Il Buffon di corte: la Juve ritrova finalmente l'altro Gigi
CalcioStasera in Coppa Italia contro il Catania la Juventus riavrà tra i pali il suo Numero Uno. L'ultimo gol incassato nel 2010 dal più forte portiere del decennio risale a sette mesi fa, contro il Paraguay. E da allora è mancato tantissimo al calcio italiano
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di Veronica Baldaccini
Il mondo di Gigi Buffon si è fermato ad Alcaraz. Un nome che si fa fatica a ricordare, rimosso come tutti i brutti ricordi. Non è una meta tropicale. E' il giocatore del Paraguay che ha segnato l'ultimo gol incassato nel 2010 dal più forte portiere del decennio. Da allora sono passati sette mesi, segnati dall'intervento per un'ernia discale-lombare e dal lungo recupero. Adesso che Buffon sta per tornare in campo, viene in mente che il mondo, compreso il suo, nel frattempo non è poi così cambiato.
La Juventus fatica in campionato ed è fuori dall'Europa come quando c'era lui, e in casa bianconera si parla ancora degli stessi argomenti: futuro di Del Piero, che fine ha fatto Amauri, il carattere incostante di Felipe Melo. Una novità, bella grossa, però c'è: non tanto il compagno di nazionale Toni, ma lo zoccolo blucerchiato della Signora, quello che ora detta il passo: Marotta e Paratici alla scrivania, Del Neri in panchina, Storari in porta. Persino superman, quello autentico, farebbe fatica di fronte a questo muro.
Ecco perché, sette mesi dopo, si parla ancora della possibilità che Buffon vada a giocare all'estero. Gli verrà in mente, allora, quel giorno in cui decise di dire no al Milan e andare in B con la Juve, soprattutto ora che ritrova i rossoneri in testa alla classifica, complice l'antico difetto dell'Inter tornato d'attualità proprio in questi mesi: l'autolesionismo. Ora pare avergli messo rimedio ma il Milan resta lassù, trascinato da chi non c'era, prima che il mondo di Buffon si fermasse: il toscano -come lui- Allegri, il vecchio amico Ibrahimovic, e il compagno Cassano. Compagno, in nazionale.
Perché se l'Italia paese non è cambiata di una virgola, quella del calcio ha fatto la rivoluzione: è tornato FantAntonio, è comparso Balotelli e una schiera di "nuovi italiani" che promette di allargarsi, merito di un nuovo commissario tecnico che ha già eletto Gigi come suo capitano. Quanto sia mancato Buffon al nostro calcio lo sappiamo tutti, quanto sia mancata la sua voce nello spogliatoio è un privilegio per pochi che al massimo possiamo immaginare.
di Veronica Baldaccini
Il mondo di Gigi Buffon si è fermato ad Alcaraz. Un nome che si fa fatica a ricordare, rimosso come tutti i brutti ricordi. Non è una meta tropicale. E' il giocatore del Paraguay che ha segnato l'ultimo gol incassato nel 2010 dal più forte portiere del decennio. Da allora sono passati sette mesi, segnati dall'intervento per un'ernia discale-lombare e dal lungo recupero. Adesso che Buffon sta per tornare in campo, viene in mente che il mondo, compreso il suo, nel frattempo non è poi così cambiato.
La Juventus fatica in campionato ed è fuori dall'Europa come quando c'era lui, e in casa bianconera si parla ancora degli stessi argomenti: futuro di Del Piero, che fine ha fatto Amauri, il carattere incostante di Felipe Melo. Una novità, bella grossa, però c'è: non tanto il compagno di nazionale Toni, ma lo zoccolo blucerchiato della Signora, quello che ora detta il passo: Marotta e Paratici alla scrivania, Del Neri in panchina, Storari in porta. Persino superman, quello autentico, farebbe fatica di fronte a questo muro.
Ecco perché, sette mesi dopo, si parla ancora della possibilità che Buffon vada a giocare all'estero. Gli verrà in mente, allora, quel giorno in cui decise di dire no al Milan e andare in B con la Juve, soprattutto ora che ritrova i rossoneri in testa alla classifica, complice l'antico difetto dell'Inter tornato d'attualità proprio in questi mesi: l'autolesionismo. Ora pare avergli messo rimedio ma il Milan resta lassù, trascinato da chi non c'era, prima che il mondo di Buffon si fermasse: il toscano -come lui- Allegri, il vecchio amico Ibrahimovic, e il compagno Cassano. Compagno, in nazionale.
Perché se l'Italia paese non è cambiata di una virgola, quella del calcio ha fatto la rivoluzione: è tornato FantAntonio, è comparso Balotelli e una schiera di "nuovi italiani" che promette di allargarsi, merito di un nuovo commissario tecnico che ha già eletto Gigi come suo capitano. Quanto sia mancato Buffon al nostro calcio lo sappiamo tutti, quanto sia mancata la sua voce nello spogliatoio è un privilegio per pochi che al massimo possiamo immaginare.