Mou lancia subito Pandev: "Contro il Chievo voglio 3 punti"

Calcio
Sorriso da Special One. José Mourinho torna in panchina dopo la squalifica che lo aveva costretto ad assistere Atalanta-Inter dalla tribuna
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Il portoghese convoca subito il macedone per la trasferta di Verona: "Mi piace giocare alle12.30. Goran è un attaccante moderno, potebbe giocare anche se non so per quanto tempo. La Befana porterà dolci per tutti anche per i giornalisti"

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"Mi piace giocare alle 12.30". Chievo-Inter domani scenderanno in campo all'ora di pranzo. Per José Mourinho, tecnico nerazzurro, la novità "non è un problema". "Giocare alle 12.30 non è un problema per nessuno - dice lo Special One -. Non mi piace aspettare una partita: se ti svegli alle 9 e devi  giocare alle 21, devi stare una giornata intera ad attendere. Se ti  svegli alle 8, mangi e vai allo stadio per la partita è meglio. Penso che sarà un'esperienza positiva". Quello che non piace a Mourinho è il lungo stop del campionato: "Non mi piace la sosta. Se c'è, la preferisco più breve. Sono contento di tornare a giocare".

"La cosa più importante, appena svegli, è entrare subito in partita. Se si arriva allo stadio alle 10.30, bisogna andare a dormire la sera prima già pensando al match", ribadisce Mourinho. Rispetto al programma canonico, la novità principale è rappresentata dal pasto delle 9: "Invece di un caffé e di un piccolo panino, c'e' un vero pranzo". "L'unico problema potrebbe essere per qualche tifoso veramente cattolico, che preferisce andare in chiesa a mezzogiorno", afferma ancora.

"A centrocampo abbiamo gli uomini contati, ma domani voglio 3 punti. Non voglio nient'altro". José Mourinho ha un solo desiderio per aprire il 2010. La sua Inter comincia l'anno facendo visita al Chievo. L'obiettivo è vincere per continuare la marcia in vetta alla classifica. La capolista deve fare i conti con una lunga serie di assenze. Non sorprende quella di Samuel Eto'o: il centravanti si è aggregato alla selezione del Camerun in vista della Coppa d'Africa. "Eto'o questo mese è un giocatore del Camerun anche se noi gli paghiamo lo stipendio. Non voglio parlare di Eto'o. Nessuno mi sentirà dire che non abbiamo segnato perchè non c'è Eto'o", dice lo Special One.

Il reparto offensivo ora può contare su Goran Pandev, appena ingaggiato. "E' un attaccante moderno e multifunzionale. Può giocare a destra, a sinistra o come centravanti. Può stare in un attacco a 2 o 3 giocatori. Avrà bisogno di recuperare l'intensità di gioco, ma non farà molta fatica per capire il nostro gioco", dice Mourinho. Domani Pandev potrebbe trovare già spazio, "anche se non so per quanto tempo". "L'aspetto psicologico fa miracoli: la sua grandissima motivazione e la sua voglia di tornare in campo può fare la differenza. Magari non è al top, ma lui mi ha detto che è pronto  a giocare per quanto è necessario", spiega il tecnico, che ha convocato anche Marko Arnautovic. Il giovane centravanti sinora ha trovato pochissimo spazio. "Mi fa ridere, mi diverto tanto con lui. E' un ragazzo fantastico, ha una testa di bambino come il suo migliore amico. A Riyad è arrivato in ritardo a qualche appuntamento, ma oggi è arrivato 3 ore prima per l'allenamento. Pensava che l'allenamento era alle 9.30: uno che arriva 3 ore prima, merita di essere convocato", dice sorridendo.

“Lo dico per l'ultima volta. Sono innamorato del calcio inglese. Voglio tornare in Inghilterra. Quando? Non lo so". José Mourinho prova a far chiarezza, una volta per tutte, sul proprio futuro. Il tecnico dell'Inter, secondo la  stampa inglese, vuole tornare a tutti i costi su una panchina della  Premier League. "Non andrò mai via lasciando un lavoro a metà. E'  facile: ho un contratto fino al 2012, mi piace stare qui. Poi posso  rimanere qui, andare in Giappone o a Riyad", dice ribadendo l'intenzione di portare a termine il progetto cominciato nel 2008 con  l'Inter. Cosa porta la Befana? "Dolci per tutti, anche per i giornalisti. Il carbone sporca le mani", dice.