C'era una volta e c'è ancora il "12° uomo", ma non per tutti, non per l'Inter. E tutti si chiedono il perché. L'ultima beffa è quella di sentirsi in trasferta al Meazza: ai tifosi avversari viene dedicato l'intero primo anello blu, 10.000 persone...
C'era una volta il dodicesimo uomo in campo, il pubblico. C'era una volta e c'è ancora, il fattore campo, ma non per tutti, non per l'Inter. E' tutti si chiedono il perchè senza avere risposte precise, nonostante il fenomeno non sia più una novità.
Già una volta Mourinho ha lanciato un appello ai tifosi per riempire lo stadio. In questa prima parte di campionato l'Inter è seconda come numero di spettatori con una media di poco inferiore a 50.000 presenze a partita, dietro al Milan con 66.000. E' vero che i rossoneri hanno giocato il derby in casa, ma non basta a spiegare il divario. Un raffronto non sembra azzardato, anche perchè lo stadio è lo stesso e le ambizioni delle due squadre pure. E i prezzi dei biglietti? Il posto più popolare nel S.Siro rossonero costa 11 euro, in quello nerazzurro 21, quasi il doppio. E negli altri settori si va da un 20 a un 50% di differenza. Senza parlare delle tessere.
L'ultima beffa per gli interisti è quella di sentirsi in trasferta al Meazza, visto che agli ospiti, quelli veri, viene dedicato l'intero primo anello blu, 10.000 persone vicinissime al campo. Il Milan per esempio confina i tifosi avversari in una parte del terzo anello.
In compenso i tifosi nerazzurri quest'anno hanno superato Milan e Juventus negli abbonamenti a Sky. Ma Mourinho li ha sfrattati dalla Pinetina. La chiamavano Beneamata, perchè il suo pubblico era un po' bauscia, ma sempre presente, nonostante le sconfitte. Ora l'Inter è sempre più sola e vincente, ma riscopre il bisogno di sentire vicina la sua gente.