Caso Denis Bergamini, oggi la sentenza. Le news

live cosenza

da Cosenza Silvia Vallini e Bruno Palermo

La Corte d’Assise di Cosenza emette in giornata la sentenza nel processo per la morte di Denis Bergamini, vicenda giudiziaria che va avanti da oltre 30 anni. Concluse le repliche di difesa, accusa e parti civili, la giuria è riunita in Camera di Consiglio. Per Isabella Internò la Procura ha chiesto 23 anni di reclusione, la difesa l’assoluzione. Collegamenti in diretta su Sky Sport 24

LIVE

Anselmo, avv. famiglia Bergamini: "Con alcune tesi di è andati oltre"

"La difesa più che su atti di causa si è basata su tesi complottistiche francamente anche infamanti nei confronti della famiglia Bergamini. Secondo me si è andati oltre il limite". Sono le parole di Fabio Anselmo, avvocato della famiglia di Denis Bergamini, a Sky Sport 24

"Ora sappiamo per certo che si trattò di omicidio"

"Se questo potrà servire alla Corte a ritenere sussistenti le responsabilità che le sono addebitate dalla Procura di Castrovillari - ha aggiunto l'avvocato Anselmo - questo non lo sappiamo. Per certo sappiamo che la morte di Denis Bergamini, avvenuta il 18 novembre del 1989 è una morte per omicidio. Ed è un falso suicidio"

"Siamo arrivati a un traguardo importante"

"Siamo arrivati fino a questo punto e ovviamente è un traguardo importante perché ci dice con certezza, indipendentemente da quello che sarà l'esito del processo che Denis Bergamini è stato ucciso e che il suicidio è una colossale bugia dell'imputata", ha aggiunto l'avvocato Anselmo.

Donata Bergamini, sorella di Denis: "Enorme la vicinanza dei tifosi e della gente"

"Abbiamo sentito la presenza di tutti, dei tifosi del Cosenza e della curva. Bellissima la vicinanza da tutta Italia", sono le parole a Sport 24 di Donata Bergamini, sorella di Denis

"Sempre creduto nel lavoro degli inquirenti"

"Dal 2017 la Procura di Castrovillari ha lavorato bene. Mi sento onorata di aver avuto al mio fianco queste persone che hanno cercato la verità con noi. Sempre creduto nel lavoro degli in quirenti", ha aggiunto Donatella Bergamini a Sky

La solidarietà degli ex compagni di Bergamini

Subito dopo che la Corte di è ritirata in camera di Consiglio i compagni di squadra di Denis Bergamini, insieme ad un gruppo di tifosi del Cosenza hanno alzato lo striscione “Verità per Denis” davanti al Tribunale. Tra loro Padovano, Simoni, Urban, Napolitano

L'attesa fuori dal tribunale

L'attesa fuori dal tribunale

Inizia la Camera di Consiglio


La dichiarazione spontanea di Isabella Internò

Terminata la replica della difesa, chiede di parlare Isabella Internò: "Io sono innocente, non ho commesso nulla lo giuro davanti a Dio, Dio e unico testimone e purtroppo non posso averlo al mio fianco".

Inizia la replica della difesa

Parla l'avvocato Rossana Cribari, difensore di Internò: "Se si dice che è stato ammazzato, dovete dire come, cosa ha fatto A, B e C, come è stato messo sul manto stradale e come possibile che nessuno abbia visto. Dovevano essere almeno in due o in tre. Non ci sto dormendo la notte perché non capisco come potete basare il vostro convincimento su una prova scientifica che non dà certezza"

La conclusione della replica della parte civile

"Credo che al di là di ogni ragionevole dubbio, sono 20 anni che faccio corte d'Assise in giro per l'Italia - conclude Anselmo -, mai sentito un avvocato rivolgersi ai giudici dicendo: quando sarà finito il processo, ci vedremo. Non ho capito il senso di questo riferimento che a me suona proprio male. Se II è colpevole o innocente lo decidete voi, no il popolo, il tifo, gli affetti, ma quello che sappiamo è che Denis Bergamini è stato ucciso"

