I cinque gol all'Udinese sono un chiaro sintomo di ottima salute del reparto offensivo, ma le buone notizie per Ancelotti non superano la linea della difesa. Con Bonera operato, il rebus Senderos e Maldini acciaccato, l'assenza di Nesta pesa ancora di più
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Si chiude l'anno, si apre il mercato, è tempo di check-up. I 5 gol all'Udinese sono un chiaro sintomo di ottima salute dell'attacco del Milan. La società ringrazia, il Brasile rossonero funziona. Per spettacolo, per la classifica, e per le tasche. A centrocampo c'è qualche problemino in più, a causa dell'infortunio di Gattuso; un giocatore-'cerotto' ci vuole, anche se da Pirlo arrivano buoni segnali verso il ritrovamento della forma, e non è poco. Le buone notizie però finiscono qui, non passano la linea della difesa.
Con Bonera operato, il rebus Senderos e Maldini che gioca nonostante le ginocchia usurate, il problema Nesta diventa un grosso problema. Ancelotti lo considera il difensore più forte del mondo, ma quest'anno non l'ha avuto a disposizione neanche per un secondo. L'unica apparizione di Nesta è stata a Tirana, in amichevole: quarantacinque minuti di speranza, poi il nulla. Una panchina in Milan-Sampdoria, poi la decisione del giocatore di andare a Miami, dove già l'anno scorso aveva curato la spalla. Monitorato dal Milan, che gli ha mandato direttamente da Milanello un fisioterapista, Bill Tillson, per seguirlo costantemente. Il soggiorno si è anche prolungato, perchè Nesta, questa è la notizia, non rientrerà nè per Natale nè per il ritiro di Dubai.
Il difensore, che in questi giorni sta svolgendo soprattutto fisioterapia e lavoro atletico per rinforzare la muscolatura della schiena ma ha anche iniziato a correre, è ottimista: l'obiettivo è quello di rientrare a metà gennaio a Milanello già pronto per allenarsi con la squadra. Una speranza, più che una prospettiva, visto che anche al Milan, per ora, sul recupero di Nesta nessuno si sbilancia.
Si chiude l'anno, si apre il mercato, è tempo di check-up. I 5 gol all'Udinese sono un chiaro sintomo di ottima salute dell'attacco del Milan. La società ringrazia, il Brasile rossonero funziona. Per spettacolo, per la classifica, e per le tasche. A centrocampo c'è qualche problemino in più, a causa dell'infortunio di Gattuso; un giocatore-'cerotto' ci vuole, anche se da Pirlo arrivano buoni segnali verso il ritrovamento della forma, e non è poco. Le buone notizie però finiscono qui, non passano la linea della difesa.
Con Bonera operato, il rebus Senderos e Maldini che gioca nonostante le ginocchia usurate, il problema Nesta diventa un grosso problema. Ancelotti lo considera il difensore più forte del mondo, ma quest'anno non l'ha avuto a disposizione neanche per un secondo. L'unica apparizione di Nesta è stata a Tirana, in amichevole: quarantacinque minuti di speranza, poi il nulla. Una panchina in Milan-Sampdoria, poi la decisione del giocatore di andare a Miami, dove già l'anno scorso aveva curato la spalla. Monitorato dal Milan, che gli ha mandato direttamente da Milanello un fisioterapista, Bill Tillson, per seguirlo costantemente. Il soggiorno si è anche prolungato, perchè Nesta, questa è la notizia, non rientrerà nè per Natale nè per il ritiro di Dubai.
Il difensore, che in questi giorni sta svolgendo soprattutto fisioterapia e lavoro atletico per rinforzare la muscolatura della schiena ma ha anche iniziato a correre, è ottimista: l'obiettivo è quello di rientrare a metà gennaio a Milanello già pronto per allenarsi con la squadra. Una speranza, più che una prospettiva, visto che anche al Milan, per ora, sul recupero di Nesta nessuno si sbilancia.