Leonardo: "Io non mollo. Berlusconi? E' vicino alla squadra"

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Alla vigilia della trasferta di Bergamo il tecnico rossonero parla con tranquillità della situazione critica del Milan: "Io non cerco alibi, se facciamo fatica la colpa è anche mia ma non credo ci siano giudizi definitivi". GUARDA GRATIS I GOL DEL MILAN

Parole chiare di Leonardo alla vigilia della delicata trasferta di Bergamo con il Milan chiamato ad un pronto riscatto dopo il ko in Champions League contro lo Zurigo. "Io dopo la partita dell'Atalanta non devo dire niente perché i patti sono chiarissimi", osserva il tecnico rossonero. "Ho parlato con Berlusconi, lui è sempre molto vicino al Milan nel bene e nel male. E saremo sempre vicini nelle analisi e nei giudizi su quello che sta succedendo. La formazione? Per quello ci sentiamo domani...", aggiunge scherzando l'allenatore brasiliano.

"Io non cerco alibi, oggi il Milan fa fatica e se è tutta colpa mia non è un problema. Ma non credo ci siano giudizi definitivi e comunque sia sarà difficile che con la società finisca male. Questo non perché sono aziendalista come si dice, ma perché so che c'è una gerarchia e una responsabilità e il rispetto dei ruoli è chiaro. Qualsiasi allenatore un giorno finirà, ma questo non è un problema. Non sono preoccupato se succederà, io penso solo a far bene contro l'Atalanta e a vincere. Dei giudizi mi preoccupo fino a un certo punto, cerco di prendere quello che può arricchirmi e vado avanti sulla mia strada".

"Pato? Fa fatica dal punto di vista fisico e mentale - sottolinea il tecnico brasiliano sul connazionale - è cosciente che deve essere più vivo e dentro il gioco. Ronaldinho? Giudico solo il giocatore in campo e non il calciatore fuori dal campo".

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