ai tifosi che mi hanno accompagnato in questo viaggio"
- "Ci stavo pensando già da tempo. Volevo lasciare in questo modo, essendo ancora in buona salute. Ora ho altre priorità, la mia famiglia è in Uruguay e sono diventato papà da poco. Voglio riposare e godermi altre cose, volevo cercare di andarmene con una buona immagine in campo". Un estratto delle parole del difensore, che ha annunciato sui suoi profili social l'addio al calcio giocato.
- Pilastro dell'Atletico Madrid, con cui ha vinto 8 trofei in carriera, Godin ha giocato anche in Serie A. Nella stagione 2019/20 ha vestito la maglia dell'Inter, con la quale ha collezionato 36 presenze (con 2 gol e 1 assist), mentre nell'estate 2020 si è trasferito al Cagliari. Con i sardi ha giocato una stagione e mezzo ed è sceso in campo in 40 occasioni.
- "Non potrò mai ripagare il calcio per tutto quello che mi ha dato. Il calcio mi ha portato fuori da un contesto estremo di povertà, delinquenza, mi ha dato dignità e le condizioni per potermi prendere cura della mia famiglia, per pianificare il mio futuro, per essere un esempio molto positivo nella vita di tanti giovani atleti che ho avuto il privilegio di guidare". Questo un estratto delle parole rilasciate a Globoesporte da Ricardo Oliveira e con cui ha annunciato il ritiro dopo l'ultima avventura col Brasilia
- Brasiliano con 5 gol in 16 presenze con la Seleçao, fu acquistato dal Milan nel 2006 (dopo l'esperienze in patria e quelle in Liga con Valencia e Betis) per diventare l'erede di Shevchenko, ma la sua esperienza italiana fu un flop. Un grande inizio con il gol all'esordio, poi appena altre due reti (più 2 in Coppa Italia) nella sua unica annata in Serie A prima della cessione: riuscì, comunque, in quella stagione a mettere in bacheca la Champions
- "Oggi è un giorno triste per me, è il giorno in cui devo dire addio a quello a cui ho dedicato tutta la mia vita. Grazie per avermi fatto sentire a casa" - con queste parole (e con un video emozionale che ha ripercorso tutta la sua carriera) David Silva ha annunciato l'addio al calcio. Ex stella del Manchester City, è stato due volte campione d'Europa e una del mondo con la Spagna. Si ritira dopo il grave infortunio al ginocchio rimediato nel primi giorni di ritiro con la Real Sociedad
- Proprio col City gli anni dove ha incantato l'Europa: a Manchester ha vinto 14 titoli, tra cui quattro Premier, compresa la prima storica volta del City nell'era moderna del 2012. È stato titolare con la Spagna degli Europei vinti nel 2008 e 2012, mentre aveva collezionato pochi minuti nel Mondiale 2010 vinto in Sudafrica. La sua ultima squadra è stata la Real Sociedad.
- Lodi aveva espresso un desiderio: ritirarsi da giocatore del Catania. Ci è riuscito a 39 anni, tra l'altro al termine di una stagione trionfale, in cui è riuscito a riportare il club rossazzurro dalla Serie D alla Serie C dopo il fallimento
- Nonostante avesse diverse offerte a disposizione per continuare, ha preferito chiudere con il calcio giocato, per provare magari a proseguire con un ruolo da dirigente
- Lodi non poteva immaginare nel 2011 che il suo nome sarebbe stato per sempre legato alla storia del Catania: in quell'anno arriva alle pendici dell'Etna e indossa in totale la maglia rossazzurra per sette stagioni tra il 2011 e il 2023, diventando uno dei simboli del club in Serie A e uno degli idoli della tifoseria (oltre che capitano)
- Fantasista dotato di un sinistro letale, è stato un vero e proprio mago dei calci piazzati: in carriera ha giocato 620 partite tra Serie A, Serie B, Serie C e Serie D, segnando 152 gol
- Lodi arriva al Catania per la prima volta nel 2011, con la squadra in Serie A, dove resta fino al 2013, per poi passare al Genoa ma ritornare a Catania già nel mercato di gennaio. Dopo essere stato a Parma e Udine, torna con il Catania in Serie C nel 2017. Il quarto ritorno risale all'estate 2022, quando promette di riportare il Catania dalla Serie D alla Serie C: missione compiuta, prima del ritiro
- L'attaccante chiude una carriera caratterizzata da tanti gravi infortuni che non gli hanno mai permesso di esprimere tutto il suo potenziale. Pepito Rossi si ritira a 36 anni annunciandolo con un post su Instagram. In carriera ha giocato con: Villarreal, Fiorentina, Celta Vigo, Parma, Spal (con cui ha chiuso la passata stagione in Serie B), Levante, Manchester United, Newcastle, Genoa e Real Salt Lake City. Per lui anche 30 presenze e 7 gol con la Nazionale azzurra.
