Ancelotti: ''Sto male, ma possiamo mettere le cose a posto''

Calcio
Carlo Ancelotti scuote la testa, il suo Milan non va
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Il tecnico rossonero dopo il ko di Marassi non nasconde la sua amarezza per il brutto avvio di stagione. Galliani scioglie ogni dubbio sulle voci di un possibile esonero: ''Carletto resta il nostro allenatore, ma non posso ripetervelo ogni volta''

Ancelotti non molla - "Sto male perchè la classifica è davvero brutta, ma siamo ancora in tempo per mettere le cose a  posto e sono certo che ci riusciremo". Carlo Ancelotti ha il viso scuro, ma ai microfoni di SKY Sport mostra fiducia dopo la sconfitta di Marassi con il Genoa, che lascia il Milan a zero punti dopo due giornate di campionato.

Due partite - Secondo il tecnico rossonero, oggi si sono viste "due partite: un primo tempo sofferto con poche idee; una ripresa in cui abbiamo spinto con più convinzione. La condizione al  momento non è brillante, c'è stato poco tempo per lavorare tutti insieme. Abbiamo più problemi di assemblaggio di altre squadre: dal 16 luglio ho avuto questa rosa a disposizione solo per quattro giorni, troppo poco".

Tanto lavoro - Ancelotti chiede tempo per ricostruire il gioco: "In questo periodo, anche se ci sono partite da disputare, lavoreremo ancora e penso che i problemi potremo risolverli. Problemi con la società? No, assolutamente nessuno, voci ne sono saltate fuori altre volte in questi anni. Io vedo un club che mi sta vicino e mi tranquillizza. Naturalmente sono dispiaciuto, ma vado avanti a lavorare. Il resto non mi interessa. Sussurri dell'ambiente milanista? Non mi risultano. Se voi ne sapete più di me, potreste dirmelo".

Carletto non si tocca - Rimane o non rimane? A chiarire la posizione di Carlo Ancelotti ci pensa Adriano Galliani: "Se Carlo rimane? Assolutamente sì - dice il vicepresidente rossonero – ma non posso ripeterlo tutte le volte. Ancelotti rimane sulla panchina del Milan. Che qualcuno scriva il contrario, noi non lo cambiamo". Ma come si esce da questa situazione? "Bisogna lavorare, lavorare se le Nazionali ce lo consentiranno. Fino ad oggi infatti il nostro campionato non è iniziato, basta fare il conto di quanti giorni abbiamo avuto i nazionali fuori. E non è una scusante".