Moratti e le lacrime di Mou: "Solo un segno d'affetto"
CalcioIl presidente nerazzurro interpreta la commozione del tecnico alla fine della gara contro il Siena come "un grande gesto di umanità" e non come addio: "Il futuro? Tutto verrà deciso dopo la finale di Champions". GUARDA LA FOTOGALLERY E IL VIDEO
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Il giorno dopo la conquista dello scudetto numero 18, per il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, è stato un risveglio piacevole: "Ho letto i giornali appena mi sono svegliato - ha detto - a volte è bello leggere qualcosa di positivo. Le lacrime di Mourinho a fine partita? Nella vita bisogna interpretare tutto, ma quello è stato anche un segno di grande umanità e affetto verso i giocatori e verso il pubblico".
Sul futuro del tecnico portoghese, Moratti continua a non volersi sbilanciare: "Per soddisfare questa curiosità - ha detto il numero uno nerazzurro - bisognerà aspettare la fine della partita contro il Bayern". E' proprio la finale di Champions in cima ai pensieri dell'ambiente interista: "Ora bisogna voltare pagina - ha detto Moratti - abbiamo pochi giorni per preparare l'incontro".
Il fatto che Mourinho possa andarsene per problemi relativi a fattori esterni alla società, a Moratti non dà fastidio: "Non c'è nessun fastidio, c'è l'adattabilità di ognuno a certe situazioni. Lui è libero di farlo, essendo straniero, ma non è detto che lo faccia. E' divertente, come situazione, il fatto che in Italia e specialmente nell'Inter bisogna lottare sempre, non avere mai il massimo della soddisfazione, perché qualcuno cerca sempre di non dartela. Questo nella vita ti insegna molto e ti fa anche piacere".
Subito dopo la conquista del titolo, Moratti ha detto di aver ricevuto "tanti messaggi di affetto, anche da persone lontane" ma i complimenti più graditi "sono stati quelli che non ci sono stati. Comunque, trovo bello vedere che gli altri siano contenti".
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