- Questa una parte del messaggio pubblicato su Instagram da Rossi nel quale annuncia la fine della sua carriera: "È stato un viaggio indimenticabile! Dal correre in giardino da bambino con un pallone tra i piedi e avere mio padre come allenatore, al giocare al più alto livello possibile, negli stadi più belli che il calcio può offrire e giocare con e contro i migliori giocatori e club del mondo... Sono eternamente grato di aver fatto parte di questo gioco. I miei sogni si sono avverati. La mia vita è compiuta"
- Il centrocampista polacco lascia il calcio con 109 presenze nella sua nazionale (solo Lewandowski ne ha totalizzate di più). Il centrocampista - tornato nel 2019 al Wisla Cracovia, che aveva lasciato nel 2007 - ha indossato anche le maglie di Borussia Dortmund, Fiorentina e Wolfsburg. L'esordio da professionista nel 2003 con il KS Czestochowa.
- Fine dell'avventura col calcio giocato e immediato nuovo inizio: il Leicester ha confermato che entrerà nello staff di Enzo Maresca come Assistant manager. Aveva chiuso col Southampton (giocando appena una volta nel 2022-23). Curiosamente, il Southampton è stata una delle retrocesse dalla Premier del campionato appena concluso proprio insieme al Leicester (e al Leeds).
- Con un messaggio e un video pubblicati sui suoi canali social, Cesc Fabregas ha dato l'addio al calcio giocato. Così ha scritto il classe 1987: "Dopo 20 anni di sacrifici, dedizione e gioia è tempo di dire grazie e arrivederci a questo bellissimo gioco. Ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato, la mia famiglia e anche i miei avversari, per avermi provato a battere e avermi reso più forte"
- Fabregas ha esordito in Premier con l'Arsenal nel 2004/05: con i Gunners ha vinto un Community Shield e una FA Cup
- Si trasferisce nel 2011 al Barcellona, squadra in cui era cresciuto prima di andare a Londra: vince una Liga, una Coppa del Re, due Supercoppe spagnole, un Mondiale per Club e una Supercoppa Europea. In Catalogna inizia a essere adoperato spesso come "falso nueve"
- Si trasferisce al Chelsea nel 2014: vince due Premier, una FA Cup e una Coppa di Lega. Dal gennaio 2019 fino al 2022 è in Francia al Monaco. Chiude la sua carriera senza vincere la Champions League
- Ma con la nazionale vince Europei del 2008, del 2012 e il Mondiale del 2010
- A sorpresa firma per il Como, in Serie B, nell'estate 2022. Con 17 presenze contribuisce alla salvezza della squadra e ora, come annunciato dal diretto interessato resterà nella società lombarda per iniziare la sua nuova avventura, quella da tecnico della Primavera
- L'addio con una conferenza stampa ad Accra, in Ghana, il Paese per cui è diventato una leggenda del calcio: "È una fase difficile nella carriera di qualsiasi calciatore, un momento che tutti temono. Ma quando la natura prende il sopravvento, una vocina inizia a risuonare nelle orecchie e ti dice che è ora. Questa voce l'ho sentita molto bene, e ho ceduto.
