Roma, è giallo giallorosso: ipotesi cinese e Sawiris

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Indiscrezioni di stampa indicano che sarebbero arrivate a UniCredit manifestazioni di interesse per l'acquisto della Roma sia dalla Cina, interessata pure al Liverpool, che dal magnate egiziano azionista di Wind, sponsor del club: offerti 130 milioni

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Solo rumors estivi? O il giallo giallorosso contiene elementi di verità? Fatto sta che alcune indiscrezioni di stampa indicano che sarebbero arrivate a UniCredit manifestazioni di interesse per l'acquisto della Roma sia dalla Cina, che tra l'altro parrebbe interessata pure al Liverpool, che dal magnate egiziano Naguib Sawiris.

Secondo il quotidiano Il Sole 24 Ore, oltre alla proposta dell'imprenditore Giampaolo Angelucci, ci sarebbe anche Sawiris, il proprietario di Orascom e azionista di controllo di Wind (già sponsor del club della capitale), che avrebbe avuto contatti con UniCredit per proporre un'offerta "partita da 100 milioni di euro" e poi "assestata sui 130 milioni". Inoltre, il quotidiano parla di un contatto tra UniCredit e l'ambasciatore cinese a Roma per sondare il terreno di una possibile offerta: un magnate cinese molto vicino al Governo di Pechino, ha riferito un diplomatico ai banchieri, sarebbe cioè pronto a comprare la Roma e alcuni asset della Italpetroli.

Il miliardario egiziano Naguib Sawiris, nato il 15 giugno del 1954, magnate delle telecomunicazioni, avrebbe messo gli occhi sul club di calcio giallorosso con l'obiettivo di rafforzarlo ulteriormente. Orascom opera nelle costruzioni e nelle attività turistiche, e  controlla Mobinil, la principale società egiziana di telefonia mobile. Nel febbraio-marzo 2005 Weather Investments, una società finanziaria guidata da Sawiris, acquisisce da Enel anche il 65% di Wind,  importante gestore di telefonia fissa e mobile in Italia nonché provider internet e ne diventa presidente. Nella classifica degli uomini più ricchi del mondo, pubblicata  dalla rivista Forbes nel 2010, l'imprenditore egiziano si trova al 374° posto con un  patrimonio personale stimato in 2,5 miliardi di dollari.