Milan, il futuro dell'attacco è un poker d'assi

Calcio
Pato e Ronaldinho, in un momento più felice dell'attuale
CALCIO: MILAN-CAGLIARI

Pippo Inzaghi è rientrato da Barcellona dopo l'intervento e non smette di sperare. Pato inizia la seconda fase di terapie dopo lo stiramento subito il 10 novembre. Intanto, Robinho ha rubato il posto a Ronaldinho. E si aspetta Matri. GUARDA L'ALBUM

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di Lorenzo Fontani

C'è chi torna a Milano (Inzaghi), chi torna a Milanello (Pato), chi a Milanello potrebbe arrivarci (Matri) e chi da Milanello potrebbe andarsene presto (Dinho). Il futuro nell'attacco del Milan è un poker, con quattro assi da giocare e una scommessa per ognuno.

Pippo Inzaghi, le sue scommesse, è abituato a vincerle. E' rientrato ieri a Malpensa da Barcellona dopo l'intervento al ginocchio e l'ottimismo è quello di un ragazzino che in estate compirà 38 anni ma non ha alcuna intenzione di mollare. Pippo torna a Milanello. Riabilitazione dura, tutti i giorni. Chissà che guardandolo non possa prendere esempio l'altro ragazzino, quello giovane. Pato inizia la seconda fase di terapie dopo lo stiramento subito il 10 novembre scorso. Lui non dovrà aspettare l'estate, ma solo la fine dell'anno prima di tornare a chiedere un posto da titolare nell'attacco rossonero.

Quel posto che per ora è di Robinho, e che ha perso Ronaldinho. "Non volevo umiliarlo con quell'ingresso al 90mo a Genova", ha spiegato Allegri. Dinho non se l'è presa, ma intanto sia lui che il Milan stanno valutando l'ipotesi di un addio a gennaio. Il brasiliano cederebbe alla corte dei Galaxy, che cominceranno il campionato a marzo, il club potrebbe investire i soldi risparmiati dal suo ingaggio su un altro attaccante.

A Milanello pensano a Matri, che su quei campi ha iniziato la carriera, ma Cellino per ora non ha intenzione di lasciarlo partire. Ecco perché la fantasia rossonera potrebbe viaggiare altrove, verso Genova, dove di Cassano non vedono l'ora di liberarsi. Un azzardo, forse, ma anche una meravigliosa follia.