Moratti: difficilissimo il quinto scudetto consecutivo
CalcioIl presidente dell'Inter guarda alla stagione che sta per cominciare: "Siamo sempre la squadra da battere? Accetto il ruolo ma dentro di me so che sarebbe memorabile... Sneijder? Non c'è niente di definito"
A pochi giorni dall'esordio in serie A dell'Inter campione in carica, Massimo Moratti fa il punto sui movimenti di mercato che vedono ancora protagonista la società nerazzurra. In un'intervista pubblicata dalla Gazzetta dello Sport, il numero 1 del club nerazzurro sul possibile arrivo dell'olandese Sneijder, spiega: "Non siamo né vicini né lontani, è una cosa che può accadere ma al momento non c'è niente di definito e quindi può darsi che alla fine non se ne faccia nulla anche perché esiste una precisa esigenza che si chiama sfoltimento dell'organico. Stiamo valutando tanti aspetti, non ultimo quell'equilibrio economico a cui ci siamo ispirati per tutto il mercato. E poi c'è il discorso di una reale necessità di quel tipo di giocatore: magari ci accorgiamo che un Balotelli può fare bene pure in quel ruolo, per esempio. E c'è in arrivo l'anno prossimo il giovane Coutinho, un fenomeno. La seconda cosa che mi preme dire è che non entro nella questione Mourinho-Lippi", ha dichiarato Moratti sul botta e risposta fra il tecnico dell'Inter e il ct della Nazionale.
"Siamo sempre la squadra da battere? Accetto il ruolo ma dentro di me so che vincere il quinto scudetto di fila sarebbe un'impresa memorabile, quindi difficilissima, ed è normale che gli sforzi compiuti vadano in questa direzione. La Champions League? La Coppa vale il campionato, come obiettivo. Il trequartista è un'esigenza manifestata dal tecnico in relazione alle caratteristiche di Eto'o e Milito che vanno serviti bene. Il ragionamento convince, vedremo come risolvere la questione".
Capitolo mercato. "Cassano mi piace ma non l'ho mai trattato. E, a quanto so, non è in vendita. Via Ibra, ora ci vorrà il gioco. Lo svedese decideva da solo - chiude Moratti - perciò vedremo un'Inter diversa. Ma non mi sento inferiore a nessuno, nemmeno al Real di Ronaldo e al Barcellona di Ibra. Che rimane un giocatore fantastico, per certi aspetti unico, ma è il passato".
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"Siamo sempre la squadra da battere? Accetto il ruolo ma dentro di me so che vincere il quinto scudetto di fila sarebbe un'impresa memorabile, quindi difficilissima, ed è normale che gli sforzi compiuti vadano in questa direzione. La Champions League? La Coppa vale il campionato, come obiettivo. Il trequartista è un'esigenza manifestata dal tecnico in relazione alle caratteristiche di Eto'o e Milito che vanno serviti bene. Il ragionamento convince, vedremo come risolvere la questione".
Capitolo mercato. "Cassano mi piace ma non l'ho mai trattato. E, a quanto so, non è in vendita. Via Ibra, ora ci vorrà il gioco. Lo svedese decideva da solo - chiude Moratti - perciò vedremo un'Inter diversa. Ma non mi sento inferiore a nessuno, nemmeno al Real di Ronaldo e al Barcellona di Ibra. Che rimane un giocatore fantastico, per certi aspetti unico, ma è il passato".
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