L'ammaina bandiera: Totti, Del Piero & la "panca"

Calcio
Un'altra panchina a Genova domenica scorsa contro la Samp per Francesco Totti
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I capitani di Roma e Juve trovano poco spazio nelle rispettive squadre. Dopo anni di successi, si ritrovano a un passo dall'appendere gli scarpini al chiodo, considerati dai loro allenatori giocatori di troppo. Ma i tifosi non ci stanno. IL VIDEO

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Per lui è una prima volta, ma la storia non è nuova: Francesco Totti, infatti, può chiedere consiglio a diversi colleghi illustri, in Italia e all'estero. Da Del Piero a Raul. E' quello che succede ai campioni veri che diventano bandiere delle proprie squadre. Dopo anni di successi, si ritrovano, over 30, a un passo dall'appendere gli scarpini al chiodo, considerati da qualcuno, spesso i loro allenatori, giocatori di troppo, un lusso, per molti spesso strapagati. Ma è difficile separarsi dopo un amore lungo una carriera. Una scelta non semplice: per le società, condizionate anche dall'affetto dei tifosi per i loro campioni; per i giocatori, che spesso hanno difficoltà ad accettare che il loro ruolo non sia più quello di prima. Una situazione scomoda dalla quale qualcuno è uscito con coraggio.

Quello che ha avuto, per esempio, Raul, il capitano e bandiera del Real Madrid. Dopo aver parlato con Mourinho ha capito di non rientrare tra le prime scelte e ha deciso di cercarsi una nuova sfida. Ecco spiegata la sua partenza, con destinazione Schalke 04, dove è leader e titolare inamovibile. Una scommessa vinta che sta dando un senso diverso alla fine di una carriera straordinaria. Da Raul a Del Piero, scelte diverse, quest'ultimo bianconero a vita, storia della Juve, oggi spesso in panchina, messo in discussione non solo dal suo allenatore, come Totti, ma anche dalla società. Il suo contratto in scadenza è da rinnovare, ed è tutto da vedere, Totti invece ha firmato a vita con la Roma, ma non nel ruolo di panchinaro o di jolly degli ultimi 192 secondi.