La questione droga

Si è parlato della questione della droga e del fatto che anche Domizio Bergamini indagò. Anselmo: "Capite la forza e la dignità di questa famiglia? Domizio Bergamini partì da Argenta e venne qui per assicurarsi di una diceria che gli era stata riferita e che si è rivelata infondata"

Caso Aldrovandi

"A un certo punto fu citato un consulente come massima autorità, il professor Tieri - prosegue l'avvocato Anselmo -, sono andato da lui, era mio consulente ed è stato preso in considerazione senza nessun problema, tutto alla luce del sole e quella sentenza ha fatto epoca. Nessuno ha gridato allo scandalo"

Inizia la replica della parte civile

Fabio Anselmo, avvocato famiglia Bergamini. "Sono indignato per tutte le accuse di complotto". Si è detto che la famiglia ha voluto il processo per ragioni economiche. "L'assicurazione cui ha fatto riferimento, avvocato Pugliese, è scaduta. La famiglia non l'ha riattivata"

Termina replica della Procura


Questione dna sotto le unghie di Denis

"Nell'89 Avato non lo cercò perché rispondeva al quesito di incidente stradale - conclude Primicerio -. Nel 2015 non fu cercato semplicemente perché il corpo non era ancora stato riesumato. Nel 2017 non è stato cercato, perché il professor Testi ha dichiarato: "pensare di trovare del DNA sotto le unghie di un corpo che per 27 anni è stato in una bara di zinco è fantascienza. Infine la ricerca di DNA sotto la cassa orologio di Bergamini era già stata fatta dai Ris nel 2013 e fu trovato del DNA di Denis Bergamini"

Questione retromarcia posta dall'avvocato Pugliese

"Non ha nessuna rilevanza - prosegue il pm -. Nel 2017 è stato detto che Bergamini è stato soffocato in mano di terzi, era in limine vitae o già morto con alta probabilità prima di essere messo sull'asfalto supino".

La telefonata ricevuta da Bergamini in stanza

"Il pm ha già depositato memoria in cui sono rappresentati gli argomenti per i quali la telefonata nella stanza di Bergamini e realmente avvenuta - sostiene il pm Primicerio -. Padovano ha dichiarato che la telefonata è giunta tra le 15 e le 15.30. Molti testimoni hanno riscontrato che la sera stessa Padovano ha riferito ai compagni di quella telefonata. Inoltre Donata Bergamini arrivata a Cosenza ha riferito che Padovano le aveva parlato di quella telefonata. E non emergono elementi di confutazione nemmeno dai receptionist in turno quel giorno. 

"La Procura si è basata solo sui fatti"

"Si è parlato della glicoforina che non piace - prosegue D'Alessio -, ci siamo interrogati, abbiamo discusso a lungo della validità, prendendo in considerazione sentenze della Cassazione. Non è questione di tecnicismi da scienziati, abbiamo trovato una sentenza del 2018 della Cassazione che dice: la glicoforina è attendibile. Salvo che non proviamo - non suggestioniamo, proviamo - la glicoforina è attendibile"

La replica del Procuratore Capo di Castrovillari

Il Procuratore Capo di Castrovillari,  D'Alessio: "Siamo stati molto in dubbio se replicare o meno. La requisitoria del pm cominciava con la necessità di mantenere tutti toni bassi pur in un processo aspro, drammatico per certi versi. Respingiamo fortemente qualunque tipo di allusione su comportamenti per legge meno che corretti. Soprattutto in processi così delicati, con giuria popolare che è espressione del popolo italiano, dobbiamo evitare suggestioni che possono portarsi dietro dietrologie. La Procura si è basata su fatti, prove, conclusioni.Le suggestioni, le congetture non hanno alcun fondamento. Rivendichiamo fortemente un'azione tesa a fornirvi una prospettica di sentenza. Si è parlato anche di un risarcimento economico che avrebbe condizionato non solo la parte civile, ma anche, sulla base di ciò che non ha traccia e se traccia c'è vi invito a produrla, la Procura"