"La credibilità di mio padre attaccata da quattro barboni"

Calcio
Un tifoso juventino solidarizza con Moggi all'ingresso del Tribunale di Napoli
 CALCIOPOLI: TIFOSI JUVE DAVANTI TRIBUNALE, ARRIVATO PAIRETTO
Un tifoso juventino davanti alla sede del Tribunale di Napoli dove oggi, 13 aprile 2010,  e' in programma un'udienza del processo Calciopoli in cui la difesa dell'ex dg della Juventus, Luciano Moggi, chiedera' di acquisire agli atti una serie di intercettazioni.
ANSA/ CIRO FUSCO / DBA

"Con tutto il rispetto per i barboni". Facchetti jr pesante sull'ultima puntata di Calciopoli e le ombre gettate sull'Inter per le telefonate ai designatori arbitrali. "Sono giorni di attacchi vili e volgari". ASCOLTA GLI AUDIO, LE FOTO, I VIDEO

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"La credibilità di mio padre non può essere attaccata da quattro barboni, con tutto il rispetto per i barboni". Lo sfogo di Gianfelice Facchetti dopo la pubblicazione delle intercettazioni di telefonate del padre Giacinto nel corso del processo su Calciopoli, è arrivata durante la presentazione a Milano dell'iniziativa 'Un gol per la vita', della Fondazione intitolata all'ex presidente dell'Inter.

"Sono giorni di attacchi vili e volgari - ha affermato Gianfelice - quando nel 2006 mio padre morì il suo nome fu iscritto al Famedio di Milano, segno che la memoria di Giacinto Facchetti non è solo nostra ma è condivisa da tutta la città e ora va difesa insieme e con i denti".

Per il figlio di Giacinto Facchetti, infatti, la pubblicazione delle nuove intercettazioni tra il padre e i designatori arbitrali rappresenta "un estremo tentativo, condotto in modo poco civile, della difesa di un imputato". Gianfelice non ha mai voluto nominare Luciano Moggi, l'ex direttore generale della Juventus finito al centro dello scandalo di Calciopoli e responsabile della diffusione delle nuove intercettazioni, e ha assicurato che d'ora in poi la sua famiglia si trincererà nel silenzio, come gesto di fiducia nella magistratura. "Si stanno raccontando tante barzellette - ha concluso Facchetti junior - per gettare fumo negli occhi in un processo che è più mediatico che giudiziario".

Anche se non ha voluto esprimersi nel merito degli atteggiamenti tenuti da Mario Balotelli al termine della partita Inter-Barcellona di ieri sera, Gianfelice Facchetti ha poi riconosciuto la necessità di una presa di posizione da parte della società per risolvere i  caso dell'enfant terrible nerazzurro da qui alla fine della stagione. "Una presa di posizione va fatta", ha osservato il figlio dell'ex presidente dell'Inter. "Sono cose di cui si discute da tutto l'anno - ha osservato Facchetti - e la situazione è delicata.