Reja si presenta: Ledesma promosso, Zarate bocciato

Calcio
Edy Reja riabilita Ledesma e boccia Zarate
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Alla vigilia del match di Parma il neo tecnico biancoceleste ha le idee chiare sulla formazione e sugli obiettivi: "Ora abbiamo bisogno soltanto di risultati, il resto non conta. Sono convinto che possiamo farcela". I GOL DELLA LAZIO SU SKY.it

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"Ledesma deve giocare dell'inizio se vuole recuperare la forma migliore". Dopo tre giorni di lavoro, il nuovo allenatore della Lazio, Edy Reja, ha confermato nel corso della presentazione ufficiale di puntare molto sul ritorno in campo del centrocampista argentino, otto mesi e mezzo dopo l'ultima apparizione ufficiale (31 maggio 2009 contro la Juventus ndr), anche se ribadisce di non aver fatto alcun tipo di richiesta alla società.

"Non ho ancora deciso la formazione - ha poi aggiunto - Ma se devo recuperarlo preferisco farlo giocare da titolare. Solo così può ritrovare la condizione. Sicuramente è un giocatore di grande importanza per questa squadra". Conferme di bocciatura, almeno per la trasferta di Parma, per l'altro argentino, Mauro Zarate. "E' un giocatore con qualità straordinarie - ha ammesso Reja - Ma devo guardare agli equilibri di tutta la squadra. Non privilegio un giocatore solo per le sue grandi doti individuali".

Dopo aver ringraziato il presidente Lotito per l'opportunità di allenare un grande club in una piazza importante come quella di Roma, il tecnico si è detto sicuro di poter tirare fuori la squadra dalle sabbie mobili della zona retrocessione. Il calendario non è dei più facili: doppia trasferta a Parma e Palermo, poi Fiorentina in casa e Sampdoria fuori. "Attualmente siamo retrocessi - ha confessato - Questa è l'unica realtà che conta. Ho trovato dei ragazzi un po' paurosi e sbandati, ma sono certo che questa rosa merita di stare dal centro classifica in su e non in giù. Il problema per questo tipo di squadre, che hanno qualità indubbie, è la difficoltà di abituarsi a lottare per la retrocessione. Ora abbiamo bisogno solo di risultati, il resto non conta. Sono convinto che possiamo farcela, anche perché‚ i ragazzi vanno come schegge".