Il solido Milan, l'Inter si sgretola a Parma

Calcio
Cassano festeggia la nascita del suo Christopher con il gol del 2-0 alla Samp (Foto Ansa)
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Seedorf, papà Cassano e Robinho spingono i rossoneri al successo contro una Samp allo sbando. Aspettando Napoli-Udinese, la squadra di Allegri è +6 dalla seconda. Nell'altro match, Giovinco e Amauri spezzano i sogni scudetto dei campioni in carica

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MILAN-SAMPDORIA 3-0
20' pt Seedorf, 9' st rig. Cassano, 17' st Robinho

di Alfredo Alberico

Il solito e solido Milan supera la Sampdoria e allunga momentaneamente sul Napoli secondo in classifica (+6 pt). In serie positiva da 7 partite, imbattuti a San Siro dal 18 dicembre scorso (0-1 contro la Roma), i rossoneri non hanno trovato resistenza da parte dei blucerchiati (a secco di vittorie dal 13 febbraio, 3-1 al Bologna), alle prese con una classifica sempre più complicata (32 pt). Nove punti racimolati, uno in meno del Bari, collocano i liguri di Cavasin all'ultimo posto della virtuale classifica che prende in considerazione il solo girone di ritorno. Ha ben altri pensieri il Milan, che nell'anticipo serale della 33.a giornata è libero di applicare il suo gioco e mette le cose in chiaro al 20' con un gran gol di Seedorf. Tiro potente e preciso, sugli sviluppi di un calcio piazzato, che non lascia scampo a Curci. Il suo collega rossonero, Abbiati, un minuto prima aveva lasciato il posto ad Amelia per infortunio. 

Contro un avversario che solo a tratti testimonia la sua presenza in campo, il compito della squadra di Allegri appare fin troppo facile. Facile soprattutto per la difesa, che non corre mai pericoli. Il centrocampo gestisce in modo impeccabile il pallone, l'attacco colpisce al momento giusto senza pietà. Anche senza Ibrahimovic. Nella ripresa Cassano festeggia la nascita del suo primogenito Christopher trasformando un rigore (mano di Volta), suo quarto sigillo stagionale, e servendo un delizioso assit a Robinho. Il brasiliano è all'undicesimo centro in Serie A. Una serata quasi perfetta per i tifosi milanisti, che sperano di non dover fare a meno di Pato, infortunatosi durante il match, in questa fase cruciale.

Campionato chiuso? I numeri dicono di no. Ma a cinque giornate dalla fine del torneo, con l'Inter tagliata fuori dalla volata scudetto, tra il Diavolo e il suo 18° tricolore c'è il solo Napoli. Udinese, prossima avversaria dei campani, permettendo.

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PARMA-INTER 2-0
35' pt Giovinco, 41' Amauri

di Lorenzo Longhi
da Parma

L'Inter ha abdicato, questo è il dato di fatto: magari la stagione nerazzurra potrà vivere il canto del cigno in coppa Italia, ma la sconfitta di Parma certifica che anche lo scudetto, dopo la Champions, è ormai affar d'altri. In contemporanea con il successo del Milan, ecco un 2-0 in fondo legittimo e firmato da Giovinco e Amauri, due... juventini, ultima beffa della serata: titoli di coda.

E' accaduto al termine di una gara segnata da un primo tempo che definire abulico, per i nerazzurri, è dir poco, considerando che non può bastare la traversa su punizione di Stankovic a salvare una frazione in cui l'Inter ha dimostrato di non crederci più. Sotto di un gol, la squadra di Leonardo ha dato segnali si risveglio nella ripresa, andando più volte vicina al gol, ma l'Inter di un anno fa del Parma (peraltro ottimo, questa sera, e con Amauri che ha stampato sul legno una palombella da cineteca) avrebbe fatto un sol boccone, senza se e senza ma. Questa no. Questa ha abdicato.

Per uno strano scherzo della cara vecchia dea Eupalla, i nerazzurri hanno abbandonato lo scettro allo stadio Tardini. Dove, all'ultima giornata di campionato tre anni fa, conquistarono uno scudetto totalmente made in Ibrahimovic, condannando nel contempo il Parma alla Serie B. Ora che Zlatan gioca (beh, più che altro ultimamente sta fuori...) dall'altra sponda di Milano, quella rossonera che lo scudetto lo vede come un obiettivo limpido e - Napoli permettendo - piuttosto abbordabile, la nemesi si è compiuta con un Parma che, invero con un certo ritardo, s'è preso la rivincita chiudendo il dominio interista in termini di scudetti consecutivi e garantendosi forse definitivamente la permanenza in Serie A.

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