La promessa di Baptista: ''Dimostrerò quello che sono''

Calcio
Julio Baptista nel giorno del suo arrivo a Roma
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Il brasiliano ha parlato ai microfoni di Sky chiedendo fiducia ai tifosi: "Adesso devo recuperare con tranquillità dall'infortunio". L'intervista esclusiva in onda nella rubrica 'Guarda che Lupa'

"A poco a poco dimostrerò quello che sono". E' la promessa di Julio Baptista ai tifosi della Roma, intervistato da Sky per "Guarda che Lupa", la rubrica dedicata ai giallorossi in onda ogni lunedì alle 18.30.

A Roma hai trovato tanti giocatori brasiliani...
"Qui alla Roma hanno giocato tanti brasiliani come Falcao, Aldair, Renato e credo che questo sia per la Roma un aspetto importante. Spero ci sia anche un seguito e che i brasiliani possano dare altri successi alla società. Noi brasiliani stiamo bene qui, abbiamo tante affinita' anche fuori dal campo, però quando si tratta di lavoro ognuno deve dare il suo, sappiamo che siamo tutti forti e il fatto di essere tutti insieme ci aiuta molto".

- ... e un giocatore su tutti, Francesco Totti
"Ho giocato con tanti giocatori bravi e sono molto orgoglioso di questo. Sono contento di essere qui e di giocare con Totti, per me è un grande onore".

- Sei un attaccante completo: in quanti ruoli può giocare Julio Baptista?
"Ho parlato con Spalletti e mi ha detto che posso ricoprire due o tre ruoli che saranno molto importanti per la squadra e comunque sarò molto vicino all'area avversaria, sia a destra che a sinistra, dipende dalle necessità della squadra".

- Hai giocato due anni nel Siviglia da centravanti e sei stato capocannoniere. Perché poi non è stato più così?
"Non ho giocato da centravanti, la parola corretta è seconda punta. In questo ruolo ho giocato sia a destra che a sinistra e poi come trequartista. Al Siviglia giocavamo con due uomini di fascia, con il mio modo di giocare ho fatto tanti gol proprio perché hanno sfruttato tantissimo le mie caratteristiche".

- Al Real Madrid hai avuto delle difficoltà...
"Al Real Madrid non sono riusciti a capire le mie qualità, c'erano tantissimi giocatori molto bravi ed io non sono stato in grado di dare il meglio. E' stato complicato".

- Perché ti hanno dato questo soprannome: "La Bestia"?
"Quando giocavo in Spagna, in poche partite ho fatto vedere quanto ero forte perché entravo deciso, la mia forza fisica si è notata nel modo in cui giocavo, per come difendevo e così mi hanno dato questo soprannome per identificare la mia forza fisica".

- E' più serio Schuster o Spalletti?
"Entrambi sono molto seri e ognuno ha il suo modo di lavorare. Spalletti è un allenatore a cui piace molto migliorare, parlare con i giocatori. E' una persona a cui interessa che i giocatori siano aiutati".

- Un messaggio ai tifosi della Roma
"Spero che i tifosi della Roma possano vedere il miglior Baptista e spero di avere grande tranquillità per recuperare dall'infortunio, è una cosa fondamentale per un giocatore. E a poco a poco dimostrerò quello che sono".