Serie A, sciopero vicino. Bocciata la mediazione di Abete
CalcioL'assemblea straordinaria dei presidenti delle società di A ha respinto all'unanimità la proposta del presidente della Federcalcio per favorire le riprese delle trattative sul contratto dei calciatori. Sciopero dunque sempre più alle porte
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L'assemblea straordinaria dei presidenti delle società di serie A ha respinto all'unanimità la proposta di mediazione avanzata ieri dal presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete per favorire la ripresa delle trattative con l'Aic sul contratto dei calciatori. Abete chiedeva la riduzione da 8 a 6 punti della bozza mentre i presidenti insistono sulla piattaforma originale.
"La posizione assunta all'unanimità dall'Assemblea è di ritenere non accettabile la proposta avanzata da Abete poichè il momento impone uno sforzo comune di ridefinizione delle regole del gioco senza veti". Maurizio Beretta, presidente della Lega di Serie A, espone la posizione assunta all'unanimità dall'assemblea delle società sulla proposta avanzata ieri dal presidente federale Giancarlo Abete in merito alla trattativa per il rinnovo del contratto collettivo. Secondo Abete, dal negoziato tra Lega e Assocalciatori (Aic) dovrebbero essere esclusi i 2 punti riguardanti i trasferimenti obbligatori dei giocatori e l'esclusione di tesserati dalla rosa.
"Dobbiamo fare un confronto a tutto campo - dice Beretta - per costruire un accordo innovativo ed equilibrato che renda sostenibile nel tempo il mondo del calcio professionistico, noi riteniamo che ci siano ancora i tempi e gli spazi per definire un accordo e che non sussistano al momento le condizioni per la nomina del commissario ad acta". L'assemblea odierna, rende noto la Lega, ha inoltre approfondito la questione dei criteri per la definizione dei bacini di utenza, aggiornando alla prossima riunione il proseguimento dei lavori su questa tematica.
La serie A potrebbe fermarsi il 20-21 novembre (13° turno di campionato) o il 27-28 novembre (14° turno). E' una delle ipotesi più accreditate dopo che la Lega A ha deciso all'unanimità di rifiutare la proposta di Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio, di una trattativa su soli sei punti per il rinnovo del contratto collettivo dei calciatori. La conferma arriva direttamente dall'Assocalciatori. "Sentiamo cosa ci dicono i calciatori, che sentiremo di nuovo tra stasera e domani mattina. Comunque abbiamo già il mandato di 20 squadre su 20 di serie A. Valuteremo azioni di protesta e l'eventuale sospensione del campionato per una giornata", spiega Gianni Grazioli, segretario generale dell'Assocalciatori
"Pensavamo che la Lega avrebbe accettato la proposta di Abete, evidentemente non è così. Dopo la mossa di ieri del presidente federale ci aspettavamo di trovare una maggiore apertura, visto che noi abbiamo dato ampia disponibilità sui sei punti e, in particolare, sulla flessibilità", aggiunge.
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L'assemblea straordinaria dei presidenti delle società di serie A ha respinto all'unanimità la proposta di mediazione avanzata ieri dal presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete per favorire la ripresa delle trattative con l'Aic sul contratto dei calciatori. Abete chiedeva la riduzione da 8 a 6 punti della bozza mentre i presidenti insistono sulla piattaforma originale.
"La posizione assunta all'unanimità dall'Assemblea è di ritenere non accettabile la proposta avanzata da Abete poichè il momento impone uno sforzo comune di ridefinizione delle regole del gioco senza veti". Maurizio Beretta, presidente della Lega di Serie A, espone la posizione assunta all'unanimità dall'assemblea delle società sulla proposta avanzata ieri dal presidente federale Giancarlo Abete in merito alla trattativa per il rinnovo del contratto collettivo. Secondo Abete, dal negoziato tra Lega e Assocalciatori (Aic) dovrebbero essere esclusi i 2 punti riguardanti i trasferimenti obbligatori dei giocatori e l'esclusione di tesserati dalla rosa.
"Dobbiamo fare un confronto a tutto campo - dice Beretta - per costruire un accordo innovativo ed equilibrato che renda sostenibile nel tempo il mondo del calcio professionistico, noi riteniamo che ci siano ancora i tempi e gli spazi per definire un accordo e che non sussistano al momento le condizioni per la nomina del commissario ad acta". L'assemblea odierna, rende noto la Lega, ha inoltre approfondito la questione dei criteri per la definizione dei bacini di utenza, aggiornando alla prossima riunione il proseguimento dei lavori su questa tematica.
La serie A potrebbe fermarsi il 20-21 novembre (13° turno di campionato) o il 27-28 novembre (14° turno). E' una delle ipotesi più accreditate dopo che la Lega A ha deciso all'unanimità di rifiutare la proposta di Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio, di una trattativa su soli sei punti per il rinnovo del contratto collettivo dei calciatori. La conferma arriva direttamente dall'Assocalciatori. "Sentiamo cosa ci dicono i calciatori, che sentiremo di nuovo tra stasera e domani mattina. Comunque abbiamo già il mandato di 20 squadre su 20 di serie A. Valuteremo azioni di protesta e l'eventuale sospensione del campionato per una giornata", spiega Gianni Grazioli, segretario generale dell'Assocalciatori
"Pensavamo che la Lega avrebbe accettato la proposta di Abete, evidentemente non è così. Dopo la mossa di ieri del presidente federale ci aspettavamo di trovare una maggiore apertura, visto che noi abbiamo dato ampia disponibilità sui sei punti e, in particolare, sulla flessibilità", aggiunge.