Ranieri: "All'Inter per vincere". Moratti: "Scelta giusta"
CalcioDopo la firma ufficiale del nuovo tecnico (contratto biennale) il presidente: "Ha il buon senso necessario per rivitalizzare la squadra sia per quanto riguarda i singoli, sia nel suo insieme". L'allenatore: "Il modulo? Credo negli uomini". LA FOTOGALLERY
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"E' un momento no, ma questa squadra ha il Dna per lottare e per credere di vincere qualcosa". Claudio Ranieri comincia l'avventura alla guida dell'Inter. Il tecnico, prima della seduta di allenamento ad Appiano Gentile, ha risposto alle domande di Inter Channel. "E' un momento no. Molti problemi sono dovuti agli infortuni e anche la malasorte gioca un ruolo", dice fotografando la situazione della squadra che, sotto la guida di Gian Piero Gasperini, ha raccolto un solo punto nelle prime 3 giornate di campionato.
A Ranieri si chiede di fare chiarezza dal punto di vista tattico dopo settimane di dibattito sull'utilizzo della difesa a 3 o a 4. "Ci sono diversi tipi di allenatore. Io non credo in un sistema di gioco vincente, credo nei giocatori. Se si crea un feeling tra me e la squadra, potremo fare veramente bene", dice il tecnico.
"Sono qui con molto orgoglio, sono stato felicissimo per la chiamata del presidente Moratti. L'incontro è stato molto affettuoso: ci eravamo conosciuti quando lui non era ancora presidente dell'Inter, ci siamo trovati accanto in tribuna per un derby Milan-Inter", dice il tecnico.
Nelle ultime stagioni, Ranieri è stato forse l'avversario principale dell'Inter. Quando era alla guida della Juventus, è stato protagonista di 'pepati' botta e risposta con José Mourinho. Quando ha allenato la Roma, nel 2009-2010 ha conteso lo scudetto ai nerazzurri fino all'ultima giornata di campionato. "Un professionista cerca sempre di fare il massimo per la propria squadra. Io amo il mio lavoro al massimo: quando sposo una causa, lo faccio in maniera totale", dice svelando un curioso retroscena. "Io non ricordo praticamente nessuna formazione del passato", dice prima di snocciolare l'undici della 'grande Inter' degli anni '60.
"Quella di Ranieri è la scelta migliore. Ha il buon senso necessario per rivitalizzare la squadra sia per quanto riguarda i singoli, sia nel suo insieme. C'è dispiacere per Gasperini, che è sempre stato sostenuto nonostante quello che è stato detto". E' il primo commento del presidente dell'Inter, Massimo Moratti, dopo la firma di Claudio Ranieri, nuovo allenatore del club nerazzurro.
Il presidente dell'Inter ha ricevuto questa mattina a casa sua il nuovo allenatore, prima che questi si recasse negli uffici di Ghelfi per firmare il contratto. Moratti e Ranieri hanno fatto colazione insieme. Ranieri quindi, sempre in mattinata, ha incontrato la dirigenza interista (il direttore tecnico Marco Branca, il direttore sportivo Piero Ausilio e il vice presidente Rinaldo Ghelfi, nei cui uffici il neotecnico è rimasto per un paio d'ore). Il nuovo allenatore dell'Inter, che è andato in albergo intorno alle 13 senza rilasciare commenti ai cronisti che lo attendevano, ha raggiunto nel pomeriggio la Pinetina per prendere visione delle strutture e guidare poi il primo allenamento interista.
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"E' un momento no, ma questa squadra ha il Dna per lottare e per credere di vincere qualcosa". Claudio Ranieri comincia l'avventura alla guida dell'Inter. Il tecnico, prima della seduta di allenamento ad Appiano Gentile, ha risposto alle domande di Inter Channel. "E' un momento no. Molti problemi sono dovuti agli infortuni e anche la malasorte gioca un ruolo", dice fotografando la situazione della squadra che, sotto la guida di Gian Piero Gasperini, ha raccolto un solo punto nelle prime 3 giornate di campionato.
A Ranieri si chiede di fare chiarezza dal punto di vista tattico dopo settimane di dibattito sull'utilizzo della difesa a 3 o a 4. "Ci sono diversi tipi di allenatore. Io non credo in un sistema di gioco vincente, credo nei giocatori. Se si crea un feeling tra me e la squadra, potremo fare veramente bene", dice il tecnico.
"Sono qui con molto orgoglio, sono stato felicissimo per la chiamata del presidente Moratti. L'incontro è stato molto affettuoso: ci eravamo conosciuti quando lui non era ancora presidente dell'Inter, ci siamo trovati accanto in tribuna per un derby Milan-Inter", dice il tecnico.
Nelle ultime stagioni, Ranieri è stato forse l'avversario principale dell'Inter. Quando era alla guida della Juventus, è stato protagonista di 'pepati' botta e risposta con José Mourinho. Quando ha allenato la Roma, nel 2009-2010 ha conteso lo scudetto ai nerazzurri fino all'ultima giornata di campionato. "Un professionista cerca sempre di fare il massimo per la propria squadra. Io amo il mio lavoro al massimo: quando sposo una causa, lo faccio in maniera totale", dice svelando un curioso retroscena. "Io non ricordo praticamente nessuna formazione del passato", dice prima di snocciolare l'undici della 'grande Inter' degli anni '60.
"Quella di Ranieri è la scelta migliore. Ha il buon senso necessario per rivitalizzare la squadra sia per quanto riguarda i singoli, sia nel suo insieme. C'è dispiacere per Gasperini, che è sempre stato sostenuto nonostante quello che è stato detto". E' il primo commento del presidente dell'Inter, Massimo Moratti, dopo la firma di Claudio Ranieri, nuovo allenatore del club nerazzurro.
Il presidente dell'Inter ha ricevuto questa mattina a casa sua il nuovo allenatore, prima che questi si recasse negli uffici di Ghelfi per firmare il contratto. Moratti e Ranieri hanno fatto colazione insieme. Ranieri quindi, sempre in mattinata, ha incontrato la dirigenza interista (il direttore tecnico Marco Branca, il direttore sportivo Piero Ausilio e il vice presidente Rinaldo Ghelfi, nei cui uffici il neotecnico è rimasto per un paio d'ore). Il nuovo allenatore dell'Inter, che è andato in albergo intorno alle 13 senza rilasciare commenti ai cronisti che lo attendevano, ha raggiunto nel pomeriggio la Pinetina per prendere visione delle strutture e guidare poi il primo allenamento interista.