Italia-Brasile senza novità, Lippi: "Amauri? Non è italiano"

Calcio
Marcello Lippi puntualizza: niente stravolgimenti e un'eventuale convocazione di Amauri solo quando sarà italiano
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A pochi giorni dalla gara tra azzurri e verdeoro, in campo a Londra il 10 febbraio, il ct lascia intendere che non ci saranno stravolgimenti: "Spero Rossi recuperi. Floccari e Brighi? Non si possono chiamare tutti alla prima partita giocata bene"

"Italia-Brasile non è una partita da esperimenti". Marcello Lippi sgombra il campo da possibili sorprese nelle convocazioni dell'Italia per l'amichevole del 10 febbraio con il Brasile. "Mi aspetto qualche defezione - dice il ct - Sono in contatto con Rossi che sta cercando di recuperare. Non credo che vedrete cose particolarmente nuove. A Roma parlano di Brighi, a Bergamo di Floccari, ovunque parlano, hanno un giocatore pronto per la Nazionale, ed è bello che sia così. Deve essere un sogno l'Italia. Ma non si può chiamare ciascuno alla prima partita giocata bene. Non è così che si costruisce una squadra. Poi piano piano se questi giocatori continueranno a fare bene saranno chiamati".

Nonostante il Mondiale vinto, Lippi affronterà per la prima una classica del calcio internazionale come Italia-Brasile: "Non avevo mai affrontato la selezione sudamericana". Sulla vicenda Amauri. "Perché la Juventus ha detto di no ad Amauri? E' una domanda da fare alla società - replica il ct - la mia idea è che Amauri è un buon giocatore ma come ct della Nazionale parlo solo di giocatori italiani".

Infine, un commento il tecnico degli azzurri lo riserva per la vicenda Mannini-Possanzini: "Mi sembra una cosa assurda - dice - non so cosa possa essere successo. Se si dà un anno di squalifica a qualcuno che ha fatto uso di sostanze è impossibile dare la stessa punizione a chi ha ritardato l'esame. Mi auguro che questi ragazzi non subiscano questa grandissima ingiustizia".