Sono tornati. La nuova Inter di Leo è come quella di Mou
CalcioLa quarta vittoria consecutiva, la terza in campionato con 6 gol del centrocampo, ribadisce che la mentalità vincente è ricomparsa, insieme alla forma migliore di giocatori come Maicon-Milito, tornati ad alti livelli. IL VIDEO: BERGOMI INTERVISTA ZANETTI
Commenta nel forum dell'Inter
Sfoglia l'Album dell'Inter
Due gol, un palo, tre tiri insidiosi in 45' e quel che dice Stankovic uscendo verso gli spogliatoi all'intervallo è che all'Inter per vincere serve più ritmo, più concentrazione, più cattiveria. E' lo spirito nuovo o meglio rinnovato dell'Inter, che ritrova la carica per vincere sempre. Ne avesse trattenuta almeno la metà nel periodo di mezzo tra Mourinho e Leonardo, riprendere il Milan non sarebbe un'impresa senza possibilità d'errore. Ma intanto la quarta vittoria consecutiva, la terza in campionato con 6 gol del centrocampo, ribadisce che la mentalità vincente è ricomparsa, insieme alla forma migliore di giocatori come Maicon, che avevano vissuto mesi di difficoltà. Come Milito, che lascia la sfortuna appesa al palo e trova il primo gol del 2011. Ci sono anche loro. C'è sempre stato Zanetti che nella notte da record, 519 presenze in A, raccoglie cori e boati, ma per non essere in debito mai, regala recuperi straordinari, gesti da capitano nei confronti anche dell'ultimo arrivato, Ranocchia, mentre gli altri esultano insieme.
La sintonia è totale. Si manifesta anche negli scambi. Un tocco di tacco di Milito, Eto'o che lo raccoglie e segna. Proprio loro due. A dar ragione a Leonardo, quando dice che la loro è una convivenza naturale. Quanto quella di Eto'o con il gol: 23 in 26 partite. Tutto così viene spontaneo, anche l'esultanza di Stankovic preparata ancor prima che il camerunese battesse la punizione. O la sostituzione di Zanetti, rara, per un giusto tributo. La partita continua. La sua storia anche. Insieme a quella dell'Inter. Son tornati. Uno e tutti, con un allenatore nuovo e una carica rinnovata.
Guarda le statistiche della serie A
Gioca a Fantascudetto
GUARDA LE PAGELLE
Sfoglia l'Album dell'Inter
Due gol, un palo, tre tiri insidiosi in 45' e quel che dice Stankovic uscendo verso gli spogliatoi all'intervallo è che all'Inter per vincere serve più ritmo, più concentrazione, più cattiveria. E' lo spirito nuovo o meglio rinnovato dell'Inter, che ritrova la carica per vincere sempre. Ne avesse trattenuta almeno la metà nel periodo di mezzo tra Mourinho e Leonardo, riprendere il Milan non sarebbe un'impresa senza possibilità d'errore. Ma intanto la quarta vittoria consecutiva, la terza in campionato con 6 gol del centrocampo, ribadisce che la mentalità vincente è ricomparsa, insieme alla forma migliore di giocatori come Maicon, che avevano vissuto mesi di difficoltà. Come Milito, che lascia la sfortuna appesa al palo e trova il primo gol del 2011. Ci sono anche loro. C'è sempre stato Zanetti che nella notte da record, 519 presenze in A, raccoglie cori e boati, ma per non essere in debito mai, regala recuperi straordinari, gesti da capitano nei confronti anche dell'ultimo arrivato, Ranocchia, mentre gli altri esultano insieme.
La sintonia è totale. Si manifesta anche negli scambi. Un tocco di tacco di Milito, Eto'o che lo raccoglie e segna. Proprio loro due. A dar ragione a Leonardo, quando dice che la loro è una convivenza naturale. Quanto quella di Eto'o con il gol: 23 in 26 partite. Tutto così viene spontaneo, anche l'esultanza di Stankovic preparata ancor prima che il camerunese battesse la punizione. O la sostituzione di Zanetti, rara, per un giusto tributo. La partita continua. La sua storia anche. Insieme a quella dell'Inter. Son tornati. Uno e tutti, con un allenatore nuovo e una carica rinnovata.
Guarda le statistiche della serie A
Gioca a Fantascudetto
GUARDA LE PAGELLE