- Leggenda in Patria, anche se il suo nome resterà per sempre legato all'errore dal dischetto al Mondiale 2010 contro l'Uruguay. Quarti di finale, sull'1-1 viene fischiato un rigore a favore del Ghana al minuto 122, dopo che Suarez aveva salvato con la mano un gol fatto. Se ne incarica Gyan, che sbaglia: si va ai rigori e il Ghana esce dal Mondiale
- Capocannoniere della storia del sua nazionale, in Italia ha vestito le maglie del Modena (in B) e dell'Udinese, tra il 2003 e il 2008. Con i bianconeri, 11 gol in 40 partite
- Marek Hamsik, per anni giocatore-simbolo del Napoli e recordman di presenze con la nazionale della Slovacchia, ha annunciato il ritiro al termine dell'ultima stagione, disputata nel campionato turco con la maglia del Trabzonspor
- "Non è stata una decisione facile, ma è così - ha spiegato il 35enne nel corso di una conferenza stampa -. La mia è stata un'avventura meravigliosa". Poi sui social aggiunge: "Diventare calciatore è sempre stato il mio sogno, grazie alla famiglia, agli amici e ai club per cui ho giocato"
- Celebre anche per i suoi capelli a cresta, Hamsik ha giocato 520 partite ufficiali (121 le reti) con la maglia del Napoli, dove è stato dal 2007 al 2019. Nel 2021 al Trabzonspor: nel 2022-23 è stato uno dei principali artefici della vittoria in campionato che nel club macava da 38 anni
- Ha annunciato l'addio al calcio giocato, ricevendo una targa dai tifosi, in una serata speciale: entrato durante Genoa-Bari, ha segnato all'ultimo minuto di recupero, regalando alla sua squadra il gol vittoria del definitivo 4-3
- Il capitano rossoblù tra l'altro ha segnato proprio nella stessa porta dove aveva sbagliato il rigore contro la Sampdoria nell'aprile 2022, stagione culminata con la retrocessione del Genoa
- Criscito lascia il calcio giocato, ma resterà nello staff del Genoa: allenerà nel settore giovanile
- Nel gennaio 2023 Criscito aveva lasciato il Toronto FC per fare ritorno al Genoa per la quinta volta in carriera, questa volta in Serie B, con lo scopo di riportare la squadra che ama in Serie A: missione compiuta
- Arrivato in Liguria nel 2002, il difensore ha debuttato tra i professionisti proprio con la maglia rossoblù, il 7 giugno 2003 contro il Cosenza, a soli 16 anni
- Per lui in totale 291 presenze con il Genoa, sesto giocatore all-time
- Nella carriera di Criscito sono stati molto importanti gli anni in Russia, precisamente allo Zenit San Pietroburgo, club dove ha giocato dal 2011 al 2018 (nella foto è insieme all'attaccante brasiliano Hulk)
- Con la maglia dello Zenit ha vinto due campionati russi, una Coppa di Russia e due Supercoppe russe
- Criscito ha collezionato 26 presenze con la Nazionale azzurra, prendendo parte anche al Mondiale 2010 in Sudafrica, dove l'Italia si presentò da campione in carica
- L'ex portiere della Rom e dell'Ajax, club con cui ha chiuso la carriera, ha salutato i suoi tifosi nel match casalingo contro l'Utrecht, il 21 maggio 2023, dopo una stagione senza essere mai sceso in campo
- Stekelenburg ha difeso 55 volte la porta della Roma. L'olandese ha giocato dal 2011 al 2013 con la maglia giallorossa, prima di passare al Fulham. In carriera ha vestito le maglie anche di Monaco, Southampton ed Everton
- E ovviamente anche della nazionale olandese, con cui è stato vicecampione del mondo a Sudafrica (sconfitta in finale con la Spagna). Con gli Oranje 63 presenze. Era lui il portiere trafitto da Iniesta nella finalissima del 2010
- Fernando Llorente, ex Juve e Napoli, ha annunciato il suo ritiro dal mondo del calcio con un video su Instagram: "Da quando ero piccolo sognavo di diventare un calciatore. È stato un viaggio lungo, ma che grazie al sacrificio, all’umiltà e alla passione mi ha permesso di continuare a giocare in grandissime squadre, nelle quali ho sempre cercato di dare il meglio di me. Vorrei ringraziare tutti per le opportunità donatemi e per l’affetto dei tifosi che sempre mi hanno sostenuto in tutti questi anni"
- Ha trascorso le ultime quattro stagioni in Australia e lì, con il Western United, ha terminato la sua carriera: sabato 29 aprile Alino Diamanti ha giocato la sua ultima partita ufficiale
- 40 anni il 2 maggio, il trequartista ha annunciato il suo ritiro con un lungo e commovente messaggio pubblicato sui social: "Dopo 23 anni sarà la mia ultima partita. [...] Sarò semplice, sono un UOMO FELICE"
- "Ho sempre cercato di essere un calciatore della gente, per la gente - prosegue la lettera di Diamanti -. Non sono stato un giocatore da 100 trofei, ma sono stato un giocatore che si è sentito amato. L'amore che voi tifosi mi avete costantemente dato è stata ed è la mia più grande vittoria. Adesso sono pronto ad affrontare altre sfide, con gli stessi valori e con le stesse certezze che mi hanno accompagnato fin dal primo momento che ho preso in mano il pallone"
- Sinistro magico, dopo aver giocato a lungo nelle serie minori Diamanti è arrivato in Serie A nel 2007 con il Livorno e ha poi giocato anche con Brescia, Bologna, Fiorentina, Atalanta e Palermo. Due avventure in Premier League, al West Ham nel 2009 e al Watford a gennaio 2015, mentre nel 2014 la parentesi in Cina, al Guanghzou. L'ultima avventura in Australia, dal 2019
- Protagonista anche con la Nazionale italiana, in azzurro ha totalizzato 17 presenze con 1 gol: a segno anche ai rigori nei quarti di Euro 2012 contro l'Inghilterra
- Joaquin dà l'addio al calcio giocato chiudendo con la maglia del suo grande amore, il Betis Siviglia. Ad annunciarlo è stato lo stesso club andaluso che saluta così il suo capitano. Con i biancoverdi Joaquin ha giocato dal 2000 al 2006 e poi dal 2015 fino al ritiro.
