Un diciottenne è rimasto allo stadio a soffrire (letteralmente!) insieme alla sua squadra, nonostante una caviglia rotta durante i festeggiamenti: "Sono più interessato al ritorno in Premier che alla mia salute"
Un gol che vale tantissimo, e ha quasi il profumo della Premier League. Il marcatore è Jack Harrison, lo stadio è Elland Road, in panchina c'è il "Loco" Bielsa e tutto il mondo del Leeds festeggia la vittoria sullo Sheffield Wednesday che vale il +3 sul terzo posto, e di vantaggio per il ritorno tra le grandi d'Inghilterra che manca dal lontano 2004. Una gioia incontenibile che non ha risparmiato neanche Matt Richardson. Di chi si tratta? Di un diciottenne come tanti, seduto sulle tribune e che non ha saputo mantenere la calma alla rete che, poi, ha deciso la partita. "Al gol ho fatto un salto, sono corso lungo le scale (per avvicinarmi al campo, ndr), ho perso l'equilibrio e sono caduto - racconta lui sulle pagine dello Yorkshire Evening Post.
Risultato? Una caviglia rotta, niente di lieve insomma; ma che al giovane e coraggioso Matt non ha impedito di restare sugli spalti a seguire l'ultima mezz'ora insieme alla squadra: "La mia priorità era continuare a guardare la partita - ha proseguito lui -, ho chiamato i paramedici, ma gli ho detto molto chiaramente che sarei rimasto. Ero più interessato al fatto che il Leeds possa andare in Premier piuttosto che alla mia caviglia". Da vero tifoso, a soffrire (letteralmente!) insieme alla squadra. E forse dalle parti di Elland Road hanno trovato qualcuno più pazzo anche del "Loco"…