Milan, senza Pirlo e Dinho il trascinatore è Seedorf

Calcio
20091205 - MILANO - SPO - CALCIO: SERIE A MILAN SAMPDORIA. L'espressione del centrocampista del Milan Clarence Seedorf dopo aver segnato la seconda rete dei rossoneri contro la Sampdoria, questa sera allo stadio di S Siro per l'anticipo della 15° giornata del campionato di Serie A.
MATTEO BAZZI / ANSA / li

Leonardo non potrà contare sul suo playmaker e sul brasiliano, entrambi squalificati: la ricetta per battere la Lazio però non è segreta. Viene dall'Olanda e quando c'è bisogno, in casa Milan, la conoscono tutti molto bene. I GOL DEL MILAN SU SKY.it

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di Diego Ponzé

L'illusione del sorpasso sull'Inter l'aveva resa possibile il suo gol in extremis al Chievo. E ora, per far ripartire il Milan dopo il pareggio con il Napoli e il ko di Parma, Leonardo dovrà affidarsi ancora una volta a lui: Clarence Seedorf, che proprio contro il Chievo aveva ribadito di essere "nato pronto" e ora dovrà dimostrare di essere pronto per garantire al Milan quella fantasia che stavolta non arriverà dai piedi e dalle invenzioni di Pirlo e Ronaldinho. Per squalifica, loro il posticipo con la Lazio dovranno seguirlo dalla tribuna.

Quest'anno, per entrambi, avere la domenica libera è quasi una novità: in campionato sono loro i due giocatori del Milan con più presenze. 28 per Pirlo, che ha saltato solo due partite: la trasferta di Catania, decisa dalla doppietta di Huntelaar, e il pareggio casalingo con il Livorno. Ronaldinho ha fatto ancora meglio, giocando in tutto 29 volte. Il brasiliano non mancava una partita di campionato addirittura da settembre: Milan-Bologna, gara ufficialmente saltata per un'influenza che però non gli impedì di farsi vedere a San Siro per incitare i compagni. Partita molto equilibrata, quella, alla fine decisa - guarda un po' - proprio da un gol di Seedorf. Il giocatore che ha firmato l'ultima vittoria in campionato del Milan, e che l'anno scorso, aprì la strada della rimonta proprio con la Lazio. Illusa dal gol di Zarate, ma alla fine travolta 4 a 1 da un Milan orfano di Pirlo, fuori per infortunio, e in cui Ronaldinho, giocò solo gli ultimi dieci minuti. Precedenti che fanno ben sperare Leonardo. Perché per tornare a vincere può davvero bastare solo un po' di fantasia. Quella di Clarence.

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