- Leggenda del calcio spagnolo, Joaquin ha vestito anche le maglie del Valencia (2006-2011), del Malaga (2011-2013) e quella della Fiorentina, unica esperienza all'estero dell'esterno d'attacco (2013-2015) prima del ritorno nel suo club del cuore ovvero il Betis
- Lo farà a dicembre, quando avrà 42 anni (da luglio) e dirà basta al calcio giocato prima di tornare al Vasco da Gama da dirigente. Lo ha annunciato su Instagram l'attaccante brasiliano, vecchia conoscenza del calcio europeo
- Emerso in Spagna a inizio Duemila, Nené è stato l'ultimo bomber del Psg non comprato dalla proprietà qatariota: fu capocannoniere della Ligue 1 2011/12 con 21 gol a pari merito con Olivier Giroud, all'epoca campione di Francia col Montpellier
- Anche Sime Vrsaljko ha deciso di dire basta. Il croato, che in Italia ha giocato con Inter, Sassuolo e Genoa, si ritira a 31 anni a causa dei troppi infortuni che hanno condizionato il suo rendimento negli ultimi anni. La sua ultima squadra è stata l'Olympiacos
- La sua ultima squadra è stata il Vissel Kobe in Giappone, la stessa di Iniesta, compagno di mille battaglie al Barcellona. Lo stesso Barcellona di cui sembrava dovesse diventare una stella dopo essere stato il giocatore più giovane di sempre a esordire in Champions, a scendere in campo da titolare e a segnare in Liga con la maglia blaugrana
- Da questi record di precocità era nata l'etichetta di "Nuovo Messi". Ora, a 32 anni, si ritira senza aver mantenuto quelle altissime aspettative
- Miglior bomber di tutti i tempi nella storia della Masia, la cantera del Barcellona, molti tifosi dell'Inter lo ricorderanno con spavento per un gol fallito di testa e una rete annullata nei minuti di recupero della semifinale di ritorno di Champions nel 2010
- Dal 2011 iniziò una serie di trasferimenti, partendo proprio dall'Italia e diventando il primo attaccante spagnolo a segnare in quattro campionati diversi
- Gioca per un anno in giallorosso, nel 2011/2012, collezionando 37 presenze e 7 reti
- L'anno dopo, in prestito ai rossoneri, ancora peggio con 18 gettoni e 3 gol. Poi Ajax, Stoke, Mainz, Alaves, Montreal e Giappone
- Con molto coraggio è stato uno dei primi a parlare dell'importanza della salute mentale per i calciatori, confessando qualche tempo fa di aver sofferto di attacchi di panico prima delle partite e di non essere mai stato ascoltato
- Si chiude, a trentaquattro anni, la carriera di Mesut Ozil. Il campione tedesco, che nell'ultima stagione ha vestito la maglia del Basaksehir, ha infatti annunciato, attraverso i propri profili social, il ritiro immediato dal calcio giocato. Ha giocato con Schalke, Werder Brema, Real Madrid, Arsenal e Fenerbahçe. Campione del mondo con la Germania a Brasile 2014
- A 39 l’attaccante togolese chiude la sua carriera da calciatore e l’annuncia su Instagram: “La mia carriera di atleta professionista è stata un viaggio incredibile. Mi sento così grato per tutto e sono emozionato per quello che verrà”. Adebayor ha esordito in Ligue 1 con il Monaco, vanta 242 presenze in Premier e 97 gol, 62 con la maglia dell’Arsenal. Ha giocato anche con il Manchester City di Mancini e il Real Madrid di Mourinho. Nel 2006 ha portato il Togo alla storica qualficazione ai Mondiali di Germania
- Il centrocampista del Gremio ha annunciato il suo immediato ritiro a causa di problemi cardiaci: "Lo faccio nella squadra in cui avrei voluto, ma non nel modo in cui avrei voluto", ha annunciato in lacrime in conferenza stampa
- Leiva sia a parole che in un toccante post social ha ripercorso la sua carriera, ha ringraziato le squadre in cui ha giocato, i tifosi, i mister, i compagni, la famiglia e tutti coloro che lo hanno supportato nel suo percorso. Era tornato nel 2022 nel club che lo aveva lanciato nel 2005, ad appena 18 anni
- La sua ultima squadra europea è stata la Lazio, in cui ha militato per 5 anni, totalizzando 198 presenze e 4 gol tra tutte le competizioni. Titolarissimo nella gestione di Simone Inzaghi, con cui ha vinto 1 Coppa Italia e 2 Supercoppe Italiane, al termine della scorsa stagione ha deciso di lasciare i biancocelesti per fare ritorno in patria e al Gremio: "Era il mio ultimo, grande, sogno"
- Sta giocando nell'Estudiantes, club con cui ha vinto un campionato argentino e una Coppa Libertadores, ma questa sarà la sua ultima stagione con i guantoni addosso: "Quest'anno, anche se mi sento bene, per me sarà l'ultimo. Spero che le cose vadano bene, penso sia giusto finire bene e questo è un buon anno per farlo".
