Leeds, Bielsa rimandato in inglese: l'intervista col traduttore è tutta da ridere. IL VIDEO

Calcio

Ancora inesperto con la lingua, "el Loco" Bielsa si serve di un traduttore per affrontare la stampa inglese. Il risultato è una fusione anglo-spagnola con botta e risposta da due minuti per ogni domanda e dichiarazione stringatissima. Una scena comica, quasi da film

L'ALTRA PAZZIA DEL LOCO: GIOCATORI-SPAZZINI

Alla prima intervista di presentazione l’aveva già detto: “Scusate, niente inglese, ma… I will improve”. Imparerò. A masticare la lingua come mastica il calcio ormai dal 1980. La nuova avventura del “Loco” Marcelo Bielsa è in Inghilterra, in Championship, sulla panchina di una gloriosa squadra come il Leeds United. L’impatto? Positivo, nonostante dei macroscopici problemi di lingua che però non hanno inciso sulla prima partita dell’anno. Lui come sempre seduto su una borsa frigo osservando il gioco, i suoi calciatori in campo a battere 3-1 uno Stoke che fino a qualche mese fa era in Premier League. Il “dramma” è però arrivato poco dopo il fischio finale, quando, accompagnato dal suo traduttore, Bielsa si è dovuto presentare davanti ai microfoni della stampa britannica, nell’imbarazzo generale.

La dinamica dell’intervista

Accanto a lui c’era Salim Lamrani, come si evince dalla “SL” cucita sulla divisa del club. Chi è? Nessuna figura legata al calcio. Bensì il suo traduttore, in realtà anche e soprattutto un docente e scrittore francese, che tiene corsi in due università, e che scrive principalmente su Cuba e sui suoi rapporti con gli Stati Uniti d’America. Poi, ecco il nuovo incarico come seconda voce di Marcelo Bielsa, anche se il video dell’intervista è un risultato piuttosto grottesco di fusione anglo-spagnola del Loco. La dinamica è molto complessa nella sua semplicità: il giornalista pone la domanda all’allenatore del Leeds. Lamrani gliela traduce in spagnolo e lo stesso Bielsa risponde al suo traduttore nella propria lingua. Poi la nuova traduzione all’inglese bisbigliata all’orecchio per un Bielsa che, con grande signorilità, ci tiene a rispondere solo e soltanto in inglese. E pazienza se nel mezzo è passato qualche minuto e la dichiarazione finale è stringatissima. "Le nostre azioni offensive sono state molto buone in alcuni momenti”. “Ci manca ancora un po’ di esperienza”. “Dobbiamo ancora migliorare molto”. “Non abbiamo mosso la palla così come volevamo”. Insomma, concetti semplici - ovvio - ma anche evidentemente molto efficaci in campo, vista la prima vittoria conquistata in Championship.