- In futuro, ambizioni da tecnico: "Studierò per diventarlo, so l'italiano e lo spagnolo e sto imparando anche l'inglese"
- In Italia con Catania, Napoli e Palermo
- Lo ricordate? Era l'estate del 2011 quando Antonio Conte lo metteva tra i suoi desideri di mercato, per provare a far volare la Juve sulle ali. L'olandese fu un flop: 4 presenze in campionato e l'addio a fine anno, cucendosi comunque lo scudetto sul petto
- Oggi, a 36 anni appena compiuti, ha dato l'addio al calcio giocato per dedicarsi alla musica. Anche se...
- Anche se, in realtà... erano già diversi mesi che non tirava un calcio a un pallone, complice un grave infortunio al ginocchio che l'ha fermato nell'ultima tappa della sua carriera, in Olanda, all'ADO Den Haag.
- "Nella mia testa mi sono fermato già da qualche anno", ha raccontato in un'intervista. "Non mi sono per niente divertito nelle ultime stagioni, non ho avuto neanche un momento felice all'Utrecht" (la sua penultima squadra, prima di restare svincolato e firmare con l'ADO Den Haag)
- La sua seconda carriera è già ben avviata. Con il nome d'arte di "Elia" ha infatti già pubblicato un disco hip-hop, "Molenwijk", dedicato al quartiere de L'Aja in cui è cresciuto.
- In un canzone canta anche di come una volta attraversasse le vie del quartiere con il tram numero 10, mentre ora lo fa guidando una Bentley
- È diventato famoso nel mondo del calcio con il soprannome di 'El Cebolla'. Ora il centrocampista uruguaiano ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo. A darne annuncio è stato il Peñarol
- "L'esempio di 'giocatore tifoso' - ha scritto la società su Instagram -. Cristian Rodriguez, ex capitano del Peñarol e pluricampione in Uruguay e all'estero, chiude la sua carriera professionale"
- Di origini piemontesi - ha anche la cittadinanza italiana - ha anche giocato in Serie A nella seconda parte della stagione 2014/15, al Parma
- Miranda chiude la sua carriera al San Paolo, club dove è ritornato 10 anni dopo la prima esperienza tra il 2006 e il 2011. Aveva promesso di riportare il titolo al San Paolo, ci è riuscito nel 2021
- In carriera ha vinto i suoi trofei più importanti con l'Atletico
- Con la Nazionale brasiliana ha vinto la Confederations Cup nel 2009 e la Coppa America nel 2019
- In carriera Miranda ha giocato anche con l'Inter, dal 2015 al 2019, collezionando 121 presenze e 1 gol
- "Ritirarmi è la decisione più difficile della mia carriera. Sono onorato di aver potuto avere un ruolo nella storia del Galles. Grazie a ognuno di voi tifosi per essere stati in questo viaggio con me". Con questa lunga lettera il gallese ha annunciato l'addio al calcio
- La sua carriera si è chiusa col titolo di Mls vinto con i Los Angeles. Prima 19 titoli col Real Madrid (tra cui 5 Champions) più la Coppa di Lega inglese nella sua esperienza al Tottenham, quella che l'ha reso noto nel mondo e gli è valsa la nomina di Mr. 100 milioni